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Cronache

Tragedia in piscina a Padula: muore un ragazzo di 13 anni, indagini in corso

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Una giornata di spensieratezza si è trasformata in tragedia a Padula, nel Salernitano, dove un ragazzo di soli tredici anni ha perso la vita in un incidente avvenuto nella piscina di un agriturismo. Le circostanze della tragedia non sono ancora del tutto chiare, e i carabinieri stanno conducendo un’indagine approfondita per ricostruire quanto accaduto.

Subito dopo l’incidente, gli investigatori hanno iniziato a raccogliere testimonianze dalle persone presenti sul luogo. Oltre a questo, i carabinieri si sono recati presso gli uffici del Comune di Padula per esaminare la documentazione relativa alla struttura ricettiva, concentrandosi in particolare sulle autorizzazioni e la conformità della piscina.

“La struttura sembra essere in regola, almeno dalle prime analisi”, ha dichiarato la sindaca di Padula, Michela Cimino, che ha raggiunto immediatamente il luogo dell’incidente insieme alla polizia municipale. La sindaca ha sottolineato l’importanza delle verifiche in corso, confermando la collaborazione del Comune con le forze dell’ordine.

L’intera comunità di Padula è sotto shock per la tragica perdita. “Siamo addolorati e sconvolti per quanto accaduto stamattina”, ha detto la sindaca Cimino. “Un giovane è morto mentre viveva una giornata di grande spensieratezza. Ancora non si conoscono le cause. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di atroce sofferenza”.

Il dolore per la scomparsa di un ragazzo così giovane è palpabile in tutta la città, dove il senso di impotenza e tristezza ha pervaso i cittadini. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per fare piena luce sulle cause dell’incidente e per accertare eventuali responsabilità.

Questo tragico episodio solleva ancora una volta l’importanza della sicurezza nelle strutture ricettive, soprattutto quelle che ospitano bambini e ragazzi. Le autorità locali hanno ribadito l’impegno nel garantire che tutte le norme siano rispettate, affinché eventi simili non si ripetano in futuro.

Mentre l’indagine continua, la comunità di Padula resta unita nel cordoglio, in attesa di risposte che possano almeno in parte alleviare il dolore per questa inaccettabile perdita.

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Cronache

Bambino investito e ucciso alla periferia di Perugia

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Un bambino di pochi anni è morto dopo essere stato investito in strada alla periferia di Perugia. L’incidente è avvenuto nella zona di San Sisto. Sono in corso accertamenti della polizia locale per ricostruire quanto successo.

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Eredità Agnelli: disposti sequestri per 74 milioni

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E’ stato disposto dalla procura di Torino un sequestro di beni preventivo per 74 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento riguarda i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro è stato disposto da un gip del tribunale di Torino su richiesta della procura ed è finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino a 74,8 milioni. A eseguire il provvedimento è stata incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino della guardia di finanza. Il fascicolo è aperto per dichiarazione fraudolenta e truffa ai danni dello Stato.

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Cronache

Camorra: il pentimento shock di Luisa De Stefano, la boss del rione Pazzigno

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È un vero colpo di scena quello che emerge dalle aule di giustizia napoletane: Luisa De Stefano, leader indiscussa del gruppo camorristico delle “pazzignane”, ha deciso di collaborare con la giustizia dopo otto anni di detenzione. La notizia, riportata oggi dal Corriere del Mezzogiorno, getta nuova luce sulle dinamiche criminali di San Giovanni a Teduccio, rione di Napoli Est, dove il gotha della camorra era solito emettere le sue sentenze di morte.

Il nome di Luisa De Stefano è stato associato a crimini. Siamo in un quartiere dove sono stati commessi due omicidi di spicco  nel 2016: quello di Francesco Esposito, affiliato al gruppo Piezzo, e di Raffaele Cepparulo, scissionista del rione Sanità. Quest’ultimo agguato, avvenuto in un circolo ricreativo di via Cleopatra, costò la vita anche all’innocente Ciro Colonna, appena 19enne. De Stefano, durante una serie di udienze, ha ammesso le proprie responsabilità e ha iniziato a fornire dettagli preziosi sul ruolo del suo gruppo e dei clan rivali.

Secondo le prime dichiarazioni della neo pentita, le riunioni per decidere le sorti delle vittime avvenivano su una scala condominiale, fuori dall’abitazione di Ciro Rinaldi, storico capo dell’omonimo clan. Luisa De Stefano, tuttavia, poteva permettersi il lusso di dare del tu ai capi della malavita e di partecipare attivamente alle decisioni di vita e di morte.

Il suo pentimento, consumato in due udienze consecutive, potrebbe rappresentare un duro colpo per il cartello criminale di Napoli Est e segnare un’importante svolta nelle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia.

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