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Esteri

Una squadra di falchi: Trump nomina Rubio e Ratcliff per una politica estera aggressiva

Donald Trump annuncia la squadra per la sua futura amministrazione: Rubio agli Esteri, Ratcliff alla Cia e Noem alla Homeland Security.

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Donald Trump ha rivelato alcuni dei nomi chiave della sua potenziale futura amministrazione, segnando una svolta verso una politica di sicurezza più dura, specialmente nei confronti della Cina. Tra le nomine principali, spicca quella di Marco Rubio agli Esteri, un senatore repubblicano della Florida noto per le sue posizioni dure su Pechino, l’Iran e Cuba. Con lui, Trump nomina anche John Ratcliff (nella foto in evidenza),  ex direttore della National Intelligence, come capo della Cia, garantendo così una leadership esperta e decisa in politica estera.

Marco Rubio. Sarà il prossimo capo della diplomazio Usa 

Michael Waltz alla sicurezza nazionale: l’ex Berretto Verde affianca Trump

Il ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale andrà a Michael Waltz, un ex colonnello delle forze speciali e membro del Congresso, noto per la sua esperienza nelle missioni di combattimento e il suo sostegno all’agenda di Trump contro le minacce globali, tra cui Cina e Russia. Trump, attraverso Truth Social, ha espresso la sua fiducia in Waltz, definendolo un “leader rinomato nella sicurezza nazionale e un sostenitore della pace attraverso la forza”.

Kristi Noem alla Homeland Security e i dubbi sull’immagine pubblica

Per il ruolo di Homeland Security, Trump ha scelto Kristi Noem, governatrice del South Dakota e una sua sostenitrice di lunga data. Noem, già coinvolta in controversie personali, è nota per le sue posizioni ferme e per aver proposto l’inserimento del volto di Trump nel Monte Rushmore. La sua nomina, però, ha generato qualche perplessità a causa di episodi controversi nel suo passato, tra cui un episodio riportato nella sua autobiografia, in cui avrebbe ucciso un cane da caccia ritenuto “inaddestrabile”.

Il casting continua: altre nomine previste per i ruoli chiave del governo

Inoltre, Trump ha nominato alcuni fedelissimi a posizioni strategiche: Susie Wiles come chief of staff, Tom Homan come “zar del confine” e l’ex deputato Lee Zeldin alla guida dell’Epa. Altre nomine sono attese per completare la squadra, inclusi il Tesoro e la Giustizia, con in pole position Jay Clayton, ex capo della Sec.

Marco Rubio agli Esteri: una scelta strategica per consolidare l’elettorato ispanico

Marco Rubio, un veterano repubblicano, potrebbe diventare il primo segretario di Stato latino della storia, una scelta che Trump spera possa consolidare il supporto dell’elettorato ispanico. Sebbene in passato Rubio e Trump abbiano avuto scontri diretti, il senatore si è progressivamente allineato con la linea politica di Trump, soprattutto su questioni come la guerra in Ucraina e il blocco di Huawei. Rubio, inoltre, è noto per la sua opposizione a TikTok, anche se Trump sembra ora voler mantenere la popolare app per ragioni elettorali.

Perplessità e potenziali conflitti di interesse

Le scelte di Trump stanno suscitando discussioni, sia per il profilo dei candidati sia per potenziali conflitti di interesse. La posizione di Rubio e l’influenza di figure come Noem e Musk continuano a generare dibattito tra i sostenitori e detrattori del tycoon, che si prepara a rientrare alla Casa Bianca con una squadra votata alla sicurezza e alla protezione degli interessi nazionali.

Con questa squadra, Trump punta a rafforzare l’immagine di un governo focalizzato sulla sicurezza e sul controllo delle minacce globali, con l’obiettivo di ripristinare una politica di “pace attraverso la forza”.

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Cina, auto lanciata contro la folla: 35 morti e decine di feriti

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Trentacinque persone sono morte e 43 sono rimaste ferite a Zhuhai, nel sud della Cina, dopo che un’auto si è lanciata contro la folla in un impianto sportivo. Lo riferiscono i media cinesi. L’incidente è avvenuto ieri. Il presidente Xi Jinping ha ordinato oggi di curare i feriti e di punire con la massima severità il responsabile dell’incidente. Secondo le informazioni, alla guida dell’auto era un sessantaduenne, che si sarebbe scagliato contro la folla in un momento di furia omicida seguita a un divorzio. L’uomo sarebbe stato scontento dalla divisione dei beni e avrebbe tentato di suicidarsi con l’auto. E’ ricoverato in seguito alle ferite connesse all’incidente.

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Pakistan: bus festa di nozze cade in fiume, 26 morti e 10 dispersi

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Almeno 26 persone sono morte e altre 10 risultano disperse a causa di un incidente automobilistico avvenuto nel nord del Pakistan ieri sera, quando un autobus con 40 persone a bordo è precipitato in un fiume nella regione montuosa di Gilgit-Baltistan: lo hanno reso noto oggi i servizi di emergenza. Il gruppo era di ritorno da un matrimonio e ieri pomeriggio le autorità locali avevano riferito che nella sciagura erano morte 26 persone. “L’autobus trasportava 40 passeggeri. Solo la sposa è sopravvissuta. Finora sono stati estratti 14 corpi”, ha detto Wazir Asad Ali, uno dei responsabili delle operazioni di soccorso.

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Somalia: oggi elezioni nella regione separatista del Somaliland

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In un clima di grande tensione nel Corno d’Africa, si tengono oggi le elezioni presidenziali nell’autoproclamato Stato indipendente del Somaliland, da tempo al centro di una disputa tra il governo federale di Mogadiscio e l’Etiopia, che ha recentemente firmato un accordo con la regione separatista per avere accesso al suo spazio marittimo sull’oceano indiano. A sfidarsi nella tornata elettorale della regione, che non è mai stata riconosciuta dall’Onu, sono l’attuale leader Muse Bihi Abdi, al potere dal 2017, e Abdirahman Mohamed Abdilahi, capo dell’opposizione che ha comunque più seggi nel parlamento regionale, come riporta Garowe Online.

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