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Vlahovic e Milik a segno, la Juventus regola un ottimo Spezia

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Alla Juventus basta un gol per tempo, di Vlahovic ancora su punizione nel primo e di Milik da poco entrato nel secondo, per avere meglio di un gagliardo Spezia per 2-0. Allo Stadium la squadra di Allegri trova il successo dopo avere pareggiato le ultime due partite di campionato contro Sampdoria e Roma e si porta a 8 punti agganciando il Milan e Napoli. Lo Spezia, nonostante la buona prestazione, resta a 4 punti. Per la sfida casalinga Massimiliano Allegri fa esordire dal primo minuto Gatti in difesa e si affida al tridente composto da Cuadrado, Vlahovic e Kean. Confermato a centrocampo Miretti con Locatelli e Rabiot. In panchina torna Di Maria. Mentre Luca Gotti si affida a Gyasi e Nzola in avanti e compone la linea difensiva a tre inserendo Nikolaou, Kiwior e Hristov. La Juventus parte bene e sblocca il parziale grazie alla rete su calcio di punizione di Dusan Vlahovic al 9′. Altra perla su calcio piazzato del numero 9 bianconero dopo quella siglata contro la Roma. Lo Spezia però non si scompone, lotta a centrocampo e al 17′ trova anche il pareggio con Gyasi che scavalca Szczesny con un pallonetto e va in rete, ma la rete viene annullata per la posizione di fuorigioco dell’attaccante dello Spezia. La squadra di Allegri cerca di chiudere la gara e al 27′ Rabiot trova Vlahovic, che si libera della marcatura da posizione defilata e mette dentro un pallone teso spazzato in corner da Kiwior. Nel finale di primo tempo è ancora lo Spezia pericoloso: tacco di Bourabia, Holm dosa un bel pallone in mezzo dove Nzola è in agguato ma Bremer spazza. Ad inizio ripresa Allegri cambia gli esterni e inserisce Kostic e Di Maria per Cuadrado e Kean. Al 66′ ancora binconeri vicini al raddoppio con un colpo di testa di Vlahovic ma Dragowski salva il risultato con un grande riflesso. La Juve gestisce il pallone limitando le offensive dello Spezia che non trova varchi per offendere, mentre i bianconeri vanno vicini al gol in contropiede all’82’ lanciato da Di Maria, Danilo manda alto il tiro da buona posizione. Il raddoppio arriva al 92′ grazie al neo entrato Milik che riceve palla in area, si gira e fulmina Dragowski per il 2-0 finale. (

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Coppa Davis: Italia in finale per la seconda volta consecutiva

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In doppio o in singolare, Matteo Berrettini e Jannik Sinner non tradiscono. Dopo aver eliminato in coppia la ostica Argentina, il romano e l’altoatesino, cosi’ diversi e cosi’ simili, prendono per mano l’Italtennis per regalarle la seconda finale consecutiva. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes Jose’ Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno.

Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti e’ stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di una partita mai in bilico. “Iniziare avanti 1-0 e’ diverso, grazie Matteo (Berrettini, ndr) e a tutti gli italiani qui – ha detto a caldo il fuoriclasse di San Candido – E’ bello tornare in finale. la Davis mi da’ una delle sensazioni migliori di sempre, e’ stato un match difficile oggi, sono felice di come sia andata”.

“Qui e’ come giocare in Italia – ha ammesso Berrettini – Adoro giocare in Davis, mi piace qeusta atmosfera, spero di giocare ancora di piu’ in nazionale nei prossimi anni”. “Matteo e Jannik hanno espresso un livello di tennis incredibile, ma abbiamo ancora uno step da fare”, ha sottolineato il capitano Filippo Volandri proiettandosi verso la finale di domani contro l’Olanda (ore 16).

Olanda che domani, contro i campioni uscenti, vivra’ la sua prima finale in Davis della sua storia. Fa bene Sinner ad avvertire che nel tennis non esiste nulla di scontato: dopo aver eliminato la Germania, gli Oranje di Haarhuis daranno di certo tutto in campo: Tallon Griekspoor, n.40 Atp, Botic van de Zandshulp, 80, e il doppista Wesley Koolhof, alla sua ultima apparizione da professionista, non saranno clienti facili. L’Italia pero’ ha un Sinner in piu’ nel motore, un campione che sta tornando come Berrettini, un ottimo giocatore come Lorenzo Musetti e la coppia Bolelli-Vavassari pronta all’occorrenza.

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Coppa Davis, Sinner: è stata dura, magnifico tornare in finale

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“E’ stata dura ma con tanti tifosi italiani in tribuna e un’atmosfera così è piu’ facile far bene”: lo ha detto Jannik Sinner dopo il successo su Alex De Minaur che ha regalato all’Italia la seconda finale di Coppa Davis di fila. “Matteo ha lottato e portato il primo punto, io volevo chiudere ed è andata bene”, ha aggiunto, “è magnifico essere di nuovo in finale dopo un anno. Daremo il 100% con l’Olanda e vedremo come andra’”. “Grazie mille a tutti!”, ha aggiunto in italiano rivolgendosi al pubblico. Sinner si conferma bestia nera di De Minaur: il punteggio di 6-3, 6-4 e’ stato più combattuto del 6-3, 6-0 della finale di Davis di un anno fa e speculare al 6-3, 6-4 rifilato all’australiano alle Finals di Torino. L’altoatesino ha una striscia aperta di vittorie in singolare (13, complessivamente sono 72 nel 2024) e in Davis non perde da due anni ed e’ reduce da 8 successi di fila tra singolo e doppio.

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Coppa Davis: Sinner batte De Minaur, Italia in finale

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L’Italtennis si qualifica per l’ultimo atto delle Davis Cup Finals. Nella seconda semifinale, sul veloce indoor del Palacio de Deportes José Maria Martin Carpena di Malaga, gli azzurri hanno sfruttato i due singolari per battere 2-0 l’Australia nel remake della finale dello scorso anno. Dopo la vittoria sofferta di Matteo Berrettini (35 Atp) su Thanasi Kokkinakis (77) per 6-7(6) 6-3 7-5, maturata in due ore e 46 minuti di gioco, a chiudere i conti è stato Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, che nel match tra i numeri uno ha superato Alex de Minaur (9) con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e 29 minuti di partita. Domani la squadra del ct Filippo Volandri, campione uscente, se la vedrà con l’Olanda, che ieri aveva eliminato la Germania per 2-0 nella prima semifinale.

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