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Cronache

Trasferimento calciatori, la società di Mino Raiola non aveva dichiarato 90 milioni di euro

La Guardia di Finanza di Napoli ha concluso un’indagine sulle società estere di Mino Raiola, scoprendo commissioni non dichiarate per circa 90 milioni di euro. Tra i contratti analizzati, quelli di Pogba, Donnarumma e De Ligt. Accordo con il fisco per 8 milioni di euro.

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La Guardia di Finanza di Napoli ha recentemente concluso un’indagine su un vasto numero di operazioni finanziarie legate a Mino Raiola, il celebre procuratore calcistico scomparso nel 2022. L’inchiesta ha messo in luce un mancato pagamento di tasse su commissioni per circa 90 milioni di euro, derivanti da oltre 60 contratti conclusi da Raiola attraverso le sue società estere.

Tra i contratti sotto esame figurano alcuni dei trasferimenti più rilevanti degli ultimi anni, come il passaggio di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United nel 2016, e il rinnovo contrattuale di Gianluigi Donnarumma con il Milan nel 2017. L’indagine ha coinvolto società con sede a Malta e in Inghilterra, tra cui la Three Sports Business Ltd, la Topscore Sports Ltd e la Isport Worldwide Ltd, tutte riconducibili a Raiola.

Le autorità fiscali italiane hanno ipotizzato che queste società abbiano operato in Italia tramite una “stabile organizzazione personale” non dichiarata. Nonostante la negazione dell’esistenza di una “stabile organizzazione occulta”, i rappresentanti legali delle società estere di Raiola hanno raggiunto un accordo con l’Agenzia delle Entrate, grazie a un recente istituto introdotto dalla riforma fiscale del governo Meloni.

L’accordo prevede la regolarizzazione fiscale delle commissioni fatturate ai club italiani in base ai giorni di permanenza effettiva di Raiola in Italia, risultando in un versamento di 8 milioni di euro al fisco italiano.

Oltre ai casi già citati, l’indagine ha analizzato anche i contratti riguardanti le cessioni di altri importanti calciatori, come Hirving Lozano dal PSV al Napoli, Kostantinos Manolas dalla Roma al Napoli, Matthijs de Ligt dall’Ajax alla Juventus e Moise Kean dalla Juventus all’Everton.

Questo caso evidenzia l’importanza del controllo fiscale sulle operazioni transnazionali e la complessità delle attività di intermediazione nel mondo del calcio.

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Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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Cronache

Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

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E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

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