Una vacanza premio in Grecia, il sogno di molti studenti, si è trasformata in un incubo per Antonio, uno studente liceale di quindici anni. Il giovane napoletano è stato costretto a interrompere il proprio soggiorno a Zante a causa di una violenta rissa scoppiata all’interno di una discoteca, culminata in un’aggressione immotivata.
La sera del 27 luglio, all’interno della discoteca Club Burrage, una lite tra gruppi di giovani è degenerata. Antonio, senza alcun motivo, è stato trascinato a terra e ferito dai vetri rotti presenti sul pavimento. Mentre tentava di rialzarsi, è stato colpito in pieno volto da un calcio sferrato da un uomo, presumibilmente un buttafuori del locale. L’aggressione è stata registrata in un video che ora è allegato agli atti della denuncia. La storia è raccontata con dovizia di particolari sul quotidiano il Mattino.
I genitori di Antonio, sconvolti dall’accaduto, hanno deciso di chiedere giustizia. Si sono rivolti al penalista napoletano Giuseppe De Gregorio per formalizzare una denuncia contro l’aggressore e il locale. “Mio figlio è rimasto traumatizzato per quello che ha subito. Non c’entrava nulla con i motivi della lite, ma soprattutto ha incassato un colpo in pieno volto sferrato senza un motivo”, ha dichiarato il padre di Antonio.
Le immagini del video mostrano chiaramente l’aggressione subita da Antonio: il buttafuori, calvo, con jeans strappati e una maglietta nera, colpisce violentemente il ragazzo indifeso. Le riprese, insieme alle testimonianze degli amici di Antonio e dei genitori, sono state inviate alla Procura di Napoli per sollecitare un’indagine approfondita.
Antonio è stato immediatamente sottoposto a cure mediche in Grecia e successivamente in Italia. Fortunatamente, non è risultato positivo ad alcol o droga. Le ferite riportate, tra cui tagli ed escoriazioni su schiena e glutei, sono state trattate inizialmente con un semplice antinfiammatorio dai medici greci. Poche ore dopo l’aggressione, Antonio è riuscito a tornare in Italia insieme agli amici, interrompendo così bruscamente la sua vacanza.
La Procura di Napoli ha ora il compito di condurre le indagini, collaborando con le autorità greche. L’obiettivo è identificare l’aggressore e fare luce su quanto accaduto. I protocolli di legalità tra Italia e Grecia faciliteranno il processo investigativo, garantendo linearità e trasparenza.
L’avvocato Giuseppe De Gregorio, che rappresenta la famiglia di Antonio, ha sottolineato l’urgenza di ottenere giustizia: “È essenziale impedire che episodi di violenza gratuita come questo possano ripetersi. Le immagini sono chiare e non lasciano dubbi sulla brutalità dell’aggressione subita da Antonio”.
La vicenda di Antonio è un triste esempio di come una vacanza possa trasformarsi in un dramma a causa della violenza immotivata. Le autorità italiane e greche sono chiamate a collaborare strettamente per assicurare alla giustizia il responsabile e prevenire ulteriori episodi simili. Antonio e la sua famiglia sperano che la verità emerga rapidamente e che giustizia sia fatta, affinché nessun altro debba subire un’esperienza simile.