Le truffe online non risparmiano nemmeno i volti noti. Dopo Paolo Casarin, ex arbitro internazionale, anche il cantautore e regista David Riondino, 72 anni, è caduto vittima di un raggiro. L’artista si è recato presso la stazione dei carabinieri di viale Eritrea a Roma per denunciare una frode che gli è costata 11.422 euro.

La vicenda è cominciata con un classico sms truffa ricevuto da Riondino alle 14.36 di ieri. Il messaggio, apparentemente proveniente da una nota piattaforma di pagamento online, lo informava di un presunto acquisto di un telefonino. L’avviso terminava con l’invito a contattare il “servizio clienti” al numero fornito, nel caso l’ordine non fosse corretto.

Convinto di dover bloccare un’operazione non autorizzata, Riondino ha contattato il numero indicato, credendo di parlare con un vero operatore. L’interlocutore, parlando correttamente l’italiano, ha guidato l’artista attraverso una serie di operazioni per bloccare il pagamento. Tuttavia, a ogni tentativo, Riondino riceveva un messaggio di “transazione negata”.

Il regista, nella convinzione di aver commesso errori durante il processo, ha ripetuto l’operazione 23 volte, inserendo bonifici di 495 euro ciascuno, oltre a commissioni di 1,61 euro. Solo successivamente si è reso conto che dal suo conto erano stati sottratti ben 11.422 euro, divisi in due bonifici andati a buon fine: uno di 8.442 euro e l’altro di 2.979 euro, a favore di due donne a lui sconosciute.

I carabinieri hanno avviato le indagini per risalire all’identità delle due beneficiarie dei bonifici. Secondo l’avvocato Giampiero Vellucci, è probabile che i conti correnti utilizzati per la truffa siano stati aperti con documenti falsi e chiusi poco dopo aver ricevuto il denaro, una pratica comune nelle truffe di questo tipo.

La vicenda di David Riondino è l’ennesimo esempio di come le truffe online possano colpire chiunque, anche personalità pubbliche, sfruttando inganni ben congegnati e tecniche psicologiche per indurre le vittime a trasferire denaro.