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Cronache

Violentata nella notte di Halloween a Firenze

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Una violenza sessuale nella notte di Halloween a Firenze. A denunciarla una ragazza di 26 anni, di origine straniera, che avrebbe subito gli abusi in una struttura ricettiva, presumibilmente un bed & breakfast. La vittima, uscita con delle amiche per festeggiare, sarebbe poi rimasta sola ed avrebbe conosciuto un uomo in un locale del centro, poco distante da piazza della Signoria. I due avrebbero trascorso del tempo insieme, poi la giovane sarebbe stata convinta a seguirlo in un appartamento, sempre in zona, dove si sarebbe consumata la violenza, come ha raccontato la ragazza ai medici che l’hanno visitata all’ospedale di Careggi. Qui è scattato immediatamente il codice rosa, la procedura riservata alle persone vittime di violenza e sono state allertate le forze dell’ordine.

Sull’episodio sta indagando la polizia: la 26enne non sarebbe riuscita a fornire le generalità dell’uomo, gli agenti sono al lavoro per cercare immagini utili nelle telecamere di sicurezza che si trovano nel centro storico per risalire al presunto autore, ma anche per riuscire a individuare la strada dove si trova l’alloggio turistico in cui si sarebbe consumata la violenza. Da Firenze a Taranto, per un episodio analogo, ma dai contorni che devono ancora essere chiariti, un caso che al momento resta controverso. Nella città pugliese la polizia sta indagando su una presunta violenza sessuale che una 17enne ha dichiarato di aver subito, sempre nella notte di Halloween, in una discoteca. Gli abusi, secondo quanto raccontato dalla giovanissima, sarebbero stati commessi da un ragazzo maggiorenne. Il giovane sarebbe stato già ascoltato dalla polizia per poi rientrare a casa senza essere stato denunciato.

La 17enne si era recata al pronto soccorso dell’ospedale di Taranto dove, in seguito al suo racconto, è stato attivato il codice rosa ed è stata informata la polizia. Secondo quanto appreso, sul corpo della minore non sarebbero stati trovati segni evidenti di una violenza sessuale. Sul fronte investigativo c’è il massimo riserbo e sono in corso accertamenti per verificare quanto affermato dalla giovane. I poliziotti hanno acquisito le immagini delle telecamere del locale ed i referti medici degli esami clinici eseguiti dopo l’arrivo della ragazza al pronto soccorso. Inoltre gli agenti stanno ascoltando alcune persone che erano in compagnia della ragazza all’interno della discoteca dove si sarebbero consumati i presunti abusi, per ricostruire quanto accaduto nella notte tra giovedì e venerdì.

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Cronache

Coppia lascia i figli dai nonni e scompare dopo le nozze

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Si erano sposati il 25 ottobre scorso. Quattro giorni dopo hanno portato i bimbi dai nonni e da quel momento non c’è più traccia di loro. C’è ansia e preoccupazione a Cesa, in provincia di Caserta, per la sorte di Pietro Montanino e Maria Zaccaria, scomparsi nel nulla dal 29 ottobre. Pietro fa il vigilante per un istituto di sicurezza privato, mentre Maria lavora per un’impresa di pulizie. Sembra si fossero allontanati a piedi a Frattamaggiore, nel Napoletano, dopo aver lasciato i due figli dalla nonna (la madre di lui); erano alla ricerca di una casa ma non hanno dato più notizie; sarebbero stati visti mentre prendevano un treno alla stazione ferroviaria di Napoli.

La loro scomparsa è stata denunciata ai carabinieri, che ora li stanno cercando. “Mio fratello e mia cognata non avevano alcun problema e non erano tristi. Sono persone piene di vita che hanno sempre scherzato” ha scritto su Facebook, Silvana Montanino, la sorella di Pietro, che ha anche smentito di essere stata contattata dalla coppia prima della scomparsa: “Leggo ‘giornali’ scrivere che ci hanno avvisato che hanno avuto un imprevisto: questa cosa è falsa!. Nessuna chiamata, nessun imprevisto”.

Marco Antonio Del Prete, sindaco di Frattamaggiore, ha rivolto un appello ai cittadini: “Mi rivolgo a voi con il cuore pesante. Pietro e Maria sono scomparsi e noi tutti siamo in preda alla preoccupazione. Vi chiedo di aiutarci a diffondere questa notizia per aumentare le possibilità di ritrovarli. Se avete informazioni utili o avvistamenti, vi prego di contattare le autorità o di scrivere qui. Ogni piccolo aiuto può fare la differenza. Grazie per il supporto che darete!”. Un appello è stato rivolto anche da don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde a Caivano: “Aiutiamoli a fare ritorno a casa. Diffondiamo la notizia. Il Signore ci benedica”. Il sindaco di Cesa, Enzo Guida, ricorda di averli uniti in matrimonio “venerdì scorso (25 ottobre), al Comune, col rito civile, poi martedì sono scomparsi nel nulla.

Si sono allontanati a piedi, senza lasciare tracce, lasciando due bambini a casa della nonna. Da qualche ora è partito l’avviso anche sui social, dopo la denuncia presentata dai familiari mercoledì mattina”. “Maria Zaccaria e Pietro Montanino, residenti a Cesa risultano irreperibili dal pomeriggio di martedì, dalle 17; da quel momento il telefono di Pietro è muto. Quello di Maria invece era stato lasciato a casa. Chiunque abbia notizie – è l’appello di Guida – se qualcuno li ha visti, se vi capita di incontrarli, per cortesia, comunicate tutto immediatamente alle forze dell’ordine. Vi chiedo di condividere questo post, per cercare di arrivare al maggior numero di persone”.

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Cronache

Auto travolge moto con due passeggeri, morto 21enne

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È stata la svolta improvvisa di un automobilista a provocare la morte di Enzo Stefano Caparra, 21 anni, caduto dalla moto guidata dal suo amico riportando traumi che gli sono stati fatali, nella tarda mattinata di oggi a Milano, in via Pellegrino Rossi, e non un tamponamento come emerso inizialmente dopo la tragedia. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Polizia Locale di Milano, a bordo della vettura viaggiavano un uomo di 52 anni e la moglie, rimasti illesi. Nell’effettuare una svolta a sinistra, la macchina ha travolto la moto che sopraggiungeva nel senso opposto. I due centauri sono stati sbalzati violentemente dalla sella e per Caparra non c’è stato nulla da fare. Ferito anche il secondo giovane che guidava la moto, 21 anni, trasportato in condizioni serie ma fuori pericolo di vita all’ospedale San Gerardo di Monza. Nello schianto sono rimasti coinvolti anche un ciclista di 69 anni e un pedone, un cittadino macedone di 70 anni, quest’ultimo portato in ospedale a Niguarda con ferite non gravi. Gli accertamenti sulla dinamica, una volta completati, decreteranno se il 52enne dovrà rispondere di omicidio stradale.

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L’assassinio di San Sebastiano al Vesuvio, la fidanzata della vittima: Santo voleva difendere amico

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“Voleva difendere un amico. Perché la scarpa calpestata non era la sua ma di un suo amico. Lui ci teneva a difenderlo e a proteggerlo”. Piange Simona, la fidanzata di soli 17 anni di Santo Romano, il ragazzo 19enne morto nella notte dopo essere stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco al culmine di una lite scoppiata a San Sebastiano al Vesuvio. La ragazza, intervistata dal sito web di Repubblica Napoli, chiede che il giovane non sia “un nome in una lista infinita. Santo è tante cose, deve fare la differenza; voglio che per i suoi funerali, nei cortei ci sia un enorme risonanza, per fare sapere chi era Santo, cosa ha fatto”.

Simona stringe tra le mani una scarpa: è la calzatura che portava Santo: “Io lotterò, se i familiari non ci riusciranno. Lotto per lui, per il suo nome. Per far capire e far valere il suo nome. Perché Santo avrebbe fatto tante cose nella sua vita. Perché è un uomo eccezionale, cresciuto in maniera eccezionale in una famiglia eccezionale”. La voce si fa bassa quando le chiedono quale sia l’ultima immagine che si ricorda del fidanzato: “Lui a terra – dice con un filo di voce – Lui a terra morto”.

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