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Cronache

Truffa nella Formazione: cento aspiranti educatori ingannati tra Pozzuoli e Torre del Greco

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In pochi mesi, oltre cento aspiranti educatori hanno visto infrangersi il sogno di lavorare nel settore scolastico. Quella che sembrava una promessa di assunzione si è rivelata, secondo la Procura di Napoli, una truffa orchestrata da un gruppo di sedicenti professionisti specializzati nella formazione. Un’indagine per truffa e associazione per delinquere è in corso, con oltre cento denunce già depositate dagli aspiranti educatori truffati.

Lo schema della truffa

La vicenda ha preso piede tra Pozzuoli e Torre del Greco a partire dalla primavera, quando sono stati organizzati incontri e corsi di formazione per aspiranti educatori socio-pedagogici. Il corso, che costava 400 euro per l’accesso, prometteva lezioni online e un attestato necessario per l’assunzione nelle scuole. Tuttavia, gli attestati rilasciati si sono rivelati privi di valore.

Secondo le testimonianze raccolte dalla Procura, tutto ruotava attorno a un’associazione legata a una confederazione nazionale, che sfruttava il nome di presunti progetti finanziati dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per adescare i partecipanti. Grazie al sostegno di professionisti locali, inclusi avvocati, sono stati messi a disposizione studi e spazi per organizzare questi corsi di formazione.

Le denunce

I partecipanti, attirati dalle promesse di un contratto di lavoro, hanno versato i soldi richiesti e ricevuto materiale didattico via mail, inclusi test e un centinaio di pagine di appunti per prepararsi all’esame finale. Tuttavia, una volta completata questa fase, gli organizzatori, incluso il presunto leader dell’operazione, sono spariti, interrompendo ogni comunicazione via mail e su WhatsApp. Le vittime hanno denunciato la frode dopo aver capito che non ci sarebbero state né assunzioni né attestati validi.

Il ruolo dei finanziamenti Pnrr

Un altro filone dell’inchiesta riguarda la possibile frode legata ai finanziamenti del Pnrr. La Procura sta indagando se dietro la facciata dei corsi fantasma ci fosse l’obiettivo di ottenere fondi pubblici destinati alla formazione e ai progetti educativi. Questo scenario apre nuovi interrogativi sull’effettiva destinazione dei fondi e sulla veridicità dei progetti presentati.

Prossimo passo

La Procura di Napoli, con il pm Mario Canale, sta approfondendo la vicenda, analizzando i flussi finanziari e ricostruendo i contatti tra gli organizzatori del corso e le vittime. Il nome della presunta organizzatrice dei corsi e l’IBAN su cui sono stati versati i soldi sono già agli atti dell’inchiesta, e si attendono sviluppi su possibili arresti e sequestri di beni.

Questo caso, che coinvolge centinaia di persone e solleva preoccupazioni sulla gestione dei finanziamenti pubblici, è un monito per chi cerca di trarre vantaggio da progetti legati al Pnrr e ai programmi di formazione professionale.

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Francesco Totti indagato per abbandono di minore: cosa è successo quella sera

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Nel maggio 2023, una telefonata al 112 ha portato una pattuglia della Questura presso l’abitazione di Francesco Totti, situata a Roma nord. La denuncia di Ilary Blasi, che accusava l’ex marito di aver lasciato la figlia di otto anni sola in casa, ha dato origine a un’indagine per presunto abbandono di minore.

La telefonata al 112 e l’intervento della polizia

Secondo quanto ricostruito, Ilary Blasi ha chiamato la figlia per la buonanotte, scoprendo che Francesco Totti non era in casa. Preoccupata, ha contattato le forze dell’ordine chiedendo un intervento. Una pattuglia si è recata immediatamente presso l’abitazione, dove è stata accolta da una donna che ha chiarito il suo ruolo di babysitter.

La figlia di Totti, infatti, dormiva serenamente sotto la supervisione della tata, che vive nello stesso condominio.

Totti rientra e chiarisce la situazione

Poco dopo l’arrivo degli agenti, Francesco Totti è rientrato a casa, spiegando che si trovava in un ristorante sotto casa. La situazione è apparsa sotto controllo e gli agenti non hanno riscontrato alcuna irregolarità.

La denuncia di Ilary Blasi e l’apertura dell’indagine

Nonostante l’intervento non abbia portato a segnalazioni immediate, la questione è stata successivamente riaperta a seguito della denuncia formale di Ilary Blasi, presentata nei mesi successivi.

L’inchiesta è attualmente coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, che dovrà decidere se archiviare il caso o procedere con un rinvio a giudizio.

Un caso che riflette le difficoltà della separazione

La vicenda sottolinea le difficoltà di gestione dei figli in un contesto di separazione delicato come quello tra Totti e Blasi, evidenziando la tensione tra le due parti e le implicazioni legali derivanti dalle accuse.

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Patrizia Imperato nuova procuratrice per i minori a Napoli: basta buonismo, servono interventi concreti

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Con una cerimonia sentita al Tribunale dei Colli Aminei, Patrizia Imperato si è insediata come nuova procuratrice per i minori di Napoli, succedendo a Maria De Luzenberger dopo otto anni di incarico. Forte di una lunga esperienza a Salerno, Imperato si prepara ad affrontare le sfide della criminalità minorile nel territorio partenopeo, sottolineando l’urgenza di superare atteggiamenti eccessivamente indulgenti e di rafforzare le risorse per combattere il fenomeno.


La sfida della criminalità minorile

Nel suo intervento, Imperato ha sottolineato come il “buonismo” verso i minori coinvolti in episodi di devianza abbia alimentato un senso di impunità, scoraggiando sia le forze dell’ordine che le vittime dal denunciare:

«Paghiamo l’atteggiamento buonista, che ha creato senso di impunità nei giovani e scoramento nelle parti offese. Bisogna insistere sulla denuncia, anche quella del singolo è fondamentale».

Il fenomeno della criminalità minorile, sia in forma diretta che latente, resta una piaga nel distretto di Napoli, dove le nuove “paranze” di giovanissimi continuano a emergere. La procuratrice ha ricordato il lavoro svolto in passato sull’inchiesta della “paranza dei bimbi” e ha evidenziato come il problema sia ancora attuale, con tre omicidi di minorenni registrati in pochi giorni.


Richiesta di rinforzi e interventi strutturali

Imperato ha evidenziato la necessità di rafforzare gli organici negli uffici giudiziari, coinvolgendo personale di polizia giudiziaria, cancellieri e altri dipendenti:

«Chiedo maggiore personale per i nostri uffici. Non basta rafforzare i presìdi di polizia, bisogna anche aumentare le risorse interne per affrontare fenomeni complessi».

Il paragone con la struttura delle Direzioni Distrettuali Antimafia (DDA) sottolinea l’importanza di una strategia ben articolata, che integri indagini approfondite e interventi tempestivi.


Nuove strategie e il Decreto Caivano

A un anno dall’introduzione del Decreto Caivano, Imperato si dice favorevole a inasprire le pene per i reati minorili, ma sottolinea l’importanza di interventi tempestivi anche prima che i reati vengano consumati:

«Non bastano segnalazioni. Servono strumenti concreti per intervenire su atteggiamenti che rappresentano campanelli d’allarme, evitando così che degenerino».

Questa strategia mira non solo a punire, ma anche a prevenire, invertendo la rotta per i giovani coinvolti in condotte irregolari.


Il passaggio di testimone e il bilancio di De Luzenberger

Durante la cerimonia, Maria De Luzenberger ha passato il testimone a Imperato, ricordando i suoi anni di lavoro intenso come procuratrice per i minori:

«So che lascio questo ufficio in ottime mani. Patrizia ha dimostrato a Salerno di essere all’altezza delle sfide che la attendono qui a Napoli».

Anche il procuratore generale di Napoli, Aldo Policastro, ha elogiato l’impegno di De Luzenberger e ha definito Imperato «una forza della natura», ideale per un ufficio in prima linea come quello dei minori.


Un messaggio di speranza

La neo procuratrice ha concluso il suo intervento lanciando un appello alla società civile e alle istituzioni:

«La criminalità minorile non è solo un problema giudiziario, ma sociale. Serve la collaborazione di tutte le componenti della comunità per affrontare un fenomeno che richiede uno sguardo lungo e condiviso».

Con queste premesse, l’ufficio dei minori di Napoli si prepara a continuare la sua battaglia, cercando di garantire un futuro migliore per i giovani del territorio.

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Riapre la Farmacia degli Incurabili: un simbolo di rinascita per Napoli

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Dopo cinque anni di chiusura, riapre oggi la storica Farmacia degli Incurabili, uno dei luoghi più emblematici di Napoli. Alla cerimonia di inaugurazione parteciperà il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che annuncerà anche il bando per il restyling dell’intero complesso. Le visite alla farmacia riprenderanno dal 30 novembre, segnando un momento di grande significato per la città.


Un simbolo storico e culturale

La riapertura della Farmacia degli Incurabili rappresenta un importante passo verso la rinascita di un complesso che dal marzo 2019 è avvolto da un cantiere. La chiusura fu decisa dopo il crollo del pavimento della chiesa di Santa Maria del Popolo degli Incurabili, che rese inaccessibile l’intero ospedale.

Negli anni, la Farmacia è rimasta vietata al pubblico, nonostante fosse segnalata in tutte le guide turistiche come una delle mete imperdibili di Napoli, ricercata da migliaia di visitatori. Oggi, il suo ritorno rappresenta un atto simbolico che riporta al centro il valore storico e culturale della struttura.


Il restyling del complesso

Sotto la supervisione di Ciro Verdoliva, direttore generale della ASL Napoli 1 Centro, il complesso beneficerà di un fondo di 100 milioni di euro stanziato dalla Regione Campania. Le idee progettuali includono:

  • Spazi culturali: Novemila metri quadri saranno destinati a percorsi espositivi, laboratori museali, biblioteche, sale studio, un bookshop e un ristorante panoramico.
  • Ex Convento delle Convertite: Sarà dedicato all’accoglienza e alle attività didattiche.
  • Eventi e mostre: La Cappella dei Bianchi e gli spazi aperti, come il chiostro e l’orto medico, saranno utilizzati per eventi culturali e mostre temporanee.
  • Giardino terapeutico: Uno spazio verde destinato al benessere dei pazienti.

Funzioni sanitarie rinnovate

Pur ridimensionata, la parte ospedaliera continuerà a svolgere un ruolo importante. Sono previsti:

  • Tre moduli riabilitativi con 12 posti letto ciascuno.
  • 20 letti per lungodegenti.
  • Un centro Alzheimer e Demenze con 20 posti per riabilitazione cognitiva.
  • Spazi per diagnostica, laboratori e ambulatori polispecialistici.

Un nuovo futuro per gli Incurabili

La riapertura della Farmacia e il progetto di restyling non sono solo interventi architettonici, ma un rinnovamento funzionale e culturale che mira a restituire al complesso degli Incurabili il suo ruolo centrale nella vita della città.

Con una combinazione di storia, arte, sanità e cultura, gli Incurabili si preparano a diventare un luogo di connessione tra passato e futuro, consolidando Napoli come punto di riferimento per l’inclusione e l’innovazione.

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