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Violenza di genere: agli arresti domiciliari un uomo a Ischia per stalking e lesioni contro l’ex moglie

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La Polizia di Stato, su delega della Procura di Napoli, ha eseguito l’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari per un uomo accusato di stalking e lesioni personali ai danni dell’ex moglie. La vicenda rappresenta un altro grave caso di violenza di genere, gestito dalla IV Sezione della Procura per la tutela delle fasce deboli.

Un caso di violenza reiterata: la denuncia e le indagini

La misura cautelare è stata emessa dopo una lunga attività investigativa condotta dal Commissariato di Ischia, scaturita dalla richiesta di ammonimento presentata dalla vittima, una giovane donna residente sull’isola. La donna, perseguitata dall’ex marito, aveva denunciato comportamenti persecutori tali da alterare profondamente la sua quotidianità, costringendola a cambiare abitudini di vita e generando in lei un costante stato di ansia e paura per la propria incolumità.

Misure cautelari e violazioni: l’uso del braccialetto elettronico

Nonostante l’introduzione del braccialetto elettronico antistalking, che impediva all’indagato di avvicinarsi alla vittima in un raggio di 500 metri, l’uomo ha continuato a violare tale obbligo. Pedinamenti, aggressioni verbali e fisiche si sono ripetuti, aggravando la già complessa situazione e spingendo le autorità a intensificare i controlli.

L’escalation estiva e l’intervento ospedaliero

L’apice della violenza si è registrato la scorsa estate, quando la donna è stata vittima di una brutale aggressione che ha richiesto intervento medico ospedaliero. Questo episodio ha portato a una svolta nelle indagini, consentendo agli inquirenti di ricostruire un quadro dettagliato e penalmente rilevante dei comportamenti dell’indagato.

Presunzione di innocenza e prosecuzione delle indagini

L’arresto agli arresti domiciliari è una misura cautelare disposta in fase di indagine preliminare. Va sottolineato che l’uomo resta, al momento, presunto innocente fino a sentenza definitiva, come previsto dalla legge. I mezzi di impugnazione sono disponibili e le indagini continueranno a fare il loro corso, con l’obiettivo di garantire la tutela della vittima e la giustizia.

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Giudice di pace aggredito in udienza per un documento falso

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Consegna al giudice un documento di riconoscimento falso ma il magistrato se ne accorge e lui, per cercare di far sparire le prove, tenta di strapparglielo di mano causando la distorsione di un dito: è successo oggi pomeriggio, nell’ufficio del giudice di pace di Ponticelli, a Napoli. La magistrata, una donna di 61 anni, è stata costretta a sospendere l’udienza: dopo essere andata a farsi medicare la distorsione (i sanitari l’hanno giudicato guaribile in dieci giorni), si è recata nella vicina stazione dei carabinieri per denunciare l’aggressione.

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Piacenza, tragico incidente: adolescente muore precipitando dal tetto di un palazzo

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Una tragedia sconvolge Piacenza: una ragazza di 14 anni è morta questa mattina dopo essere precipitata dal tetto di un palazzo. Le indagini sono in corso e, al momento, non è esclusa alcuna ipotesi sulla dinamica dell’incidente. Il drammatico episodio ha scosso la comunità e portato alla mobilitazione delle autorità giudiziarie.

La dinamica dell’incidente e le prime indagini

La giovane vittima, di origini albanesi, è deceduta sul colpo dopo una caduta dal tetto di un immobile in via IV Novembre. I carabinieri di Piacenza, che conducono le indagini sotto la direzione della Procura locale e della Procura per i minorenni di Bologna, stanno vagliando tutte le piste per comprendere cosa possa aver portato alla caduta della ragazza. Al momento, un coetaneo, amico della vittima e presente sulla scena, è stato accompagnato in caserma per essere ascoltato, e sono stati sentiti altri testimoni.

Il ricordo della giovane: palloncini bianchi sotto casa

Nel pomeriggio, alcuni amici della ragazza si sono recati sotto la sua abitazione per renderle omaggio con palloncini bianchi. Un gesto simbolico che ha coinvolto diversi compagni di scuola e amici, uniti nel ricordo e nel dolore per la tragica perdita.

Indagini in corso: il ruolo della Procura dei minori di Bologna

La Procura per i minorenni di Bologna, guidata dal procuratore Giuseppe Di Giorgio, ha avviato una serie di accertamenti per chiarire i movimenti della ragazza nelle ore precedenti la caduta. Il corpo è stato trasportato al centro di Medicina Legale di Pavia per l’esame autoptico, necessario per comprendere le cause esatte del decesso e fornire ulteriori dettagli per le indagini.

Massimo riserbo sulle indagini

Le indagini condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri di Piacenza si svolgono nel più assoluto riserbo. In particolare, la Procura minorile mantiene cautela sull’orientamento delle ricerche, non escludendo alcuna pista. La presenza di un adolescente in caserma per essere interrogato suggerisce che le autorità stiano cercando di raccogliere ogni elemento possibile per ricostruire gli ultimi momenti della ragazza.

Conclusione: una comunità in lutto

Questo drammatico evento ha profondamente colpito Piacenza e la comunità scolastica della giovane. Mentre le indagini proseguono, il ricordo della ragazza e il dolore per la sua scomparsa restano vivi nei cuori di chi l’ha conosciuta.


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La Rai apre una verifica su Corsini, Pd ‘si dimetta’

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Alla fine il caso delle parole pesanti del direttore dell’Approfondimento Rai Paolo Corsini arriva all’attenzione del’Amministratore delegato della Rai Giampaolo Rossi che lo ha convocato, “esprimendo il proprio disappunto per l’episodio che lo ha visto coinvolto”. Rossi ha dato mandato alle direzioni competenti di “valutare eventuali elementi sotto il profilo disciplinare in riferimento a quanto andato in onda ieri sera nella trasmissione Piazzapulita”.

Una nota di Viale Mazzini mette un punto alle polemiche scatenate nella tarda serata di ieri quando, all’interno di un servizio mandato in onda nel corso della puntata su La7, Corsini si rivolgeva malamente all’inviata che lo intercetta all’uscita della festa de Il Tempo alla Gnam.

“Voi di Piazzapulita siete… no comment. Dite all’amico Formigli che si guardasse un pochino nella coscienza, va… infame”, aveva detto Corsini che poi spiegava di riferirsi al gradino. Subito rispondeva Corrado Formigli: “Io non ho il piacere di conoscere questo Corsini, ma lui mi insulta dandomi dell’infame senza che ci siamo mai incontrati, non ci siamo mai parlati nella nostra vita. Noi non lo abbiamo mai insultato”, aggiungeva Formigli, lanciando poi in trasmissione la clip in cui alla festa di Atreju Corsini si era definito “militante”, che gli era già costata l’apertura di un procedimento disciplinare, con grande coda di polemiche. La vicenda Piazzapulita scatena l’intervento di Sandro Ruotolo, europarlamentare e responsabile informazione nella segreteria nazionale del Pd.

“Abbiamo chiesto, come Partito Democratico, le dimissioni di Paolo Corsini, direttore degli approfondimenti giornalistici della Rai. Dopo aver letto il libro uscito oggi di Massimo Arcangeli ‘Quel braccio alzato. Storia del saluto romano’ – aggiunge Ruotolo -, la Rai non deve perdere più tempo. Pubblichiamo alcuni dei post di Paolo Corsini dove l’apologia del fascismo è evidente. È una vergogna che Paolo Corsini resti al suo posto. Chiederemo in commissione di Vigilanza Rai di sentire i vertici aziendali”. Anche M5S con il capogruppo Vigilanza, Dario Carotenuto, chiede “ufficialmente all’azienda di prendere posizione su quanto accaduto e di procedere come più opportuno”.

Parole dure dal presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli: “Provo imbarazzo e sconcerto per le offese pronunciate da un consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, all’indirizzo di un collega, in palese contrasto all’art. 2 della nostra legge ordinistica, costituendo così una chiara violazione deontologica. Mi auguro che il consigliere Paolo Corsini trovi modo di riparare all’errore commesso”.

Per l’Usigrai, “non basta il gioco di parole, usato per confondere il significato delle espressioni di Corsini, a giustificare quanto accaduto. Corsini non rappresenta solo se stesso nel ruolo che riveste, ma la Rai tutta. L’Usigrai prende le distanze dalle parole pronunciate da Corsini e confida nei vertici dell’azienda per una verifica puntuale sul rispetto del codice etico e di disciplina”. Mentre la segretaria generale Fnsi Alessandra Costante sottolinea che “tra colleghi il confronto può anche essere aspro, ma non deve mai trascendere i limiti del decoro. Si possono avere visioni politiche differenti e comunque comportarsi civilmente. Cosa evidente a tutti gli iscritti alla Fnsi, non so ad altri sindacati”.

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