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‘Vinitaly Design Award 2024’, ecco i 67 premi

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Sono 67 in totale i premi assegnati al ‘Vinitaly Design Award 2024″, suddivisi in 10 Best e 57 trofei tra Black, Gold, Silver e Bronze, nella cerimonia tenuta sabato 13 a Verona in una serata di gala al teatro Ristori. Al concorso che premia i migliori packaging per Vino, Distillati, Olio Evo, Birre e Packaging secondari – al quale hanno partecipato 335 progetti di agenzie pubblicitarie, designer e aziende produttrici – erano 15 le categorie, 4 in più rispetto al regolamento in vigore fino all’anno scorso, quando il contest, alla 27/a edizione, si chiamava ancora “International Packaging Competition”. Questi i 10 ‘Best’, alcuni dei quali legati ai nomi di sponsor:

‘Best In Show’ a Votiva, Urciuolo Vini, designer Spazio Di Paolo;

‘Best Use of Glass by Estal’ a 1861 Gin, Designer Basile ADV;

‘Best Use Of Paper by Fedrigoni’ a Dolomis, designer Killer Idea;

‘Best Excellence in Embellishment by Luxoro Kurz’ a Euda, Borgo Conventi, designer Tonutti Tecniche Grafiche Spa;

‘Best Use Of Color’ a Prospettiva 12345, Adagio, designer Ey Studio;

‘Best Gdo Label’ a Distillerie Franciacorta, Stock Srl, designer Robillant Associati;

‘Best Coordinated Image’ ad Animali Brilli, Colle della Pia, designer Pocci e Dondoli Archirivolto;

‘Best Closures’ a Conte Camillo Negroni, Mack Brands, designer Seriesnemo;

‘Best Innovation’ ad Amarone Dei Mosaici, Benedetti La Villa, designer Ad Vision.

Il premio per ‘Agency Of The Year 2024’ è andato a ‘Spazio Di Paolo’ con sede a Spoltore (Pescara).

I migliori delle categorie (trofeo Black): per ‘White wines’ premio a Edi, Bocelli 1831, designer Spazio Di Paolo; per ‘Red Wines’ a Le Profondità – Cancellariidae, Cobalto Srl, designer Donatella Mancini; per ‘Rosé Wines’ a Teanum, designer Dispenser Studio; per ‘Sparkling Wines’ a Palazzo Lana Extreme 2013, Guido Berlucchi & C. Spa, designer Spazio Di Paolo; per ‘Fine Wines’ a Votiva Urciuolo Vini, designer Spazio Di Paolo; per ‘Liquor Wines’ a Vermouth, Castelfalfi, designer Spazio Di Paolo; per ‘Series Wines’ a Vinum Hadrianum, designer Spazio Di Paolo; per ‘Limited Edition’ a M63, Tonutti Tecniche Grafiche Spa; per ‘Private Label’ a Imbroglione, Brand Breeder, designer Spazio Di Paolo; per ‘Secondary Pack’ a Lunapiena, Profilia Spa, Designer Basile ADV; per ‘Clear Spirits’ a 1861 Gin, Designer Basile ADV; per ‘Dark Spirits’ a Rum Eleccion, Marchants SRL, designer Agenzia Geppa; per ‘Extra Virgin Olive Oil’ a Teanum, designer Dispenser Studio; per ‘Beer’ a Entire Brewing, designer D.sign_D.scipline.

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Cronache

Frodi fiscali con false fatture, misure cautelari per 15

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Militari della guardia di finanza stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Catania con 29 indagati su un presunto sistema di somministrazione fraudolenta di manodopera e di frode fiscale tramite l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

I provvedimenti cautelari prevedono il carcere per due degli indagati, gli arresti domiciliari per altri quattro e una misura interdittiva per i restanti nove. I reati ipotizzati sono, a vario titolo, associazione per delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti (Foi), dichiarazione dei redditi infedele e fraudolenta e indebita compensazione di crediti fiscali inesistenti.

Il provvedimento cautelare del gip di Catania, emesso su richiesta della Procura, dispone anche il sequestro di 28 società e di beni e disponibilità finanziarie per oltre 8,2 milioni di euro. Per l’esecuzione dell’ordinanza sono impegnati 120 militari della guardia di finanza del comando di Catania che lo stanno eseguendo nelle province del capoluogo etneo, di Caltanissetta, Messina, Siracusa, Ragusa, Trapani, Cosenza, Vibo Valentia,Napoli, Roma, Viterbo e Varese, con il supporto dei locali omologhi comandi provinciali e del primo gruppo etneo.

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Evasione fiscale a Napoli: sequestro di beni per oltre 2,2 milioni di euro a società edile

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Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di oltre 2,2 milioni di euro. Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Nola, riguarda una società edile con sede a Marigliano (NA) e il suo rappresentante legale, accusati di omessa dichiarazione e indebita compensazione, reati fiscali previsti dagli articoli 5 e 10-quater del D. Lgs. n. 74/2000.

Le indagini fiscali e il giro d’affari milionario della società edile

L’indagine è nata in seguito a una verifica fiscale condotta dalla Guardia di Finanza di Casalnuovo di Napoli, che ha scoperto come la società in questione, pur risultando sconosciuta al Fisco, abbia gestito diversi cantieri nell’area napoletana, tra cui Marigliano, Volla e Brusciano. La società avrebbe generato un giro d’affari di decine di milioni di euro tra il 2017 e il 2021, dedicandosi alla costruzione di nuovi edifici senza mai dichiarare gli introiti all’Agenzia delle Entrate.

Lavoro irregolare e mancato versamento dei contributi INPS e INAIL

Durante le ispezioni, le Fiamme Gialle hanno rilevato la presenza di quattro lavoratori in nero e accertato il mancato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali trattenuti dagli stipendi di 15 dipendenti regolarmente assunti, per un importo complessivo di oltre mezzo milione di euro. Questi elementi di prova, raccolti e trasmessi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, hanno permesso di ottenere la misura cautelare di sequestro patrimoniale.

I beni sequestrati: immobili, terreni, contanti e orologi di lusso

Il sequestro, disposto “per equivalente” rispetto alle somme non dichiarate, comprende disponibilità finanziarie, quote sociali, unità immobiliari e terreni in provincia di Napoli, oltre a autoveicoli, 20 mila euro in contanti e 8 orologi di lusso marca Rolex trovati durante le perquisizioni.

Il provvedimento è stato eseguito in fase di indagine preliminare e il rappresentante legale della società è attualmente indagato. Come previsto dalla legge, il soggetto è considerato presunto innocente fino all’eventuale sentenza definitiva.

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Operazione antidroga a Napoli e in Spagna: 33 arresti contro il clan Amato-Pagano

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Questa mattina, su delega della Procura della Repubblica Distrettuale di Napoli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, con il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.) e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno eseguito un’importante operazione antidroga. Un’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 personeaccusate di reati legati al traffico internazionale di stupefacenti.

Traffico di droga tra Napoli e Spagna: coinvolto il clan Amato-Pagano

L’indagine ha portato alla luce l’esistenza di due organizzazioni criminali operanti nel territorio di Napoli, entrambe dedite al traffico di droga ma non collegate tra loro. Entrambe le reti avevano come canale di approvvigionamento un gruppo di narcotrafficanti con sede in Spagna, gestito da un noto boss attualmente latitante. Il traffico riguardava principalmente cocaina e hashish, che arrivavano sul territorio campano tramite collegamenti internazionali.

Il ruolo del clan Amato-Pagano e l’operatività sul territorio

Secondo le indagini, le organizzazioni avevano una struttura complessa e organizzata, con una base operativa situata a Gricignano d’Aversa (CE) e attività di distribuzione della droga nei quartieri di Scampia, Melito e Mugnano di Napoli. Una delle due organizzazioni criminali, inoltre, era strettamente legata al clan Amato-Pagano, noto come gli “Scissionisti”, una delle fazioni camorristiche più attive e temute di Napoli.

Misure cautelari per 33 persone: detenzione in carcere e arresti domiciliari

Le misure cautelari eseguite comprendono la custodia in carcere per 17 persone e gli arresti domiciliari per altre 16. Si tratta di provvedimenti cautelari presi durante le indagini preliminari e, come tale, i destinatari sono considerati innocenti fino a una sentenza definitiva.

La lotta contro il traffico di stupefacenti in Campania

Questa operazione rappresenta un ulteriore colpo al traffico di droga gestito dalla camorra in Campania, evidenziando la collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e le autorità spagnole nel contrastare il crimine organizzato internazionale. Le indagini proseguiranno per smantellare completamente le reti di approvvigionamento e le connessioni con i clan camorristici, al fine di riportare sicurezza nelle aree di Napoli maggiormente colpite dal fenomeno.

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