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Cronache

Terza ondata di caldo da record tra domenica e lunedì

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Dopo giorni nella morsa dell’afa intensa, l’Italia si prepara a una nuova ondata di calore, la terza dell’estate 2023, che tra domani e lunedì investirà il Paese da nord a sud: in molte aree è previsto un ulteriore aumento delle temperature, che potrebbero battere i record registrati negli anni passati con punte di 48 gradi nelle zone interne della Sardegna. A provocare la nuova ondata di calore eccezionale è ancora una volta l’anticiclone africano, che sta avanzando su tutto il bacino del Mediterraneo. Oggi sono 15 le città segnalate con il bollino rosso, il massimo livello di allerta, scattato a Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo. Domani saliranno a 16, con l’aggiunta di Palermo, secondo quanto riporta l’ultimo bollettino del ministero della Salute che monitora 27 centri urbani. Un caldo intenso e diffuso che, secondo gli esperti, si estenderà a buona parte della prossima settimana e che manterrà valori oltre la media anche nelle ore notturne.

“Le temperature continueranno ad aumentare giorno dopo giorno ed entro metà settimana si potranno raggiungere valori eccezionali con punte anche di 42-45 gradi al Centro Sud – rileva Francesco Nucera di 3bmeteo – Sul 60% delle regioni potranno verificarsi i 40 gradi. Il caldo si avvertirà anche di notte. Non si escludono nuovi potenziali record di caldo.” Per lunedì a Roma si prevedono 41 gradi all’ombra e 43 martedì, superiori al record di 40,7 dell’estate 2022 – osserva il fondatore de iLMeteo.it Antonio Sanò – Previsti valori eccezionali per questo periodo anche sul resto del Paese, con i 44 gradi di Foggia, Agrigento e Oristano, i 45 di Siracusa e i 39-40 di Firenze, dove il Comune invita i cittadini a prepstare la massima attenzione. Temperature superiori alle medie stagionali anche in molte città della Pianura Padana, come Bologna, Pavia, Padova, Mantova, e delle regioni adriatiche. La temperatura più alta in assoluto, è attesa in Sardegna martedì 18, con 48 gradi diurni nelle zone interne meridionali – spiega ancora Sanò – E’ previsto anche l’aumento delle minime, superiori ai 20-22 gradi e notti decisamente calde e afose. Sale infine anche la temperatura dei mari, che in quelli meridionali ha già raggiunto 30 gradi.

Tra le molte regioni colpite dal clima rovente dei prossimi giorni, la Sardegna è quella che potrebbe registrare valori record: già oggi nel Sulcis e in alcune zone del centro nord si è arrivati a superare i 40 gradi e da domani si potrebbe arrivare a 45. Analogo scenario in Sicilia, dove la prossima settimana il picco di caldo potrebbe toccare i 47 gradi nell’entroterra. Già oggi a Catania e Caltanissetta il termometro è andato oltre i 40, nel resto della regione la media è di 32-35 gradi. Le spiagge dell’isola sono affollate in ogni parte mentre risultano quasi deserti i centri storici delle principali città, con i turisti a caccia di refrigerio. Giornata di afa oggi anche a Matera, dove si segnalavano 42 gradi intorno a mezzogiorno. Il clima non ha però scoraggiato i turisti che, anche facendo qualche sosta in più per bere, hanno continuato a visitare gli antichi rioni di tufo della città. Nei prossimi giorni in Valle d’Aosta la quota dello zero termico si alzerà e “dovrebbe raggiungere i 4.700-4.800 metri”, praticamente l’altezza del Monte Bianco (4.807 metri), dice l’ufficio meteorologico regionale. Così le più fresche località di montagna, oltre che dai turisti, nel fine settimana attirano sempre più anche gli abitanti del fondo valle. Il picco è atteso a metà della prossima settimana. “Oggi – proseguono i meteorologi – lo zero termico è piuttosto alto, varia dai 4.000 ai 4.600 metri. A 1.500 metri di quota la minima è di 14 gradi, la massima di 24. Da domani questi valori tenderanno a salire”.

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Scontro tra auto, muore bimbo di 8 anni gravissimo fratello di 4

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Un bambino di 8 anni è morto nello scontro tra due auto su una strada vicino al cimitero di Oleggio (NOVARA), il fratello di 4 anni è stato portato in ospedale di NOVARA in codice rosso. Ferita anche la nonna due bambini, che era alla guida: è stata portata in codice giallo all’ospedale di Borgomanero (NOVARA. Lievi ferite per le due persone a bordo dell’altra auto.

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Maltempo sull’Italia: pioggia, neve, vento a 150 km e onde di 8 metri

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Il freddo con il termometro sceso sotto lo zero, la neve e le raffiche di vento che hanno raggiunto i 150 chilometri all’ora e causato mareggiate con onde alte 8 metri stanno sferzando buona parte dell’Italia nelle ultime ore. Ma non durerà ancora molto, nel fine settimana infatti è atteso un miglioramento. Nelle province toscane è stata una notte di interventi quella appena trascorsa, con raffiche di Libeccio fino a 150km/h sui crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano e fino a 63 nodi sulla costa livornese, e onde a Gorgona di 8 metri e di 6 all’Elba. Strade allagate a causa della pioggia nel Pistoiese, tra le aree più colpite e dove si sono registrati anche black out. Tanti gli interventi per alberi e rami caduti a causa del vento che ha scoperchiato anche due stabili in provincia di Lucca, a Montecarlo e Borgo a Mozzano, con 22 evacuati.

Stop per il vento ai traghetti per l’Elba e Capraia, rallentata in generale l’operatività del porto di Livorno. Stop anche alla linea ferroviaria Faentina per circa due ore stamani dalle 6 alle 8.15 per rami caduti in prossimità dei binari. Intanto “i tecnici Enel stanno intervenendo per risolvere le circa 3.000 utenze senza corrente tra Massa Carrara, Lucca, Prato, Pistoia, Firenze e Livorno, oltre agli interventi in corso per cadute di alberi e allagamenti localizzati” scrive sui social il governatore toscano Eugenio Giani.

Il maltempo rende anche oggi molto difficili i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli dove, da stanotte, soffia un vento forte di Ponente. Fermi dunque nei porti tutti gli aliscafi e cancellate le relative corse programmate da Napoli Molo Beverello da e per i porti di Forio, Casamicciola, Ischia Porto e Procida così come quelli da Pozzuoli per Procida. Le due isole restano attualmente collegate solo da pochi collegamenti operati coi traghetti. L’Alto Adige questa mattina si è svegliato imbiancato. In val Ridanna sono caduti 20 centimetri di neve, nelle altri valli (da Resia fino in Pusteria) tra i 10 e i 15 centimetri. Una ‘spolverata’ di neve, inconsueta per questo periodo della stagione, è arrivata anche a Bolzano.

La neve è arrivata anche su buona parte della Lombardia e ha coinvolto anche a basse quote le province di Sondrio, Varese, Lecco, Como, Milano, Brescia e Bergamo. A Milano città, dopo il nevischio di ieri sera, oggi spende il sole. In Valtellina e Valchiavenna sono scesi tra i 15 e i 25 centimetri di neve. Tutti innevati e percorribili in auto solo con le catene montate i passi alpini rimasti aperti. Anche in Valchiavenna oggi è tornato il bel tempo ma c’è già un’allerta gialla della Protezione civile per vento forte. Danni e disagi nella notte a causa del vento che ha soffiato forte nelle Marche, causando in particolare la caduta di alberi su strade e problemi a linee elettriche.

Nottata di burrasca sulla costa spezzina con venti oltre i 100 km/h che hanno obbligato i Vigili del Fuoco a un superlavoro per gestire crolli di piante, tetti scoperchiati e cornicioni pericolanti oltre a un container finito in mare. Il forte peggioramento delle condizioni meteo a Taranto, che dalle prime ore della giornata è sferzata da violente raffiche di vento superiori ai 60 km/h ha indotto il sindaco, Rinaldo Melucci, a firmare un’ordinanza per la chiusura immediata di giardini, parchi e cimiteri, a rinviare le iniziative per il Natale e ad attivare il Centro Operativo Comunale, l’organo di gestione delle emergenze. L’accensione delle luminarie e l’inaugurazione della pista di pattinaggio sul ghiaccio sono state rinviate a domani.

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Stop a sfratti per il Giubileo, appello Diocesi e Caritas

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Sospendere gli sfratti durante il Giubileo, a partire da quelli per ‘morosità incolpevole’ ossia legati alle difficoltà nel pagare l’affitto. A lanciare la moratoria per l’Anno Santo sono la Caritas di Roma e la Diocesi, nel giorno in cui è stato presentato il nuovo rapporto sulla povertà nella capitale.

“Ci piacerebbe promuovere una moratoria affinché nel Giubileo non vi siano sfratti”, ha detto il Vicario per la città, mons. Baldo Reina. Un appello subito accolto dalle istituzioni locali. “Mi farò portavoce nei confronti del governo perché penso sia giusto che nel Giubileo si vari una moratoria straordinaria sugli sfratti” ha assicurato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ricordando che era già stato fatto durante il Covid e che è necessario un “atto normativo”. Sulla stessa linea il presidente della Regione Francesco Rocca. “Sosterrò già dal prossimo Tavolo sul Giubileo questa istanza” ha detto il governatore sottolineando: “Il prefetto è un uomo di grandissimo equilibrio e attenzione sappiamo per certo che intere aree di edilizia residenziale pubblica sono in mano alla criminalità mentre ci sono persone fragili”. E in tal senso ha annunciato che sono in arrivo risorse per il sostegno all’affitto e per il contrasto alla povertà alimentare.

“Nei prossimi giorni, siamo in fase di legge di bilancio e stabilità, ci saranno misure interessanti” ha promesso Rocca. Un impegno apprezzato dal sindaco Gualtieri che ha definito l’ipotesi del contributo regionale “molto positiva”. Di diverso avviso sulla moratoria per gli sfratti il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri: “La proprietà privata non si tocca ed il proprietario di un immobile è giusto che possa agire, sempre, per garantire il suo bene – ha tuonato -. Se Gualtieri si fa garante delle occupazioni illegali, noi ci facciamo portavoce, come sempre, della tutela della proprietà privata”.

Intanto dal VII rapporto della Caritas di Roma, una lettura della città dal punto di vista dei poveri, emerge che la quota di persone a rischio di povertà nella capitale è del 12,7%. Lo scorso anno c’è stato un aumento del 21% delle persone accolte nelle tre mense sociali. Complessivamente gli ‘ospiti’ sono stati 11.124, con 322.058 pasti distribuiti in convenzione con Roma Capitale. Otto su dieci sono uomini. In crescita anche le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto (3 quelli diocesani e 201 nelle parrocchie). Sono state accolte in tutto 13.162 persone, segnando un +12% rispetto al 2022 e superiori a quelle incontrate durante l’emergenza Covid. A chiedere aiuto continuano a essere prevalentemente le donne, il 60% del totale. A pesare, secondo la Caritas, anche il “progressivo venire meno del Reddito di cittadinanza e l’istituzione dell’Assegno di inclusione e del Supporto alla formazione, misure che solo in parte hanno sostituito i trasferimenti che ricevevano le famiglie più povere”.

“Abbiamo bisogno di metterci in ascolto” ha detto il vicario generale per la diocesi di Roma, Baldo Reina che, riguardo al recente appello del Papa ai parroci ad offrire spazi ai poveri, ha annunciato: “La settimana prossima incontreremo i superiori degli istituti religiosi e i 36 parroci prefetti per metterci all’opera”. Tra le proposte concrete per il Giubileo quella di “arrivare a 100 parrocchie che forniscono il doposcuola” ha spiegato il direttore della Caritas di Roma, Giustino Trincia, che è intervenuto anche sulla questione delle tensostrutture pensate per offrire accoglienza ai senza fissa dimora. “La polemica mi sembra un po’ campata in aria. E’ chiaro che non è soluzione ma nel frattempo queste persone stanno nelle tende. In questa fase che facciamo?” ha detto Trincia. Dal canto suo Gualtieri ha assicurato: “Le tensostrutture si faranno tutte e quattro. Si sta procedendo secondo i piani e saranno pronte per il Giubileo”.

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