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Cronache

Usuraio si rivolge a clan Casalesi per riavere soldi da debitori

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Un prestito di 45mila euro lievitato in poco tempo a 100mila euro, con i debitori che non erano in grado di pagare e il creditore-usuraio che si è rivolto a noti esponenti del clan dei Casalesi per riuscire a riavere indietro i soldi, arrivando fino a compiere un atto intimidatorio. E’ la vicenda avvenuta in questi mesi a Casal di Principe (Caserta) e ricostruita dai carabinieri della locale Compagnia sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. cinque le persone finite in manette su ordine del Gip del tribunale di Napoli per estorsione aggravata dal metodo mafioso, danneggiamento a seguito di incendio e usura. In carcere sono stati condotti lo storico esponente del clan, Raffaele Della Volpe, il suo fedelissimo Luciano Esposito e l’altro indagato Francesco Saverio Pirozzi, mentre ai domiciliari sono stati posti Sebastiano Iannone ed Elio Roma, noto imprenditore dei rifiuti condannato in passato per traffico illecito di rifiuti, ritenuto da sempre vicino al clan.

Due le vittime, si tratta di un imprenditore edile e di un procacciatore di affari, che, secondo quanto emerso dalle indagini, si erano rivolti a Iannone per un prestito. Questi aveva così dato 45mila euro ai due investendoli in una società; poco dopo Iannone ha però chiesto ai debitori oltre il doppio, ossia 100mila euro, applicando tassi usurai, e al “no” ricevuto ha contattato personaggi vicini al clan dei Casalesi, in particolare Raffaele Della Volpe, che ha da poco scontato 20 anni di carcere ed è ritenuto vicono alla famiglia Schiavone, anche se in passato ebbe problemi con la cosca perché voleva mettersi in affari da solo. E anche questa volta pare che abbia agito in autonomia coinvolgendo il suo sodale Luciano Esposito, quindi Elio Roma che a sua volta ha coinvolto Pirozzi.

Iannone ha organizzato vari incontri con i due debitori, presentandosi con gli esponenti del clan e minacciando gravi ritorsioni se non avesse avuto i soldi. All’ennesimo “no” ricevuto, è partito l’atto intimidatorio, con l’incendio appiccato a delle auto fuori casa dei debitori; peraltro, è poi emerso, le auto bruciate non appartenevano né alle vittime né a loro familiari. Una delle vittime aveva intanto denunciato tutto ai carabinieri, che tenevano sotto osservazione e intercettazione i sospettati, e hanno così potuto ricostruire la vicenda e trovare riscontri alla denuncia.

Peraltro i due debitori, dopo l’atto intimidatorio, hanno anche pagato una tranche di 5mila euro. Dalle indagini non sono emersi “incroci” tra gli indagati ed Emanuele Libero Schiavone, figlio del capoclan Francesco Sandokan Schiavone, che ad aprile tornò libero ed è poi finito di nuovo in manette nel giugno scorso insieme al 21enne Francesco Reccia (figlio di un esponente di spicco del clan attualmente in carcere) per aver cercato di organizzare una piazza di spaccio a Casal di Principe. I carabinieri non hanno raccolto dall’inchiesta su Della Volpe elementi per individuare gli autori degli atti intimidatori che a giugno, a cavallo delle elezioni comunali, sconvolsero Casal di Principe, tra gli spari a Piazza Mercato e quelli contro casa di Emanuele Libero e Reccia.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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