Contrari al fatto che fosse andata a vivere con il fidanzato, padre e fratello hanno minacciato la figlia e sorella, una ragazza di 29 anni, e il suo compagno, nonche’ i parenti del giovane. Per questo motivo il questore di Bergamo, Maurizio Auriemma, ha disposto due avvisi orali nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari residenti a Bergamo. Per precauzione la giovane e’ stata collocata in una comunita’ protetta fuori provincia. Dopo il caso di Saman Abbas, la ragazza pachistana di Novellara (Reggio Emilia) scomparsa, e si sospetta uccisa, dopo aver deciso di vivere all’occidentale contro il parere della famiglia, ogni potenziale situazione di rischio viene tenuta sotto osservazione dalle forze dell’ordine: nel caso di Bergamo, padre e fratello hanno minacciato la ragazza perche’ contrari allo stile di vita adottato recentemente dalla giovane e alla sua relazione sentimentale. In particolare, da quanto emerso, la scelta di andare a vivere con il compagno pare non sia stata gradita alla famiglia. Ecco perche’ i due si sono sentiti di dover andare a rinfacciarlo – con metodi tutt’altro che accettabili, secondo la polizia che sta indagando sull’episodio – alla ragazza. Inoltre padre e fratello hanno anche minacciato i parenti del fidanzato. La questura ha spiegato di essere in un primo stadio di allarme, non cosi’ drammatico, ma che in questa fase piu’ che mai tutti i segnali devono essere colti e affrontati per tempo. In particolare martedi’ scorso la ventinovenne si trovava al lavoro quando si e’ vista arrivare il padre e il fratello, che l’hanno minacciata. Dopo le minacce anche ai parenti del fidanzato e’ scattata la segnalazione alla polizia: gli agenti hanno ricostruito i due episodi e hanno sottoposto il caso al questore, che ha ritenuto opportuno emettere gli avvisi orali, il primo gradino di una serie di provvedimenti di carattere amministrativo che possono anche sfociare in misure cautelari. Del caso i poliziotti hanno informato anche la Procura. “Sono provvedimenti che abbiamo emesso a tutela della ragazza e delle sue scelte – osserva il questore Auriemma -. E’ nostro compito cogliere i segnali di allarme e intervenire per quello che ci compete. Da parte nostra c’e’ massima attenzione a questi episodi, affinche’ ogni cittadino possa adottare le proprie scelte di vita in piena liberta’”.