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Cronache

Tragico incidente di caccia, muore un giovane di 27 anni: a sparare suo padre

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Il drammatico incidente è avvenuto mentre i due si trovavano su un terreno di famiglia. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno avviato un’indagine su delega della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, per chiarire le circostanze. Al momento, la principale ipotesi è quella dell’incidente, ma le forze dell’ordine

Il fucile, dal quale è partito il colpo che ha ucciso Salvatore Fabio, risulta essere legalmente detenuto dal padre. Al momento dell’accaduto, padre e figlio erano soli, e non vi sono stati altri testimoni.

Gli uomini dell’Arma stanno proseguendo con gli accertamenti necessari per determinare tutti i dettagli dell’incidente. Sebbene gli investigatori considerino l’ipotesi di un tragico errore, stanno comunque verificando ogni elemento per escludere altre possibilità.

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Cronache

Imprese e avvocati, indagine di ordine forense di Torre Annunziata

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“Il dinamismo che caratterizza l’attuale contesto del mondo del lavoro e la conseguente configurazione di molteplici rapporti e di relazioni a ciclo continuo e ininterrotto – si pensi ad esempio al commercio elettronico o al commercio stabilito in grandi strutture di vendita – non più confinati entro uno specifico perimetro temporale, determinano inevitabilmente lo stravolgimento delle figure professionali tradizionali”. A sottolinearlo è l’avvocato Pasquale Damiano, presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati del foro di Torre Annunziata, a margine dell’elaborazione dell’indagine sul “Rapporto imprese e avvocati 2024, promossa dall’organismo congressuale forense in collaborazione con Format Research – presentata oggi al convegno “Imprese e avvocati: il ricorso alla figura professionale dell’avvocato da parte delle imprese”. Alla kermesse, a Sorrento, presso il centro congressi dell’Hilton Sorrento Palace, partecipa tutto l’ufficio di coordinamento dell’organismo congressuale.

“La rivoluzione del mercato del lavoro – prosegue Damiano – investe anche l’ambito forense, e a certificarlo sono propri i numeri emersi dall’indagine. La figura dell’avvocato diventa centrale nei cicli produttivi e nelle diverse fasi che caratterizzano la vita aziendale, non solo come componente di una strategia a posteriori, ma come partner professionale che segue, sorveglia e, sotto certi aspetti, programma e detta la linea da seguire. Al di là delle valutazioni di merito della rivoluzione in atto – sarà poi il tempo a chiarire e a stabilire le peculiarità positive e quelle negative – il nostro è un compito che si snoda lungo due direttrici: da una parte proseguire nell’opera di salvaguardia della professione, continuando a sorvegliare che la rivoluzione non snaturi né mortifichi la figura dell’avvocato. Dall’altra, garantire figure sempre più qualificate, incessantemente formate alle rinnovate esigenze che emergono dal mondo del lavoro”.

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Fiaccolata a Piano di Sorrento per chiedere il ritorno di Ethan

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Un passeggino vuoto per le strade di Piano di Sorrento illuminate a festa per l’imminente festa patronale di San Michele. Un gesto simbolico, voluto da Claudia Ciampa, mamma del piccolo Ethan, il bimbo di sette mesi che è stato portato presumibilmente negli Stati Uniti senza il suo consenso dall’ex compagno americano.La donna ha marciato al fianco dei sindaci della penisola sorrentina per sensibilizzare le coscienze sul caso del figlio. È passato quasi un mese dalla sottrazione, vicenda drammatica, salita alla ribalta dei media nazionali e seguita con partecipazione e affetto da tutta Italia. Il territorio di Piano di Sorrento ha deciso di far sentire la sua voce al termine di una funzione simbolica, l’esposizione della statua di San Michelino, con cui si invoca ogni anno la protezione dell’Arcangelo, patrono della città, sui bambini della comunità.

Dopo la benedizione del parroco, don Antonino D’Esposito, tutti in marcia fino a piazza Cota, dove la mamma di Ethan ha ringraziata la comunità affiancata dai sindaci di tutta la penisola sorrentina. “Ho voluto simbolicamente marciare con il passeggino vuoto di Ethan – ha spiegato Claudia Ciampa – per sottolineare che manca all’appello non solo un tassello importante della mia famiglia e del mio cuore ma anche un piccolo membro della nostra comunità. Ringrazio ancora una volta tutti coloro, istituzioni e gente comune, che anche in questa occasione mi hanno dimostrato la loro solidarietà e vicinanza. Si tratta di un supporto che per me è fondamentale, è stata come una carezza al cuore”.

La delicata vicenda è seguita dall’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell’Ami (associazione avvocati matrimonialisti italiani) che ha attivato tutte le procedure per sottrazione internazionale di minori così come previsto dalla convenzione de L’Aja. Indispensabile anche la cooperazione internazionale tra Italia e Stati Uniti visto che il bambino ha la doppia cittadinanza, ma è cresciuto ed è residente a Piano di Sorrento, motivo per cui il caso è stato portato anche all’attenzione della Farnesina. “Il piccolo Ethan – ha concluso il sindaco di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello – deve tornare a casa dalla madre e dai fratelli. È un messaggio rilanciato con questa fiaccolata toccante nella nostra città. Siamo una grande comunità che è vicina, in tutte le forme possibili, a mamma Claudia e a tutta la famiglia”.

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‘Ndrangheta, nuovo collaboratore di giustizia nel vibonese: è Renato Marziano, di 51 anni

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C’è un nuovo collaboratore di giustizia nel Vibonese e la circostanza singolare è che ha avviato tale percorso da circa 5 anni ma di lui non si è mai saputo nulla in quanto fino ad oggi non è stato versato niente sia nelle varie ordinanze di custodia cautelare né è mai stato chiamato a testimoniare nel corso dei numerosi processi per ‘ndrangheta che si sono celebrati. Il suo nome Renato Marziano, di 51 anni, di Vibo Valentia, adesso compare nell’avviso di conclusione delle indagini dell’operazione “Portosalvo” nei confronti di 22 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, cinque omicidi, tentato omicidio, estorsioni, reati in materia di armi ed altro con l’aggravante delle modalità e dell’agevolazione mafiosa. Marziano è assistito dall’avvocata Ketty De Luca, specializzata nel rappresentare i collaboratori di giustizia.

Di lui poco si sa e quel poco lo si apprende sempre dall’avviso di conclusione delle indagini – in cui gli viene mossa la contestazione associativa di stampo mafioso – dove lo si inquadra come partecipe attivo alla Locale di Piscopio, “con il compito di assicurare le comunicazioni tra gli associati, partecipare alle riunioni ed eseguire le direttive dei vertici della società e dell’associazione, riconoscendo e rispettando le gerarchie e le regole interne al sodalizio e consumando i reati-scopo della consorteria”. Sempre secondo le risultanze investigative era alle dirette dipendenze del presunto “capo locale” Nazzareno Fiorillo, per conto del quale, secondo l’accusa, svolgeva anche la funzione dì autista, collaborava strettamente con lui nella cura degli interessi della cosca, eseguendo le sue disposizioni, assicurando il controllo del territorio e commettendo reati fine del gruppo, in particolare nel campo delle truffe, mettendosi altresì a disposizione della consorteria anche quale azionista per l’esecuzione dei crimini più cruenti.

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