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Spettacoli

The Cure, un nuovo album a 16 anni dall’ultimo

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Dopo sedici anni di silenzio discografico, i Cure hanno annunciato la pubblicazione di un nuovo album di inediti dal titolo Songs of a Lost World, in uscita in tutto il mondo l’1 novembre. Si tratta del 14/o album in studio del gruppo e il primo da 16 anni a questa parte, dopo l’uscita nel 2008 di 4:13 Dream. Alcuni dei brani tratti dal disco sono stati cantati live per la prima volta durante il loro tour, Shows of a Lost World, 90 date in 33 Paesi e che ha totalizzato oltre 1 milione e 300mila spettatori. Il primo singolo Alone è stato il brano di apertura degli show ed è disponibile sulle piattaforme digitali. Il resto della tracklist sarà svelata nelle prossime settimane sui profili social e sul sito ufficiale della band.

“Alone è il brano che ha sbloccato il disco; non appena abbiamo registrato quel pezzo ho capito che doveva essere la canzone d’apertura e ho sentito che l’intero disco veniva messo a fuoco – ha dichiarato il frontman Robert Smith -. Per un po’ di tempo ho cercato di trovare la giusta frase d’apertura per la giusta canzone che facesse da apripista al progetto, lavorando sul concetto di ‘essere soli’, sempre con la sensazione assillante di sapere già quale dovesse essere la frase d’apertura… appena abbiamo finito di registrare mi sono ricordato della poesia ‘Dregs’ del poeta inglese Ernest Dowson e quello è stato il momento in cui ho capito che la canzone – e l’album – erano diventati qualcosa di concreto”.

Songs of a Lost World è stato scritto e arrangiato da Robert Smith, prodotto e mixato da Robert Smith & Paul Corkett e cantato dai Cure, ovvero Robert Smit, Simon Gallup, Jason Cooper, Roger O’Donnell, Reeves Gabrels. L’album è stato registrato ai Rockfield Studios a Wales. Robert Smith ha creato il concept e Andy Vella, fedele collaboratore dei Cure, si è occupato del design e della parte visiva. La cover ritrae una scultura del 1975 di Janes Pirnat, Bagatelle. Nati nel 1978, The Cure hanno venduto oltre 30 milioni di dischi in tutto il mondo, sono stati headliner del Glastonbury Festival per quattro volte e sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2019. La band inglese è considerata una delle più influenti di sempre.

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Musica

La nuova vita di Damiano David, esce Silverlines

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L’attesa è finita. Dopo gli indizi lasciati nei giorni scorsi sui social, come briciole di pane seminate da Pollicino, Damiano David ha pubblicato all’1 di questa notte, il suo primo singolo da solista, Silverlines. “Mi chiamo Damiano David. Sono nato nel 1999 a Roma, Italia. Amo la musica, l’arte e le donne. Amo la sensazione di indossare bei vestiti e l’odore di un buon profumo. Nella mia vita sono stato un ladro, un bugiardo, un amante, un trasformista. Ho viaggiato in tutto il mondo per trovare la mia voce, per poi finire dove tutto è iniziato. Mi chiamo Damiano David. E oggi è il primo giorno della mia vita”, aveva detto in un video nei giorni scorsi, annunciando il suo progetto lontano dai Maneskin, con i quali ha raggiunto fama e successo ben oltre i confini nazionali. Con l’arrivo di Silverlines, la sua nuova vita (quantomeno quella artistica) ha davvero inizio.

Chi si aspettava un Damiano nella linea segnata con la band romana, potrebbe rimanere sorpreso, se non spiazzato. Il cambio di registro non è solo nel look, con l’addio ai costumi eccessivi, trasgressivi e gender fluid ai quali ci aveva abituato con la band romana, a favore di un outfit da uomo più maturo, giacca e pantaloni morbidi, canotta da latin lover a ricordare il cinema che fu, abbinati a baffetti e capelli impomatati. Il cambio è anche stilistico. Silverlines (Sony Music Italy/Arista Records), 3 minuti e 42 secondi nella versione lunga, rigorosamente in inglese, parte con una gracchiante trasmissione via radio per poi lasciare spazio alla voce potente e avvolgente di Damiano, accompagnata solo da un pianoforte, dal forte impatto emotivo.

Il brano è frutto della collaborazione con il cantautore e produttore inglese Labrinth, che ne ha curato anche la riuscita produzione. “I feel / sorrow no more / the calm / after the storm / and peace belongs to me” (Non sento più dolore, la calma dopo la tempesta e la pace mi appartiene), canta l’artista che anche nel testo, intimo e poetico, sembra rivendicare una maturità e una consapevolezza non più da ragazzo ma da uomo adulto. “Look at those light rays / No dark days anymore” (Guarda quei raggi luminosi, non più giorni bui). Immagini e sensazioni che riportano a un mondo onirico e cinematografico, assecondato anche dal video ufficiale, diretto dal duo Nono + Rodrigo.

Silverlines è il primo tassello, il biglietto da visita di un progetto più ampio cui sta lavorando l’artista 25enne, che dalle strade di Roma, dove ha iniziato il suo percorso insieme ai compagni di band Victoria, Ethan e Thomas, è arrivato al successo internazionale, passando con i Maneskin dalla partecipazione a X Factor alla vittoria al festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest all’affermazione sulla scena musicale mondiale. Silverlines è il primo passo di una nuova strada che però, è stato più volte ribadito, non è un addio alla band, ma frutto della necessità di esprimere una parte più personale e intima di sé. E allora non resta che dire arrivederci a presto a Damiano dei Maneskin e intanto dare il benvenuto a Damiano David.

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Cronache

Niente film su Messina Denaro nella città del boss

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All’ingresso di Castelvetrano il mega manifesto pubblicitario stradale sponsorizza la prossima uscita del film ‘Iddu’, sulla storia di Matteo Messina Denaro, nato proprio in città. Ma nel cinema ‘Marconi’, unica sala di Castelvetrano, il film sul latitante più famoso di cosa nostra morto dopo una malattia, non si potrà vedere. Lo ha deciso il titolare Salvatore Vaccarino, ex consigliere comunale e figlio dell’ex sindaco Antonio, morto in ospedale a Catanzaro nel 2021 perché colpito dal Covid. “Non mi interessa”, ha dichiarato in maniera lapidaria Vaccarino al Giornale di Sicilia che stamattina ha riportato la notizia.

Quali siano le vere ragioni che hanno spinto il gestore del cinema a non far proiettare il film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza non si sa, ma non è escluso che il richiamo al padre – seppur non platealmente – lo abbia infastidito. Nella pellicola, infatti, Catello (interpretato da Toni Servillo) è un politico condannato per concorso esterno in associazione di tipo mafioso che si vede offerta la libertà da parte dei servizi segreti in cambio del suo aiuto nel catturare Messina Denaro. Una vicenda che si rifà a quella reale di Antonio Vaccarino che col boss ancora latitante avviò un rapporto epistolare con nomi in codice: “Svetonio” era Vaccarino, “Alessio” era Messina Denaro.

Cinque lettere che i due si scambiarono tra il 2004 e il 2006 dopo che Vaccarino, figura controversa – massone, insegnante di lettere, amico del papà del latitante – contattò Matteo Messina Denaro tramite il fratello del boss. Ma Vaccarino collaborava anche coi servizi segreti che speravano così di individuare il latitante. Quel rapporto epistolare durò fino al giugno del 2006, quando venne arrestato Bernardo Provenzano; da quel momento le comunicazioni tra Svetonio e Alessio si interruppero. Quando Messina Denaro scoprì che Vaccarino collaborava coi servizi segreti mandò al suo interlocutore un ultimo messaggio terrificante: “la sua illustre persona fa già parte del mio testamento….in mia mancanza verrà qualcuno a riscuotere il credito che ho nei suoi confronti”.

Il film è in uscita dal prossimo 10 ottobre. “Cercherò di convincere il signor Vaccarino a far proiettare la pellicola anche a Castelvetrano – dice il sindaco Giovanni Lentini – sul piano umano la loro posizione come famiglia per la morte del padre è comprensibile, ma sull’aspetto sociale e culturale certamente questo non fa bene. Ma lui è un imprenditore e decide per la sua attività”. Intanto la produzione del film dal 3 all’8 ottobre ha programmato le anteprime in provincia: a Trapani, Mazara del Vallo e Alcamo, alla presenza di alcuni attori e dei registi.

Castelvetrano rimarrà fuori dal tour. Chi vorrà vedere la pellicola dovranno spostarsi fuori città. A Mazara del Vallo il 3 ottobre alla multisala Grillo saranno presenti l’attore protagonista Elio Germano, insieme al cast completo e ai registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Ma non è solo Vaccarino a non volere il film su Messina Denaro. A Isola delle Femmine, a due passi da Palermo, sono comparsi sui manifesti che pubblicizzano l’uscita del film affissi sul lungomare una serie di insulti irripetibili nei confronti del boss. “L’ultimo indegno’, e una delle poche scritte riportabili.

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Spettacoli

A Maria Rosaria Boccia primo tapiro di stagione di Striscia

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Il primo Tapiro d’oro della stagione 37 di Striscia la notizia (Canale 5, ore 20:35), da stasera su Canale 5 alle 20,35, va a Maria Rosaria Boccia per il caso che ha portato alle dimissioni da ministro Gennaro Sangiuliano. Ed è un Tapiro personalizzato: indossa i famigerati occhiali con telecamera che Boccia sfoggiava anche in Parlamento, in fronte ha una cicatrice simile a quella dell’ex ministro della Cultura, al naso ha un anello d’oro (il riferimento è alla fede che Sangiuliano sostiene che la donna gli avrebbe rubato e nascosto) e, tra le terga, ha la Chiave d’oro di Pompei (Boccia sedeva accanto a Sangiuliano quando gli fu conferita l’onorificenza) che aziona un carillon con la melodia di “Passion Flower” che rievoca il ricordo di quando i due sono stati insieme a Sanremo, la città dei fiori.

Intercettata a Roma da Valerio Staffelli, Boccia nega di aver fatto sparire la fede nuziale di Sangiuliano: ”Non l’ho presa io, però anche questo verrà chiarito nelle sedi opportune”. E quando l’inviato, impressionato dalla lunghezza delle unghie di Boccia, chiede cosa sia successo all’ex ministro, apparso giorni fa al Tg1 con una cicatrice in fronte, lei risponde: ”Vogliamo fare una prova? Simuliamo con lei…”. Smentisce inoltre la relazione con il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida. E sarebbe una fake news anche l’illazione secondo la quale il trapianto di capelli, a cui si è sottoposto il ministro mesi fa, avrebbe avuto l’intento di coprire le ferite riportate in testa durante un litigio. Il servizio completo andrà in onda questa sera nella prima puntata di Striscia la notizia – la voce della complottenza.

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