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Esteri

Zelensky, il Kursk non è una carta per dialogare con Mosca

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“Qualcuno dice della zona cuscinetto” creata con l’offensiva a Kursk “che la giocheremo come una carta per il dialogo. Quale dialogo? Vi dirò io chi lo dice: è Putin. Non stiamo giocando nessuna carta”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky citato da Ukrinform. “Ci sono diversi risultati di questa operazione, ma non posso parlare di tutti”, ha detto Zelensky. “Innanzitutto, il fondo di scambio” dei prigionieri di guerra “è qualcosa di cui possiamo parlare apertamente e viene rifornito”. Il secondo risultato “è l’interruzione dell’operazione russa nel nord con un attacco preventivo. Abbiamo adempiuto a questo compito”.

“Innanzitutto, sono molto positivo riguardo all’operazione” a Kursk, ha detto Zelensky durante una conferenza stampa congiunta con il presidente della Polonia Andrzej Duda e il primo ministro della Lituania Ingrid Šimonyte. “E’ complessa ed è importante che proceda secondo il nostro piano”, ha sottolineato. Oltre al ‘fondo di scambio’ dei prigionieri di guerra, “abbiamo impedito l’accerchiamento di una parte della regione di Sumy e il desiderio russo di occupare la capitale della regione, la città di Sumy”, ha detto il presidente, prima di sottolineare che l’Ucraina non sta giocando nessuna carta per un dialogo con l’aggressore con questa operazione. “Siamo molto aperti con i nostri partner. Abbiamo parlato di come ci stiamo muovendo diplomaticamente verso una pace giusta e la fine della guerra e abbiamo invitato tutti alla piattaforma della Formula di Pace”, ha sottolineato Zelensky.

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Breton: von der Leyen non mi voleva, gestione dubbia

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Il francese Thierry Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome – per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente – e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella lettera di dimissioni di Breton indirizzata a von der Leyen.

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Kiev invita Onu e Croce Rossa nella zona occupata del Kursk

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Il nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk che le truppe di Kiev occupano. “L’Ucraina è pronta a facilitarne il lavoro ed a provare che rispetta il diritto umanitario internazionale” in quel territorio russo, ha scritto Sybiha su X.

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Comore, il presidente Assoumani accoltellato: è fuori pericolo

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Il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è “fuori pericolo” dopo essere stato ferito venerdì in un attacco con coltello da parte di un poliziotto di 24 anni che è stato trovato morto nella sua cella il giorno dopo. Lo rendono noto le autorità dello Stato africano insulare, citate dai media internazionali. L’attentato è avvenuto intorno alle 14 ora locale a Salimani Itsandra, subito a nord della capitale Moroni. “Il presidente sta bene. Non ha problemi di salute, è fuori pericolo. Gli sono stati dati alcuni punti di sutura”, ha detto ieri sera il ministro dell’Energia comoriano Aboubacar Said Anli in una conferenza stampa. Azali è stato aggredito mentre partecipava a un funerale. Il movente dell’attacco non è stato ancora determinato.

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