Un’unica coltellata, all’addome, che non ha lasciato scampo a una giovane donna di 37 anni. Quando i soccorritori sono entrati in casa hanno trovato Li Xuemei distesa sul letto in una pozza di sangue. Nell’appartamento c’era anche la figlia di soli cinque anni mentre del marito nessuna traccia. La fuga dell’uomo, però, è durata poco. In nottata è stato individuato in strada e arrestato dalla polizia. L’ennesimo femminicidio si è consumato in un appartamento alla periferia di Roma. Erano da poco passate le 23 quando un vicino della coppia, sentendo le urla, ha contattato il numero d’emergenza 112.
All’arrivo nell’abitazione di via Livilla, al Quadraro, il personale del 118 non ha potuto fare altro che constatare la morte della cittadina cinese che da tempo viveva in Italia. La polizia ha preso in custodia la figlia e gli agenti della Squadra Mobile hanno avviato indagini per ricostruire con esattezza l’accaduto e rintracciare il marito. Il 36enne Yu Yang, anche lui cittadino cinese, è stato bloccato in via dei Consoli, a poche centinaia di metri di distanza da casa, e arrestato per l’omicidio. Secondo gli investigatori, avrebbe colpito Li Xuemei al culmine di una lite. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza che potrebbero averlo ripreso mentre si allontanava dallo stabile dopo il delitto.
Restano da chiarire, al momento, i motivi alla base della discussione finita in tragedia. I poliziotti hanno ritrovato nell’abitazione e sequestrato il coltello da cucina insanguinato. In casa ieri sera c’erano anche due inquiline, entrambe studentesse cinesi che in quel momento si trovavano nelle loro stanze. Quando hanno capito cosa era successo si sono precipitate per le scale chiedendo aiuto. E sembra che quella di ieri non fosse la prima accesa discussione tra marito e moglie. “Ultimamente litigavano spesso” ha riferito un vicino. “Ieri sera abbiamo sentito le grida di una donna provenire dall’appartamento e poi un forte trambusto” ha raccontato. La morte di Li Xuemei avviene ad appena qualche ora di distanza dal femminicidio in Salento di una mamma di quattro figli, uno 12enne. Aneta Danelczyk è stata uccisa a coltellate dal marito che ha ferito anche una vicina intervenuta in aiuto della donna. Albano Galati, 57enne di Taurisano, dopo l’omicidio si è costituito in commissariato.
Poi avrebbe accusato un malore e perso i sensi. Quando è stato interrogato dai pm ha detto di non ricordare nulla, neanche perché fosse lì in quel momento. Ora sarà il Comune di Taurisano a prendersi cura dei quattro figli, a partire dal 12enne che, tra l’altro, era in casa al momento del femminicidio, anche se in un’altra stanza rispetto a quella i cui è stata uccisa sua madre. “Saremo vicini concretamente a loro per tutto ciò che occorre”, ha detto la vicesindaca Sonia Santoro.
E le violenze delle ultime ore hanno sollevato diverse reazioni. Per la deputata di FdI Maria Cristina Caretta è “un’intollerabile scia di sangue di vittime innocenti, colpevoli solo agli occhi di chi non conosce umana pietà. Nessuno di noi – sottolinea – potrà dirsi libero e al sicuro in una società civile finché la piaga dei femminicidi non sarà sanata”. Gianna Gancia, parlamentare europeo della Lega, elenca gli ultimi drammatici dati. “Dal primo gennaio al 10 marzo altre venti donne uccise, quasi tutte in ambito familiare o affettivo, e ci lasciamo alle spalle un 2023 da 119 femminicidi, stando ai dati del Viminale. È ora di fermare questa strage – sottolinea – inaspriamo le leggi, azzeriamo le attenuanti per questi assassini”.
Per Gancia, “se vogliamo fermare questa strage dobbiamo certamente aumentare gli strumenti preventivi e migliorare ulteriormente il codice rosso, ma soprattutto applicare il ‘fine pena mai’ per tutti questi assassini”.
Un boato. e poi una fiammata ha messo fuori uso il sistema elettrico del palazzo di giustizia di Prato. È accaduto stamattina alle 8.15, per colpa di un topo che si è introdotto nel generatore. “Il sistema elettrico di emergenza è andato in tilt, rischiamo di perdere tutti i dati relativi alle intercettazioni e le udienze non si possono celebrare”, lanciano l’allarme il procuratore capo della Repubblica Luca Tescaroli e la presidente del tribunale Lucia Schiaretti che stanno seguendo le operazioni di bonifica dei vigili del fuoco. “La situazione sanitaria è precaria le condizioni di lavoro non sono a norma e non è possibile esercitare il potere giudiziario” spiegano i due capi degli uffici giudiziari. Fuori dal palazzo sono stati portati scrivanie, sedie e armadi.
Il 24 novembre 2024, Napoli si prepara a omaggiare l’indimenticabile Diego Armando Maradona con il Maraduno 2024, un evento speciale che avrà luogo presso l’Edenlandia. Questa giornata celebrativa, ricca di emozioni, riconoscimenti e momenti di condivisione, sarà un’occasione per onorare il leggendario Pibe de Oro e il suo legame eterno con Napoli.
Premio Legalità a Francesco Borrelli
Un momento centrale della giornata sarà la consegna del Premio Legalità a Francesco Borrelli, in riconoscimento del suo costante impegno nella difesa dei valori di giustizia, trasparenza e rispetto delle regole. Questo premio rappresenta lo spirito della manifestazione: ricordare Diego non solo come campione, ma anche come uomo capace di ispirare valori profondi.
Un omaggio alla memoria di Ciro Esposito e alla madre Antonella Leardi
Durante l’evento, sarà reso omaggio ad Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, tragicamente scomparso, che con il suo messaggio di pace e giustizia continua a ispirare l’intera comunità. Un riconoscimento speciale sarà consegnato per celebrare il suo instancabile lavoro e il simbolo di speranza che rappresenta.
Riconoscimenti a Beppe Bruscolotti e Antonio “Bostik” Esposito
Tra i momenti più attesi, la premiazione di Beppe Bruscolotti, storico capitano del Napoli e compagno di squadra di Maradona, per la sua carriera straordinaria e i valori di sacrificio e passione. Un altro premio sarà conferito ad Antonio “Bostik” Esposito, custode del celebre murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli, oggi uno dei luoghi più visitati d’Italia.
Programma dell’evento
Ore 12:00 – Apertura evento:
DJ set con musica argentina e napoletana in omaggio a Maradona.
Proiezione continua su maxischermo di gol, interviste e momenti iconici del Pibe de Oro.
Ore 12:30 – Esibizione della banda argentina:
Performance musicale per celebrare il legame tra Napoli e l’Argentina.
Ore 13:00 – Raccolta foto tatuaggi e progetto murales:
Apertura della postazione per raccogliere immagini di tatuaggi dedicati a Maradona, che saranno utilizzati per creare un murales collettivo.
Ore 13:30 – Mostra cimeli di Maradona:
Esposizione di oggetti storici, come maglie autografate, scarpe e fotografie.
Ore 14:30 – Premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego:
Celebrazione di figure che hanno condiviso momenti significativi con Maradona.
Ore 15:00 – Foto evento per il libro “Maraduno”:
Fotografia di gruppo con i partecipanti per immortalare la giornata.
Ore 15:30 – Esibizione musicale dal vivo:
Chitarrista e cantante argentino si esibiranno in brani dedicati a Maradona, tra cui “La Mano de Dios”.
Ore 16:15 – Chiusura evento:
Saluti finali e musica con DJ per concludere in un’atmosfera festosa.
Un evento imperdibile per i fan di Maradona
Il Maraduno 2024, evento organizzato dall’avvocato Sergio Pisani, che gode anche del patrocinio morale del Comune di Napoli, promette di essere un’occasione indimenticabile per celebrare l’eredità di Maradona e condividere il legame speciale che unisce Napoli al suo campione eterno. Con musica, riconoscimenti e la partecipazione di fan e personaggi legati a Diego, la giornata rappresenterà un tributo collettivo carico di emozioni.
Dicendo ad una ragazzina di 12 anni di essere un suo coetaneo, aveva cercato di ottenere da lei foto e video pedopornografici. In realtà di anni ne ha 33 ed è stato scoperto dalla polizia postale, coordinata dalla Procura di Bologna: l’uomo, residente in provincia di Frosinone, è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per i reati di adescamento e pornografia minorile. La misura cautelare nasce da un’indagine presentata dai genitori della 12enne che avevano trovato nel telefono della figlia la chat con l’indagato. Sottoposto a perquisizione informatica, conclusa con sequestro del telefono e altri dispositivi, è risultato che aveva avuto conversazioni simili con altre tre vittime minorenni.