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Vita difficile per gli oligarchi russi in Inghilterra, oltre 1000 sanzionati: c’è anche ‘figliastra Lavrov’

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C’e’ anche il nome della 26enne Polina Kovaleva, titolare di un appartamento di lusso a Londra e additata dal governo britannico come figlia di primo letto dell’attuale compagna del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, nella lista aggiornata dei bersagli delle sanzioni anti Mosca imposte dal governo di Boris Johnson in risposta all’invasione dell’Ucraina e di concerto con Usa, Ue e Canada. Lo sottolinea via Twitter la ministra degli Esteri, Liz Truss, precisando che l’elenco comprende ora “piu’ di 1000 fra individui e aziende” ritenuti in un modo o nell’altro legati al sistema di potere del presidente Vladimir Putin. Truss scrive che fra persone fisiche e giuridiche gli ulteriori sanzionati “sono 65”, e non 59 come inizialmente riferito. Vi sono incluse banche e imprese finora non colpite, ma pure – a livello individuale – amministratori delegati di strutture gia’ prese di mira a livello societario. Truss cita fra gli esempi piu’ significativi delle aggiunte odierne la societa’ di arruolamento di “mercenari Wagner Group, la figliastra del ministro degli Esteri, Lavrov e il ceo della maggiore banca” della Russia. I media evidenziano invece fra le aziende inserite nella lista nera il colosso ferroviario russo (in inglese Russian Railways) e l’industria; oltre a sei altre banche e al gigante dei diamanti Alrosa. Fra gli individui spiccano poi – accanto a Kovaleva – i nomi del petroliere Ievgheni Shvidler (socio in diversi affari del gia’ sanzionato Roman Abramovich), del fondatore della Tinkoff bank, Oleg Tinkov, di Gherman Gref, gia’ ministro dell’Economia liberale all’inizio dell’era Putin e ora amministratore delegato di Sberbank (il principale istituto di credito russo), nonche’ della cittadina ucraina Galina Danilcenko, designata sindaco di Melitopol dopo l’occupazione da parte delle forze russe.

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Trump chiama il fan dei dazi Scott Bessent a guidare il Tesoro

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E’ arrivata la nomina più attesa di Donald Trump e non solo negli Stati Uniti: il presidente eletto ha nominato il manager di hedge fund Scott Bessent alla guida del Tesoro. Il miliardario 62enne della South Carolina, fondatore della società di investimento Key Square Capital Management e chief investment officer alla Soros Fund Management al 2011 al 2015, negli ultimi mesi è diventato il più importante consigliere economico del tycoon difendendolo per tutta la campagna elettorale sulla proposta di imporre dazi estremi nonostante l’opposizione di Wall Street che teme guerre commerciali e l’impennate dei costi per gli americani.

The Donald sarebbe stato colpito da lui quando dichiarò che, secondo le sue previsioni, il mercato azionario sarebbe crollato se Kamala Harris avesse vinto le elezioni. Di recente l’investitore ha scritto un editoriale sul Wall Street Journal bocciando la tesi di un gruppo di premi Nobel che l’agenda economica di Trump avrebbe danneggiato l’economia degli Stati Uniti.

Tra gli alleati più di lunga data di Bessent, che hanno spinto per la sua nomina, c’è Larry Kudlow, che guidò il Consiglio economico nazionale durante il primo mandato di Trump. I detrattori invece hanno puntato il dito contro la sua collaborazione con George Soros e lo hanno attaccato sostenendo che non aveva fatto abbastanza per difendere l’impegno di Trump di imporre tariffe rigide.

Elon Musk, ad esempio, non era tra i sostenitori e anzi sabato ha dato il suo endorsement a Howard Lutnick, l’amministratore delegato della società di servizi finanziari Cantor Fitzgerald, in lizza per il posto. Lutnick, ha scritto Musk su X, “metterà in atto il cambiamento”.

Bessent, ha detto, è una “scelta di business as usual”. Se sarà confermato il miliardario sarà alla guida di uno dei dipartimenti più importanti del governo. Dall’edificio proprio accanto alla Casa Bianca, infatti, Bessent dovrà attuare la politica fiscale, gestire l debito nazionale, guidare i regolatori finanziari, controllare le sanzioni e condurre la diplomazia economica. Per non parlare del ruolo centrale sui dazi. Tra i consigli che ha dato al presidente eletto c’è quello di perseguire la politica del “3-3-3”: tagliare il deficit di bilancio al 3% del prodotto interno lordo entro il 2028, stimolare la crescita del Pil del 3% attraverso la deregolamentazione e produrre 3 milioni di barili di petrolio o suoi derivati al giorno.

Scott Bessent, il nuovo Segretario al Tesoro di Trump, è gay, sposato con un ex procuratore di New York City, John Freeman, e hanno due figli.  

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Austin, truppe nordcoreane in Russia pronte a entrare in Ucraina

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Gli Stati Uniti si aspettano che migliaia di truppe nordcoreane che si stanno radunando in Russia entreranno “presto” in guerra contro l’Ucraina: lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin durante una sosta alle isole Fiji durante una missione in Australia. “Si ritiene che circa 10.000 soldati nordcoreani siano di stanza nella regione di confine russa di Kursk – ha detto Austin – dove sono stati integrati nelle formazioni russe”.

“In base a ciò a cui sono stati addestrati, e alla loro integrazione con i militari russi – ha aggiunto – mi aspetto di vederli presto impegnati in combattimento”. Austin ha detto di non aver “visto segnalazioni significative” di truppe nordcoreane “attivamente impegnate in combattimento” fino ad oggi. Giovedì, funzionari del governo sudcoreano e un gruppo di ricerca hanno affermato che la Russia ha fornito a Pyongyang petrolio, missili antiaerei e aiuti economici in cambio di truppe. Kiev ha avvertito che Mosca, insieme ai soldati nordcoreani, ha ora radunato una forza di 50.000 uomini per riconquistare parti della regione di confine conquistate dalle forze ucraine.

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Messico, ucciso l’ex numero due della Polizia di Culiacán

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Benjamín Villareal, sino a poche settimane fa vicedirettore della polizia di Culiacán, la capitale dello stato messicano di Sinaloa, è stato ucciso mentre pranzava con altre due persone nel bar ristorante Finca La Esperanza, nel quartiere di Montebello. Villareal è stato ucciso da un commando di uomini armati entrati nell’esercizio commerciale. Sono decedute anche le due persone che pranzavano con lui, un uomo ed una donna, al momento non ancora identificati. Sul sito ufficiale della Città di Culiacán, aggiornato al 6 novembre, Benjamín Villareal risulta ancora essere vicedirettore operativo della Polizia. Dallo scorso settembre la guerra esplosa tra due fazioni del cartello di Sinaloa ex alleate, quella de “Los Chapitos” che fa riferimento al Chapo Guzmán e quella de “Los Mayos” collegata al Mayo Zambada, hanno fatto aumentare la violenza a Culiacán.

 

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