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I Sentieri del Bello

Un presepe in fondo al mare, la magia del mondo del sommerso a Ischia

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La rappresentazione della natività è di certo uno degli ingredienti che rende l’atmosfera natalizia unica. La grotta, il bue, l’asinello, San Giuseppe, la Madonna con il Bambin Gesù, intenta a dare udienza ai magi prodighi di doni: questi gli elementi essenziali di un rituale che si ripete ogni anno e che rapisce adulti e bambini. Sono tante le forme di espressione artistica, dalla pittura alla scultura, dall’arte presepiale al calore delle riproduzioni casalinghe, che ogni anno rendono omaggio alla magia della Natività. Ma di certo uno dei modi più originali e fuori dagli schemi classici di rappresentarla è il presepe subacqueo.

Sono diverse le località in Italia e nel mondo dove ogni anno questo particolare appuntamento si ripete e, grazie all’idea di Vito Di Maio, esperto subacqueo ischitano e allo staff del Diving Agency (Giuseppe Renella e Manuela de Vito), da diversi anni anche sull’isola d’Ischia è possibile vivere questa esperienza. Un modo davvero unico di aprire l’anno nuovo che ha coinvolto subacquei appassionati, isolani e non. 

 

Il Presepe, costituito da nove statue in ceramica che rappresentano San Giuseppe, la Madonna, Gesù bambino, il Bue e l’Asinello, i Tre Re Magi ed un Pastore, è stato messo in posa nel suggestivo fondale del mare di Forio, divenuto per l’occasione una piccola Betlemme. Alle ore 10:00, al diving center, sito a Forio, c’è stato il ritrovo dei partecipanti e la benedizione delle statue da parte di Don Beato, alla presenza delle autorità locali e della guardia costiera, che ha poi supervisionato la preparazione ed il montaggio delle attrezzature e subito dopo la partenza. La capanna della natività, in questo originale presepe, è stata localizzata al largo della spiaggia del Fortino a Forio, nei pressi dello scoglio denominato del sarcofago, per via della sua forma particolare.

Arrivati sul posto una distesa di sabbia, che richiama le atmosfere esotiche dei luoghi originari della natività,  ha accolto il team di subacquei in pellegrinaggio che ha posizionato le statue e, dopo aver scattato foto e fatto un breve filmato, ha riportato il presepe in superficie.
L’evento quest’anno è stato reso ancora più solenne per la presenza del sindaco di Forio e della guardia costiera di Ischia e di Forio, che hanno seguito tutte le fasi a terra e a mare, garantendo così anche la sicurezza della manifestazione. Questo è stato di certo un valore aggiunto che evidenzia le potenzialità di un evento, diventato ormai una tradizione nel calendario degli eventi del comune di Forio. Esso ci porta a contatto diretto con la bellezza del mare dell’isola d’Ischia in piena sicurezza e può crescere ancora tanto. Un mare quello dell’isola verde (perché isola verde?

 

Ne parlo qui https://www.juorno.it/ischia-al-centro-del-mediterraneo-quando-bellezza-fa-rima-con-delicatezza/) ricco di evidenze, spesso oggetto di studi di rilevanza internazionale, purtroppo non sempre conosciute dalle maggior parte della popolazione.

«Ischia – come scrisse per la rassegna d’Ischia la compianta Lucia Mazzella, biologa e ricercatrice di fama internazionale della Stazione zoologica Anton Dohrn, motore dello sviluppo della ricerca scientifica marina ad Ischia – in quanto Isola presenta una grande varietà di habitat marini, per la varietà delle sue coste, sia rocciose che sabbiose, differentemente esposte ai venti e quindi al moto ondoso.
Infatti, baie rocciose e graziose calette ghiaiose si alternano a bassi lidi sabbiosi e strapiombi rocciosi continuamente battuti dalle onde. L’idrodinamismo ed il tipo di substrato, oltre a caratterizzare la morfologia costiera, sono anche parametri determinanti, insieme alla luce (la cui influenza è strettamente legata alla limpidezza dell’acqua), per la distribuzione degli organismi bentonici (che vivono sul fondo) e quindi per la caratterizzazione dei popolamenti. Per questo Ischia nelle poche miglia di mare che la circondano racchiude una miriade di ambienti che in genere si riscontrano in tratti di costa molto ampi».

Insomma una summa di tutti gli habitat marini del Mediterraneo, dai posidonieti (vere e proprie foreste tropicali marine) al coralligeno (non possiamo non citare la bellissima parete di Sant’Angelo), dai fondali rocciosi a quelli sabbiosi, dalle pareti alle grotte. Ambienti che raccolgono una varietà di organismi bentonici (che vivono sul fondo) e pelagici (che vivono in mare aperto) regalando forme e colori che impressionano per bellezza ed unicità.  Non è un caso che tutta l’isola, con Procida e Vivara, fa parte dell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, costituita con D.M. 27/12/2007.

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Brand Ischia e sana comunicazione, le sfide del sindaco di Serrara Fontana Irene Iacono per l’isola

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Scenari diversi denotano caratteristiche differenti con le proprie sfide e le proprie peculiarità. Il comune di Serrara Fontana è viva espressione di questa territorialità eterogenea e il suo Sindaco ne coordina le vicende con intenzioni unitarie. “Occorre un brand Ischia”, una sana comunicazione ed un tavolo di intenti. Sono queste alcune delle ricette nella visione di rilancio della prima cittadina, Irene Iacono. Ascoltiamola.

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Programmazione turistica e rilancio dell’isola: le idee del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale

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“La vicinanza del Governo la si sente al di là dei numeri” questa la dichiarazione del Sindaco Pascale al netto degli interventi post alluvione. “Era mio desiderio la creazione di una Ctl (Consulta turistica locale) con intervento di enti sovracomunali”: questo l’organismo che il Sindaco auspica e che potrebbe favorire una nuova organizzazione del comparto turistico e della sua riqualificazione su scenari più ampi. 

Dall’inverno difficile alla riprogrammazione turistica toccando l’occupazione giovani e la necessita’ di fare impresa cosciente: ascoltiamo le lucide parole di Pascale nell’intervista che segue.

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Le sfide che aspettano Ischia: l’analisi del commercialista Antonio Tuccillo

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L’Italia, la Campania e Ischia devono dimostrarsi al passo con i tempi per esserne protagonisti. Le sfide sono ardue e le possibilità da cogliere tante. Ma le si devono affrontare con dignità e cognizione di causa. I giovani devono essere consapevoli dell’impegno richiesto e messi in condizione di poterlo espletare. Ce ne parla il Dottor Antonio Tuccillo, Presidente della Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti italiani.

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