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Uccise Rebellin, camionista sta male e torna libero

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Le condizioni di salute sono tali da non aver permesso la prima udienza ma ora cadono anche i motivi per cui era ai domiciliari. Così Wolfgang Rieke, il 64enne tedesco imputato per omicidio stradale aggravato del campione di ciclismo Davide Rebellin, può lasciare i domiciliari e tornare a casa. La decisione è del presidente del tribunale collegiale di Vicenza, Filippo Lagrasta, ed è legata al fatto che Rieke è stato vittima di un ictus con condizioni sanitare divenute critiche per cui potrebbe sì uscire dai domiciliari ma per lasciare la clinica trevigiana dove è ricoverato per andare in un nosocomio in Germania, vicino alla famiglia. Il giudice nell’ordinanza scrive che “non è necessaria la misura degli arresti domiciliari attualmente in esecuzione nei confronti di Wolfgang Rieke”, perché le condizioni di salute “determinate dalla patologia ischemica” solo tali che ci sia un’evoluzione della malattia “che richiede un’assistenza continuativa”. Di conseguenza, aggiunge il giudice, “le esigenze di cura dell’imputato appaiono incompatibili con il permanere delle limitazioni collegate all’esecuzione della misura cautelare in atto”.

E ancora: “Dallo stato di salute descritto dai medici curanti discende un superamento delle esigenze cautelari originariamente riscontrate in relazione al rischio di reiterazione del reato, che non risulta più concreto e attuale, poiché l’imputato è incapace di deambulare in modo autonomo” e di conseguenza “non appare assolutamente in grado di porsi alla guida di alcun autoveicolo”. Così, nonostante la prossima udienza fissata per il 24 giugno, l’uomo che il 30 novembre del 2022 con il suo tir travolse e uccise Rebellin in una rotatoria a Montebello Vicentino (Vicenza), può essere portato vicino ai propri cari per essere assistito. L’11 marzo scorso proprio il giudice Lagrasta aveva rigettato il patteggiamento (3 anni e 11 mesi) avanzato dai legali di Rieke, Enrico Ambrosetti e Andrea Nardin. Una richiesta definita inammissibile, e che ha dato quindi l’avvio al dibattimento.

A pesare sulla posizione giudiziaria di Rieke era stata anche l’aggravante della fuga. Dopo aver investito Rebellin, infatti, l’uomo era rimasto circa 15 minuti a pochi metri dal corpo esanime del campione, preoccupandosi solamente di cancellare le tracce di sangue più evidenti. Tornato a casa, in Germania, attraverso strade secondarie per non essere individuato, Rieke aveva sostituito il rimorchio e lavato il mezzo per eliminare ogni segno dell’impatto. A inchiodarlo erano state le immagini di sorveglianza della zona. Sapendo di essere stato individuato si era poi presentato spontaneamente al Brennero.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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