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Cronache

Ubriaco alla guida tampona auto, muore donna di 45 anni

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Una donna di 45 anni, Marika Cucchiarini, è morta ieri pomeriggio all’ospedale Maggiore di Bologna, dove era stata portata in condizioni disperate dopo un incidente avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì 6 sulla statale Adriatica a San Nicolò di Argenta (Ferrara). Era andata con la sua Citroen C3 a prendere il figlio che era a una festa. Con lui c’erano una ragazza e due ragazzi, tutti di 18 anni. La loro auto è stata tamponata da una Renault Clio che viaggiava ad alta velocità, condotta da un giovane di 24 anni. Risultato essersi messo alla guida da ubriaco, è stato arrestato dai carabinieri e messo ai domiciliari.

Dopo aver imboccato la statale Adriatica verso Consandolo e arrivati all’altezza di un cantiere, hanno trovato il semaforo rosso, l’auto guidata dalla donna si è fermata. La vettura è stata tamponata dalla Clio. Tutti gli occupanti della C3 sono rimasti feriti: alcuni dei ragazzi hanno riportato lesioni permanenti, nessuno di loro è in pericolo di vita. In mattinata si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto davanti alla giudice delle indagini preliminari Silvia Marini.

La pm Barbara Cavallo gli ha contestato la nuova accusa, aggiungendo alle lesioni iniziali anche l’omicidio stradale. Il giovane, assistito dagli avvocati Carmelo Marcello e Pasquale Longobucco, ha risposte alle domande del gip, dicendosi mortificato per quanto accaduto e spiegando di non aver visto nulla. “È una vicenda dolorosa che ha turbato tutti, anche noi difensori – ha detto dopo l’udienza l’avvocato Marcello – Adesso è il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia della vittima. La difesa tecnica è doverosa e ci sarà al momento opportuno”.

 

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Imprenditore campano arrestato in Gallura per frode fiscale

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari. Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca. Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia. A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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