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Trump: Kamala disabile mentale, clandestini mostri

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Kamala “una disabile mentale” che se vince trasformerà il Paese in un “inferno del terzo mondo”, consentendo l’arrivo di migranti in gran parte “mostri”, “assassini a sangue freddo”, “animali vili”, “stupratori”. Nel suo comizio indoor (per motivi di sicurezza) a Prairie du Chien, nello stato in bilico del Wisconsin, Donald Trump torna ad insultare la sua rivale democratica e rispolvera la sua retorica incendiaria contro gli immigrati in un discorso che lui stesso definisce particolarmente “dark”, persino per i suoi standard. E ammonisce che, senza la più grande espulsione di massa da lui promessa, gli Usa perderanno la loro cultura. Un intervento che cerca di preparare il terreno al suo ‘running mate’ JD Vance in vista del primo dibattito tra candidati vice contro Tim Walz, martedì sera su Cbs News.

Il tycoon ha attaccato Harris all’indomani della sua visita in Arizona al confine col Messico, dove ha annunciato di voler inasprire la stretta di Joe Biden sull’asilo per recuperare terreno su un tema dove è vulnerabile e dove aveva una posizione di sinistra. Come ha evidenziato Trump facendo proiettare un video che evidenzia la parabola dell’avversaria e chiedendo come mai non abbia fatto nulla in questi quattro anni alla Casa Bianca. “Dovrebbe dimettersi o essere messa sotto impeachment”, ha tuonato, accusandola di aver “riallocato negli Usa quasi il 5% dell’intera popolazione di Haiti e il 6% di quella di Honduras e Nicaragua”, Paesi considerati “pericolosi” per i viaggiatori dal dipartimento di stato. Affiancato da poster con immagini di migranti condannati per crimini, Trump ha dipinto una cupa visione di un’America invasa da “terroristi” violenti, definendo Harris “disabile mentale” e sostenendo che le politiche al confine dell’amministrazione Biden sono “un tradimento della nazione americana”.

“Dobbiamo riportare queste persone da dove sono venute. Non abbiamo scelta. Perderete la vostra cultura, perderete il vostro paese, avrete una criminalità come nessuno ha mai visto prima”, ha detto Trump. Il tycoon ha descritto Prairie du Chien come una “piccola, bellissima città inondata” da un afflusso di migranti, riecheggiando la retorica che ha usato per descrivere falsamente Springfield, in Ohio, come vittima di migranti haitiani che mangiano gli animali domestici dei residenti. “Se Kamala venisse rieletta, la vostra città, e ogni città come questa, in tutto il Wisconsin e in tutto il nostro paese si trasformerebbe in un inferno del terzo mondo”.

La scelta di Prairie du Chien non è stata casuale: qui un venezuelano illegalmente negli Stati Uniti è stato arrestato a settembre per aver presumibilmente abusato sessualmente di una donna e per averne aggredito la figlia. “Trump non ha nulla di ‘ispirante’ da offrire al popolo americano, solo tenebre”, ha commentato la campagna di Harris. “Questa elezione riguarda due visioni molto diverse per la nostra nazione e vediamo questo contrasto nella campagna elettorale”, ha detto la candidata dem in California, attaccando il tycoon su aborto, economia, migranti. “Questa è probabilmente l’elezione più importante della nostra vita e una delle elezioni più importanti della vita della nostra nazione”, ha aggiunto, ricordando che in questa corsa testa a testa lei corre da “underdog” (sfavorita).

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Media: Navalny potrebbe essere stato avvelenato in prigione

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– Documenti riservati suggeriscono che Aleksei Navalny potrebbe essere stato avvelenato mentre era in prigione. Lo scrive Ukrinform precisando che i giornalisti di The Insider hanno avuto accesso a “centinaia” di documenti relativi alla morte del leader dell’opposizione russa e che la maggior parte di questi indicano il suo possibile avvelenamento.

“The Insider ha avuto accesso a centinaia di documenti ufficiali relativi alla morte di Aleksei Navalny nel carcere di Polar Wolf. A giudicare da questi, le autorità avrebbero intenzionalmente rimosso da ogni parte i riferimenti ai sintomi che non sono stati inclusi nella versione ufficiale. Come confermano i medici, questi sintomi indicano inequivocabilmente che Navalny è stato avvelenato”, si legge nel rapporto. Secondo The Insider, sono scomparse dalla versione finale dei documenti le parti in cui si menzionava che Navalny si lamentava di mal di stomaco, nausea e convulsioni prima di morire.

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Hezbollah sceglie Safieddine come suo leader dopo l’eliminazione di Nasrallah

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Il Consiglio della Shura di Hezbollah, l’organismo decisionale centrale del gruppo, ha scelto Hashem Safieddine per sostituire Hassan Nasrallah come leader di Hezbollah. Lo scrive Haaretz e Al Arabya. Safieddine proviene da Deir Qanoun al-Nahr, un villaggio nel Libano meridionale, nato in una prominente famiglia sciita nota per aver prodotto influenti chierici e parlamentari. È cugino di Nasrallah e ha legami familiari con Qassem Soleimani, l’ex comandante della Forza Quds dell’Iran che è stato ucciso in un attacco aereo statunitense in Iraq nel 2020.

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Austria: svolta storica, vince l’estrema destra

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L’Austria, storica e fedele potenza tutrice dell’Alto Adige-Suedtirol, Paese legato da una storica amicizia con l’Italia, svolta verso l’estrema destra. Proiezioni e previsioni che col trascorrere delle ore stanno diventando sempre piu’ certe, danno la FPOe, il Partito della Liberta’ d’Austria, conservatore ed euroscettico, al 29%, circa tre punti il risultato storico del 1999 quando l’allora leader era Joerg Haider.

Herbert Kickl

L’attuale leader Herbert Kickl negli ultimi tre anni ha saputo dare un’accelerata al suo partito. Sconfitta per l’OeVP, partito collocato di centro-destra al governo, con vari partner, dal 1986. I Popolari che ricandidavano il cancelliere Karl Nehammer sono dati al 26,3%, solo due punti percentuali in piu’ rispetto al peggior risultati di sempre, quello del 2013. Secondo le previsioni oltre a FPOe, OeVP e i socialdemocratici della SPOe al 21%, gli altri partiti che entreranno nel Nationalrat, il Consiglio nazionale, sono Neos, attestati al 9%, e Verdi (erano la governo con l’OeVP) scesi di cinque punti e attualmente all’8,3%. Secondo la proiezione restano fuori dal Consiglio nazionale per non aver raggiunto la soglia del 4%, la Bierpartei (Partito della Birra) al 2%, il KPOe al 2,4%. Si parla gia’ di possibili coalizione che dovra’ avere un minimo di 92 seggi. Possibile la coalizione FPOe e OeVP per un totale di 109 ma anche FPOe e SPOe con 97. Il vincitore delle elezioni, Herbert Kickl, nella sua prima reazione si e’ detto soddisfatto del miglior risultato nella storia del partito.

Accolto in serata al quartier generale del partito al grido “”Herbert, Herbert, Herbert”, il leader della FPOe ha detto, “e’ un pezzo di storia che abbiamo scritto, Joerg Haider sarebbe orgoglioso di noi” e rivolgendosi agli elettori ha affermato, “vi sono profondamente debitore”. A caldo Kickl aveva affermato, “il risultato elettorale e’ una chiara conferma che le cose non possono continuare cosi’ nel Paese, siamo pronti a guidare un governo e pronti per i colloqui con tutti i partiti”. Herbert Kickl, 55 anni, carinziano di Villach anche se vive a Purkersdorf in Bassa Austria, era rimasto a lungo nell’ombra prima di attirare gli elettori con la sua linea dura contro le restrizioni anti-Covid e l’opposizione al sostengo all’Ucraina quando invasa dalla Russia nel 2022 in nome della neutralita’ dell’Austria. Kickl, successore diretto di Norbert Hofer ma soprattutto di Heinz-Christian Strache (l’ex vice cancelliere protagonista dell’Ibizagate), nel 2017 e’ stato ministro dell’Interno del governo guidato da Sebastian Kurz. Gia’ in campagna elettorale ha detto che, se eletto, sara’ il ‘Volkskanzler’, il ‘cancelliere del popolo’, concetto socialdemocratico tedesco ripreso da Adolf Hitler. Il segretario generale della OeVP, Christian Stocker e’ deluso, “non e’ un segreto che volevamo arrivare al primo posto” e l’omologo della SPOe, Klaus Seltenheim commentando le proiezioni ha detto, “e’ un giorno nero per la democrazia”.

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