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Cronache

Venezia e il ticket d’ingresso a 5 euro, al via le prenotazioni: senza non si può entrare a Venezia

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La data segnata nel calendario è il 25 aprile: quel giorno Venezia partirà con la sperimentazione del ticket d’ingresso che, da questo 2024, sarà a carico dei turisti giornalieri, le comitive del ‘mordi e fuggi’ che intasano le calli e trasformano piazza San Marco in uno stadio. Già da domani, 16 gennaio, sarà on line il portale per le prenotazioni delle visite nei 29 giorni da ‘bollino nero’ già individuati dall’amministrazione comunale. Un contributo di 5 euro, che non pagheranno naturalmente i residenti, ma anche una lunga sfilza di categorie esenti: i cittadini nel Veneto, i lavoratori occasionali; gli studenti in viaggio o in visita di istruzione, i turisti che pernottano negli hotel (pagano già la tassa di soggiorno), i residenti temporanei, i bambini sotto i 14 anni, le persone con disabilità certificata e accompagnatori. Niente ticket nemmeno per i turisti che dalla terraferma si recano nelle isole, senza passare da Venezia. Anche per gli esenti, comunque – con l’eccezione dei veneziani – sarà necessario registrarsi all’app dedicata (http: //cda.ve.it) per evitare le eventuali sanzioni.

Il contributo, frutto di un iter durato cinque anni dalla prima delibera che, nel 2018, ne ipotizzava l’introduzione, dovrà essere pagato per i turisti che entreranno n città dalle 8.30 alle 16. Il primo giorno di prenotazione sarà il 25 aprile, festa della Liberazione e del patrono di Venezia, San Marco e, in vista del ponte, l’obbligatorietà resterà fino al 30 aprile. Seguirà poi l’obbligo di prenotazione dall’1 al 5 maggio, e via via nei fine settimana di maggio, giugno e luglio. I controlli verranno effettuati da steward, che verranno assunti nei prossimi mesi dal Comune, che per questo ha messo a budget 2,9 milioni di euro. I varchi di controllo saranno due: una a Piazzale Roma, e una alla stazione di Santa Lucia. Nei periodi di maggior flusso i controllori saranno presenti anche in Riva degli Schiavoni e in Fondamenta Nove, dove arrivano le barche turistiche per le escursioni giornaliere. Nei giorni scorsi, il sindaco Luigi Brugnaro si era detto possibilista sulla eventuale introduzione di tornelli, per un controllo più puntuale e meno oneroso rispetto al pagamento degli steward. Su questo tema, tuttavia, l’assessore al bilancio Michele Zuin è intervenuto precisando che il discorso dei tornelli, semmai, sarà affrontato dall’amministrazione che si insedierà dopo quella attuale.

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Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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