Il mondo degli aspiranti medici in Italia si prepara a un significativo cambiamento nel processo di accesso alle facoltà di Medicina. Dopo l’esperimento del Tolc (Test Online di Medicina), introdotto nel 2023, il Ministero dell’Università annuncia ulteriori modifiche che coinvolgeranno non solo la struttura della prova, ma anche il modo in cui vengono formulate le domande.
Domande dalla “banca dati aperta”
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda l’utilizzo di una vasta banca dati “aperta e pubblica” contenente migliaia di quesiti. Questa banca dati, sviluppata dal Cisia (Consorzio Interuniversitario per i Sistemi Integrati di Accesso), consentirà agli studenti di esercitarsi e familiarizzare con le tipologie di domande prima del giorno del test. Questo nuovo approccio richiama la pratica degli esami per la patente di guida, offrendo agli aspiranti medici la possibilità di prepararsi in modo più mirato.
Struttura della prova e partecipazione
La struttura della prova rimarrà invariata rispetto all’anno precedente, con 90 minuti per rispondere a 50 quesiti suddivisi tra comprensione del testo, biologia, chimica e fisica, matematica e ragionamento. Inoltre, è prevista la partecipazione degli studenti del quarto anno delle scuole superiori, come già avvenuto nel 2023.
Per coloro che hanno sostenuto il test nel 2023 durante il quarto anno, il Ministero sta valutando la possibilità di riconoscere comunque la loro prova. I dettagli saranno inclusi nel prossimo decreto del ministro dell’Università Annamaria Bernini.
Il passato dei Tolc e la volontà di cambiamento
La decisione di abbandonare il Tolc, introdotto dalla precedente ministra Cristina Messa, sembra riflettere la volontà di Bernini di superare questo strumento e rivedere globalmente il sistema di accesso a Medicina. La critica principale riguardava la diversità delle prove e la pratica di “equalizzare” i risultati moltiplicando il voto per un coefficiente di difficoltà. Inoltre, la ripetizione dei quesiti in prove diverse ha sollevato preoccupazioni riguardo al commercio delle risposte.
Prospettive di riforma e una possibile “tagliola”
La riforma del test di Medicina potrebbe andare oltre le modifiche attuali. Il Ministero sta esplorando nuove forme di accesso, prendendo in considerazione due disegni di legge in discussione al Senato. Una proposta prevede un semestre comune per gli studenti nelle facoltà a libero accesso, seguito da un test nel mese di gennaio. Chi supera gli esami previsti può accedere alle facoltà mediche, mentre chi non riesce può continuare il corso o iscriversi a un’altra laurea, senza perdere un anno di studio.
Gli atenei telematici e la sfida delle matricole
Con l’anticipazione di una possibile marea di oltre cinquantamila matricole per il primo semestre comune, le università sono incoraggiate a organizzare corsi online, anche in collaborazione con gli atenei telematici. Tuttavia, alcune esercitazioni, come quelle di anatomia, dovranno svolgersi in presenza. L’obiettivo è garantire una transizione fluida e efficace verso il nuovo sistema di accesso, mantenendo un alto standard di formazione per gli aspiranti medici in Italia.