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Cronache

Vallanzasca sentito su Pantani, indagini sul giro del ’99 tra camorra e scommesse

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A 25 anni di distanza si indaga ancora sui fatti che portarono alla squalifica di Marco Pantani da un Giro d’Italia praticamente già vinto e su cui aleggia l’ombra della criminalità organizzata con la gestione delle scommesse clandestine. La Procura di Trento, guidata da Sandro Raimondi, ha riaperto le indagini su un ipotetico complotto per alterare le analisi del sangue del ‘pirata’ a Madonna di Campiglio per poi escluderlo dalla Corsa Rosa che stava dominando. Dietro ci sarebbe stato il giro degli scommettitori legati alla Camorra: il campione andava eliminato dalla gara perché era il favorito, anche nelle puntate. La nuova inchiesta è stata affidata alla pm della Dda Patrizia Foiera, e in realtà è stata avviata un anno fa in seguito agli esiti del lavoro terminato nel 2022 dalla Commissione Antimafia.

Esiti secondo i quali bisognava indagare ancora sulle “anomalie” legate a quella vicenda su cui, dunque, non è ancora stata messa la parola fine. Venerdì mattina, si è appreso, la pm Foiero si è recata nel carcere di Bollate, in provincia di Milano, per sentire come persona informata sui fatti (non prescritti, è stato appurato) Renato Vallanzasca, il quale, essendo in condizioni di salute precarie, non sarebbe riuscito a rispondere alle domande. Fu infatti il bel Renè, una ventina di anni fa, a raccontare che, durante la sue detenzione, era stato avvicinato da un altro detenuto, un camorrista, che gli avrebbe detto di non scommettere sul Pirata perché quel Giro “non lo avrebbe finito”.

Un tassello questo, che, assieme ai racconti e alle intercettazioni di alcuni camorristi, ha portato a ipotizzare in almeno due inchieste , poi archiviate, che la criminalità organizzata campana sarebbe intervenuta per evitare che il ‘pirata’ portasse la maglia rosa fino a Milano. Per questo Pantani, che si stava aggiudicando il trionfo, è stato controllato prima della tappa di Madonna di Campiglio, quando i risultati degli esami antidoping sul sangue, prelevatogli di primo mattino, mostrarono un valore di ematocrito di 52, oltre il limite consentito che è di 50. Quel test portò a squalificare il campione romagnolo e da quel giorno, probabilmente, cominciò il suo declino.

L’indagine è a modello 44, ossia senza titolo di reato e senza indagati. Nel fascicolo è confluita anche una corposa memoria presentata dai legali della madre di Pantani. Il pm ha comunque già sentito parecchie persone e ne dovrà ascoltare altre per cercare di ricostruire il presunto giro di scommesse clandestine nel tentativo di ‘scrivere’ o ‘riscrivere’ una pagina importante sul tramonto del ‘pirata’.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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