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Uccisa a 21 anni dall’ex, l’uomo arrestato mentre tentava fuga

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L’orrore è quello di un cadavere dilaniato dalle coltellate, lasciato in un bagno di sangue all’interno dell’appartamento del suo ex fidanzato: fendenti sferrati con violenza quasi a fare scempio del corpo. È stata trovata così Celine Frei Matzohl, 21 anni e una vita davanti. Una vita interrotta dalla ferocia del suo aguzzino che si è scagliato contro di lei con violenza, martoriandola in diverse parti del corpo. L’ennesimo femminicidio, il settantatreesimo in Italia solo quest’anno ed il terzo in Trentino questo mese dopo le due donne uccise a Rovereto, scuote la piccola comunità di Silandro, uno dei tanti paesini della tranquilla Val Venosta, dove l’italiano cede il passo al tedesco, dove solo le montagne separano dalla vicinissima Austria.

E proprio lì, al confine, è stato arrestato il presunto omicida della giovane, il suo ex fidanzato: Omer Cim, di origine turca, stava cercando di fuggire e varcare il confine attraverso il passo Resia. I carabinieri hanno dovuto sparare alle gomme della sua auto per fermarlo. L’accusa per lui è quella di omicidio, ma ci sono ancora tante domande alle quali l’uomo dovrà rispondere per capire cosa l’ha portato a distruggere la vita di una 21enne. Domande alle quali in parte l’autopsia potrà rispondere: fornire l’ora e la causa esatta della morte, capire quale delle tante coltellate sia stata fatale, se ha cercato di difendersi. A far scattare le indagini sono stati i genitori di Celine che sabato si erano presentati in caserma per denunciare la scomparsa della figlia.

Da un giorno, infatti, non dava più sue notizie e questo ha insospettito la coppia. Non ci è voluto molto per gli investigatori ad arrivare a casa del suo ex fidanzato, un appartamento al secondo piano di un condominio, dove si sono trovati davanti la terribile scena dell’omicidio. Sul posto è stato trovato anche il coltello usato per uccidere la giovane. A quel punto sono scattate le ricerche a tappeto su tutta l’area per rintracciare il presunto omicida, con l’utilizzo anche di un elicottero che ha sorvolato l’intera zona. La Ford Fiesta di Omar Cim è stata avvistata non lontana dal lago di Resia, dove si staglia il suggestivo campanile inabissato di Curon. Stava cercando di darsi alla fuga, di nascondersi in Austria e far perdere le proprie tracce.

I carabinieri però sono riusciti a fermarlo sparando agli pneumatici e ad arrestarlo. Contemporaneamente i militari dell’Arma hanno proceduto ai rilievi caso nell’appartamento dell’uomo, nel pieno centro di quella che in tedesco si chiama Schlanders, ma che tutti in Italia conoscono con il nome di Silandro. Bisognerà ora capire da quanto il cadavere della 21enne giacesse in quella casa, perché aveva deciso di andare lì o se, invece, ci è stata portata con la violenza o con l’astuzia: una scelta quella di andare all’ultimo appuntamento col suo aguzzino o un agguato nel quale Celine è caduta? Sul caso indaga la procura di Bolzano che cercherà di dare le risposte ai tanti quesiti di quello che tutti in paese definiscono un “orrore”.

“Siamo sotto shock ancora non riusciamo a credere a quello che è successo – sono le parole del sindaco, Dieter Pinggera – Credo sia la prima volta che succede qualcosa del genere nella nostra comunità, io personalmente non ricordo in tutta la mia vita di aver saputo di un omicidio”. Celine era abbastanza conosciuta in paese e lavorava in uno degli hotel della zona, così come tanti suoi amici e amiche. In passato, inoltre, aveva collaborato anche con il consorzio agrario di Silandro. Ora non c’è più, il suo nome finirà nella triste lista dei femminicidi, che domani il Viminale aggiornerà come ogni drammatico lunedì di ogni settimana macchiata dalla violenza di genere.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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