Il Milan chiama, l’Inter risponde, verso un derby che potrà già dire molto sulla stagione delle due milanesi. Perché dopo il successo dei rossoneri in casa della Roma, arriva una prova di forza anche dei nerazzurri di Simone Inzaghi, che a San Siro abbattono con un poker una Fiorentina stancata dalle fatiche di coppa, trovando la terza vittoria nelle prime tre giornate di campionato e raggiungendo i rivali milanisti in vetta alla classifica a punteggio pieno. Un avvio che all’Inter mancava addirittura dal 2019/20, quando Lautaro si era appena guadagnato la titolarità con l’arrivo di Antonio Conte vicino a Romelu Lukaku in attacco: oggi invece l’argentino è il capitano e trascinatore dei nerazzurri, affiancato da un Thuram che all’ennesima prestazione convincente stavolta abbina anche il primo gol in Serie A condito da un assist e da un rigore guadagnato.
Finché ne ha avuto, la Fiorentina è riuscita a tenere testa ai nerazzurri, con un atteggiamento di personalità, pressing e difesa alta: appena però è finita la benzina nelle gambe alla squadra di Italiano, gli uomini di Inzaghi si sono dimostrati senza pietà, riuscendo anche a chiudere la terza partita di fila senza incassare reti. Merito anche di un atteggiamento più attento a difendere che a offendere, soprattutto a inizio gara. Una scelta tattica intelligente, considerando che i nerazzurri sono riusciti a limitare la vivacità in attacco dei viola finché le gambe di Nico Gonzalez e compagni hanno retto. Le prime avvisaglie di pericolo per la Fiorentina arrivano da un destro alto di Thuram, particolarmente bellicoso in area avversaria. Poco dopo, infatti, il francese sblocca il risultato con un colpo di testa in tuffo su cross col contagiri di Dimarco, trovando la prima rete in nerazzurro. Incassato lo svantaggio, i viola perdono le misure e i padroni di casa creano occasioni in serie per il raddoppio: Thuram non riesce a deviare da due passi due cross di Bastoni e Dumfries, poi Christensen risponde presente respingendo due tiri velenosi di Bastoni e Calhanoglu.
Copione che non cambia nella ripresa, quando i nerazzurri ripartono all’attacco tanto che Dumfries centra subito il palo con un destro in diagonale. La Fiorentina fa l’errore di scoprirsi alla ricerca del pareggio, ma l’Inter punisce subito l’idea avversaria, con una ripartenza veloce che porta Thuram a servire Lautaro Martinez e il capitano interista raddoppia battendo Christensen in uscita. Gli uomini di Simone Inzaghi non si fermano e il protagonista è sempre lo stesso, perché dopo una corta respinta su tiro di Dimarco Christensen stende Thuram in uscita e dal dischetto Calhanoglu fa 3-0. Il francese avrebbe anche la palla per il 4-0, ma calcia a lato su assist di Bastoni. La Fiorentina prova a scuotersi con un paio di occasioni di Sottil che trova attento Sommer, l’Inter però è in una di quelle serate in cui è implacabile, anche perché le riserve sono efficaci come i titolari: Cuadrado infatti entra e serve Lautaro Martinez che anticipa Milenkovic trovando il poker e la doppietta personale, il quinto gol nelle prime tre giornate di campionato nonché il 107esimo con la maglia nerazzurra che gli permette di entrare nella top 10 di sempre tra i marcatori interisti. Il finale è pura accademia, quanto basta per San Siro per lanciare già l’assalto al Milan verso il derby al rientro dalla pausa per le nazionali.