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Ambiente

Terna: per il 14esimo anno negli indici di sostenibilità Dow Jones

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Terna è stata inserita per il quattordicesimo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability World Index e nel piu’ restrittivo Dow Jones Sustainability Europe Index di S&P Global, i prestigiosi indici internazionali che selezionano le imprese di eccellenza in base alle best practice adottate in campo Esg. L’inclusione, spiega in una nota la societa’, “e’ frutto degli eccellenti risultati ottenuti nella valutazione annuale di S&P Global, che attraverso il Corporate Sustainability Assessment analizza le performance di sostenibilita’ delle imprese internazionali a maggiore capitalizzazione, basandosi su severi criteri economici, ambientali e sociali e su una review delle principali controversie”.

Nella valutazione del 18 novembre, Terna ha ricevuto un punteggio totale di 91 (su 100) in crescita di 2 punti rispetto allo scorso anno, rientrando cosi’ nella fascia delle aziende migliori. Le aree analizzate comprendono tutte le dimensioni Esg: impatti ambientali, rapporto con la comunita’, gestione delle risorse umane, sicurezza sul lavoro, stakeholder engagement, corporate governance, gestione dei rischi, rispetto dei diritti umani e controllo della catena di fornitura. Alla conferma negli indici Dow Jones Sustainability, ricorda ancora la societa’, “si aggiunge la recente inclusione di Terna, per il diciottesimo anno di seguito, anche nell’indice FTSE4Good, attraverso il quale l’agenzia di rating FTSE Russell seleziona le migliori aziende mondiali in base a criteri di sostenibilita’”.

L’indagine si basa su oltre 300 indicatori tra cui il cambiamento climatico, la corporate governance e il rispetto dei diritti umani. La ricerca misura, inoltre, il livello di esposizione di ogni azienda ai vari temi di sostenibilita’, prendendo in considerazione criteri come la posizione geografica, l’attivita’ di business e le controversie. “La leadership di Terna nel campo Esg, riconosciuta anche da Cdp (ex Carbon Disclosure Project) – conclude la nota – e’ testimoniata, oltre che dalla conferma negli indici Dow Jones Sustainability e Ftse4Good, anche dalla presenza della societa’ nei principali indici Esg e nelle piu’ importanti classifiche internazionali, tra i quali: Bloomberg Gender Equality Index, Ecpi, Euronext Vigeo Eiris, Glio/Gresb Esg Index, Mib 40 Esg, Msci, S&P Global 1200 Esg e Stoxx Global Esg Leaders”.

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Ambiente

In 10 anni 146 disastri meteo, agricoltura in ginocchio

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In Italia negli ultimi dieci anni, in particolare dal 2015 al 20 settembre 2024, sono stati registrati 146 eventi meteo estremi che hanno causato danni all’agricoltura, pari al 7,4% del totale degli eventi avvenuti nello stesso periodo in Italia. Lo evidenzia il report Città Clima – speciale Agricoltura di Legambiente realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol – indicando che “preoccupa in particolare l’accelerata degli ultimi due anni 2023-2024, con 79 eventi meteo estremi con danni al settore, che è oltre la metà del totale registrato negli ultimi 10 anni. Sei le regioni più colpite: Piemonte con 20 eventi, seguito da Emilia-Romagna (19), Puglia (17), Sicilia e Veneto (ciascuna con 14), Sardegna (11) con danni alle produzioni di frutta, ortaggi, mais, barbabietole, frutteti e vigneti che sono stati sradicati.

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Ambiente

Trovato un ecosistema preistorico fossile in Valtellina

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Orme di anfibi e rettili, ma anche piante, semi, impronte di pelle e persino gocce di pioggia: è un vero e proprio ecosistema fossilizzato su lastre di arenaria, quello scoperto nel Parco delle Orobie Valtellinesi in provincia di Sondrio. Riportato alla luce dallo scioglimento di neve e ghiaccio causato dal cambiamento climatico, conserva tracce di vita risalenti a 280 milioni di anni fa. I primi reperti, recuperati pochi giorni fa a 3.000 metri di quota con una spettacolare operazione supportata da un elicottero, sono stati mostrati per la prima volta al Museo di Storia Naturale di Milano.

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Copernicus: 2024 l’anno più caldo, sforerà limite 1,5 gradi

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Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, e la temperatura media globale sarà più di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, probabilmente più di 1,55 gradi. Lo scrive in un comunicato il servizio meteo della Ue, Copernicus.

“L’anomalia media della temperatura globale per i primi 10 mesi del 2024, da gennaio ad ottobre – scrive Copernicus -, è stata di 0,71 gradi superiore rispetto alla media 1991-2020: è la più alta mai registrata per questo periodo, e di 0,16 gradi più alta dello stesso periodo del 2023”.

Secondo il servizio meteo della Ue, “è ora virtualmente certo che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato. L’anomalia della temperatura media per il resto del 2024 dovrebbe crollare quasi a zero perché il 2024 non risulti l’anno più caldo”. Inoltre, prosegue Copernicus, “dato che il 2023 è stato 1,48 gradi sopra il livello pre-industriale, è virtualmente certo che la temperatura globale annuale per il 2024 sarà di più di 1,5 gradi sopra il livello pre-industriale, ed è probabile che sarà superiore di più di 1,55 gradi”.

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