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Cronache

Tragedia al Poligono di Prato, due morti in un incendio

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Sono morti in una maniera orribile, mentre cercavano invano di mettersi al riparo dalle fiamme che divoravano il parco di Galceti che ospita il Poligono di Prato. Il rogo era scoppiato attorno alle 17 in un edificio del ‘Tiro a Segno Nazionale’ e poi si è sviluppato all’esterno: subito è scattato l’allarme e due persone sono risultate disperse. La speranza per un po’ è stata quella che si fossero messe in salvo sfuggendo dall’inferno di fiamme e fumo e riuscendo a raggiungere una zona sicura. Poi, alle 18, la scoperta dei due cadaveri carbonizzati.

Una terza persona è rimasta gravemente ferita ed è stata portata al Centro Grandi Ustionati di Pisa con gravi ustioni su un terzo del corpo: si tratta di un 46enne che è stato subito soccorso. Con ogni probabilità l’uomo potrebbe essere trasferito in elisoccorso ad un centro grandi ustionati, Pisa o Cesena, considerate le gravi condizioni. Al momento non è chiaro cosa abbia provocato l’incendio. Sul posto oltre ai vigili del fuoco, le forze dell’ordine e le ambulanze. E’ arrivata anche la sindaca Ilaria Bugetti e per i soccorsi è stato messo a disposizione l’elisoccorso Pegaso.

Dalle prime ricostruzioni il rogo sarebbe partito dall’interno d un edificio dell’area del Poligono poi, complici il vento e le alte temperature, si sarebbe alimentato e propagato all’esterno per poi attaccare la pineta circostante. Proprio per le vaste proporzioni dell’incendio sul posto sono arrivate dieci squadre di volontariato antincendi boschivi e due elicotteri delle squadre regionali. Il rogo è stato posto sotto controllo impedendo alle fiamme di minacciare la sede del Cs e Villa Fiorelli, che ospita gli uffici della Fondazione Parsec.

Inoltre le operazioni di spegnimento hanno impedito alle fiamme di lambire alcune case nei pressi del poligono. Il comune sta preparando un’ordinanza per predisporre la chiusura del parco di Galceti almeno fino a sabato sera. “Una tragedia che mi colpisce nel profondo – dice la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti – sono vicina alle famiglie delle vittime. Mi stringo a loro insieme a tutta la città. Ci sarà tempo per capire cosa sia successo, compito che spetta solo alla magistratura, ora è il momento del silenzio e del dolore. Ringrazio le forze dell’ordine e i volontari per il grande lavoro che hanno fatto dal primo momento e che continuano a fare fino a che la zona non sarà completamente in sicurezza”.

Al poligono di Prato anche 18 anni fa ci fu un rogo costato la vita un dipendente 77enne, deceduto successivamente nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Gaslini di Genova. Era il 4 luglio 2006 quando fiamme si svilupparono accidentalmente mentre, questa la ricostruzione allora, una guardia giurata si stava esercitando. Il vigilante rimase ferito in modo non grave. La vittima, Elio Carlesi, rifugiatosi nell’armeria del poligono, riportò invece gravi ustioni e una forte intossicazione e morì oltre un mese e mezzo dopo all’ospedale di Genova.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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