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Cronache

Usura e racket, iniziativa di Confesercenti: risorse e un tutor per aiutare le vittime che denunciano

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“L’adozione sociale delle vittime di racket e usura” è un progetto finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del Por Campania Fse 2014-2020 e curato da Sos Impresa-Rete per la Legalità con Confesercenti Campania. L’adozione sociale consiste nella sperimentazione, inedita in Italia, di una figura istituzionale di Tutor di Prevenzione e Solidarietà a favore delle vittime, o anche potenziali vittime, del racket e dell’usura ed anche verso chi si trova in una particolare condizione di sovra indebitamento e non sa davvero a quale santo votarsi o a chi chiedere aiuto per tornare alla normalità.

 

Vincenzo Schiavo. Presidente Interregionale (Campania e Molise) di Confesercenti

Le grandi novità di questo progetto sono tre. Prima novità: non c’è distinzione tra i destinatari finali dei benefici del progetto, ovvero gli operatori economici, dalle famiglie. Seconda novità: insieme ci sono sia gli strumenti di prevenzione che quelli di solidarietà. Infine,  ma non per ultimo, esiste il tutoraggio, che unisce l’erogazione di servizi all’accompagnamento personale e qualificato verso la soluzione delle criticità. I Fondi, circa 2.5 milioni di euro, sono a disposizione degli imprenditori che denunciano i criminali, e questo nuovo strumento è un vero e proprio servizio pubblico di assistenza e di solidarietà che sostiene le vittime e le proprie famiglie, accompagnandoli sul piano fiscale, legale, nell’istanza di accesso ai fondi e ai crediti, con i psicologi per i familiari. Un percorso che deve condurre alla risoluzione delle criticità di quanti, per qualunque motivo, anche non necessariamente criminale, finisce in un tunnel che non dev’essere più senza fine.

Vittime di racket e usura. Nella foto Vincenzo Schiavo con Luigi Cuomo, protagonista dell’antiracket a Napoli da sempre

“Questo progetto – ha detto Vincenzo Schiavo, presidente Interregionale (Campania e Molise) di Confesercenti – è uno strumento importantissimo fornitoci dalla Regione Campania, che testimonia come lo Stato crede in una spinta di legalità che, come uno tsunami, deve coinvolgere il nostro territorio, l’Italia, l’economia delle imprese e le nostre associazioni, perché solo quando la nostra economia sarà sana e pulita sarà possibile parlare di vero sviluppo del Paese, in modo da confrontarci con le altre Nazioni e di tenere la schiena dritta, raccontando ai nostri figli che nel nostro territorio e nel nostro paese possono avere un futuro”.

Per Schiavo “in Campania conosciamo i tristi fenomeni del racket e dell’usura e progetti come questi ci consentono di sentirci infinitamente utili per gli imprenditori che subiscono tali efferatezze. Sono orgoglioso e molto gratificato – ha concluso Schiavo – di rappresentare questa associazione, Confesercenti, in Campania e in Molise, che tra le sue 73 categorie può contare anche su una struttura come Sos Impresa che fornisce gli strumenti per avere risorse e offrire aiuto agli imprenditori, ascoltandoli e proteggendoli insieme alla loro famiglia, non lasciandoli in alcun passo da soli. Ringrazio pubblicamente per quanto hanno fatto per la riuscita di questa iniziativa uomini che hanno sempre lavorato nell’interesse dello Stato come Franco Malvano, Luigi Cuomo e AnnaPaola Porzio, che si adoperano esponendosi con una competenza eccezionale. Ognuno di noi rappresenta un pezzo di Stato e deve fare la sua parte. Anche le banche sono chiamate a rispondere e, avendo in mano il destino dell’economia italiana, devono stare al fianco degli imprenditori che rappresentiamo”.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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