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Tennis: da Sinner a Paolini, Italia in America con i big

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Da Jannik Sinner a Jasmine Paolini l’Italtennis sbarca in America, al Masters 1000 di Cincinnati, anche con i suoi big che hanno tanta voglia di continuare a stupire. Dopo il forfait alle Olimpiadi e il problema all’anca accusato a Montreal, il n.1 del mondo assicura di sentirsi bene. “Mi sento abbastanza bene – ha detto il campione altoatesino -. Ovviamente ho fatto quasi una settimana senza allenarmi prima e poi dopo aver giocato per due, tre giorni di fila, un po’ più del solito, sapevo che avrebbe potuto avere un potenziale impatto sull’anca, ma non ho paura. Mi sento bene e non vedo l’ora di tornare in campo”. Il vincitore di quattro titoli in questa stagione non ha mai brillato a Cincinnati, dove ha un bilancio di tre vittorie e tre sconfitte, ed esordirà al secondo turno, dove sono approdati anche Luciano Darderi, che oggi ha battuto il cileno Tabilo in due set, e Flavio Cobolli, vincitore ieri sera su Paul.

Purtroppo, i due si affronteranno subito, domani, quando entrerà in lizza Sinner: “Qui di solito faccio un po’ fatica a causa delle condizioni – ha spiegato – ma non vedo l’ora di vedere la mia reazione quest’anno, perché è un ottimo test per me. Credo che questo torneo possa darmi molta fiducia in vista dello Us Open, l’ultimo Slam dell’anno. Quindi, nella mia mente, questo è un torneo molto importante. Andiamo avanti giorno per giorno. Vediamo come mi sento. Ho un paio di giorni per prepararmi e spero di riuscire a mostrare un buon tennis”. Italtennis presente con la sua numero 1 anche nel tabellone femminile del torneo di scena sui campi in cemento del Lindner Family Tennis Center della metropoli dell’Ohio.

“E’ stato un anno pazzesco, mai mi sarei immaginata di vincere un oro olimpico e di giocare due finali Slam. Sono davvero contenta, spero di tenere questo livello il più a lungo possibile perché mi sto divertendo, sto vivendo tante nuove esperienze, tutte entusiasmanti – sottolinea Jasmine Paolini intervistata per la WTA alla vigilia del Cincinnati Open – L’anno scorso ero qui nelle qualificazioni e quest’anno sono qui da numero 5 del mondo, è pazzesco”. Anche per la Paolini si avvicina lo Us Open, l’ultimo Slam della stagione che può avvicinarla ancora di più alla matematica qualificazione per le Wta Finals in singolare e in doppio a novembre, prima delle finali di Billie Jean King Cup. “Non sarà semplice perché da testa di serie ho un bye e inizierò al secondo turno, ma arrivo da settimane sulla terra battuta a Parigi. Dovrò adattarmi, qui i campi mi sembrano molto veloci. L’obiettivo è giocar bene, concentrarmi sulla partita e non pensare alla classifica che ho adesso”.

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Al Neuromed la conferenza del professor Alberto Mantovani , immunologo di fama mondiale

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Venerdì 13 settembre 2024, alle ore 15:00, presso l’Auditorium “Marc Verstraete” del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), si terrà un evento di grande rilevanza scientifica e formativa. L’iniziativa si colloca nell’ambito delle celebrazioni per i 40 anni dal riconoscimento del Neuromed come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), rappresentando un importante traguardo per l’istituzione.

Il Professor Alberto Mantovani, considerato uno dei più influenti immunologi a livello mondiale, sarà il protagonista della conferenza dal titolo “Immunità e infiammazione: dal cancro a COVID-19”. Durante il suo intervento, Mantovani, Professore Emerito della Humanitas University e Direttore Scientifico dell’I.R.C.C.S. Istituto Clinico Humanitas di Milano, esplorerà i progressi più recenti nel campo dell’immunità e dell’infiammazione, con particolare attenzione al ruolo di questi fattori nelle malattie tumorali e nella gestione della pandemia di COVID-19. La conferenza offrirà una panoramica innovativa sulla medicina contemporanea, delineando nuove prospettive terapeutiche.

 

A margine della conferenza, si svolgerà anche la cerimonia di consegna del Premio Internazionale “A Luca”, un riconoscimento dedicato ai giovani neurochirurghi in formazione. Il premio, promosso dalla famiglia di Luca, un giovane paziente, è un tributo alla sua memoria e si propone di incoraggiare i futuri talenti nel campo della neurochirurgia, formati presso l’I.R.C.C.S. Neuromed.

Il Professor Giovanni de Gaetano, Presidente del Neuromed, ha sottolineato l’importanza di questa doppia celebrazione, affermando: “Questi due eventi rappresentano un’opportunità unica per celebrare i 40 anni del Neuromed, un istituto che ha saputo distinguersi per il suo impegno verso le giovani generazioni di medici e ricercatori, raggiungendo obiettivi di prestigio a livello internazionale.”

Giovanni de Gaetano, Presidente di Neuromed

L’IRCCS Neuromed: eccellenza nella ricerca e nella cura

L’Istituto Neuromed di Pozzilli si è affermato come un centro di eccellenza internazionale per la ricerca e il trattamento delle patologie del sistema nervoso e vascolare. L’obiettivo primario dell’istituto è di offrire ai pazienti cure all’avanguardia, basate sui più recenti sviluppi scientifici. Negli anni, il Neuromed ha costruito una solida reputazione come centro d’innovazione, unendo medici, ricercatori e personale nella missione comune di garantire il miglior livello di assistenza e ricerca clinica.

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Petrillo al Times ‘Rowling parla, ma non sa nulla di me’

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“JK Rowling è preoccupata solo che io usi il bagno femminile, ma non sa niente di me”. Valentina Petrillo, prima transgender in gara alle Paralimpiadi, è la protagonista di una lunga intervista al Times: e proprio dalle pagine del prestigioso quotidiano britannico la velocista azzurra ha replicato all’autrice della saga di Harry Potter, che l’aveva duramente attaccata per la sua partecipazione ai Giochi di Parigi.

La 51enne nata a Napoli ha raccontato la sua vita, dall’infanzia trascorsa in un quartiere difficile alla scoperta della sua sensibilità femminile, i problemi e i traumi seguiti alla sua scelta di diventare donna, fino agli abusi subiti nel corso della sua carriera di atleta. Che Petrillo spiega e riconduce ai pregiudizi e alla transfobia diffusa, pur rivelando di aver già vissuto analoghe situazioni di ostilità in pista nel corso degli anni, dopo aver ottenuto l’autorizzazione a gareggiare con le donne così come previsto dalle regole stabilite dalla World Para Athletics. “Dal 2015, quando il CIO ha aperto le Olimpiadi alle persone transgender, c’è stata solo una atleta che ha gareggiato ai Giochi, Laurel Hubbard, e una alle Paralimpiadi, io. Quindi tutta questa paura che le persone trans distruggano lo sport femminile in realtà non esiste”, la difesa di Petrillo.

Da bambino – il nome alla nascita era Fabrizio – giocava a calcio e faceva a pugni per difendere il fratello. “Sapevo che qualcosa non andava, quando, il mio primo giorno di comunione, sono entrata in chiesa e ho visto le altre ragazze con gli abiti bianchi. Volevo stare con loro”. A nove anni Petrillo comincia ad indossare di nascosto i vestiti della madre e mettersi lo smalto. Cinque anni più tardi le diagnosticano la malattia di Stargardt, una rara condizione oculare ereditaria senza cura conosciuta, che le ha lasciato aree scure permanenti al centro della sua vista. Poi il matrimonio e la nascita del figlio, Lorenzo, ma reprimendo la sua vera identità. “Ho sempre detto che era un segreto, che avrei mantenuto fin dentro la tomba. Significava distruggere tutto ciò che avevo creato. È stato molto doloroso – ricorda Petrillo – Con mia moglie abbiamo incontrato insieme uno psicologo sessuale. Dopo quattro mesi, mi è stato detto che avevo una disforia di genere”.

Ovvero un senso disagio che una persona può provare a causa di una discrepanza tra il suo sesso biologico e la sua identità di genere. Grazie anche alla moglie, nel gennaio 2019, Petrillo inizia a sottoporsi a una terapia ormonale, ingrassa 10 Kg, perdendo nei rilievi cronometrici della corsa (che nel frattempo era entrata nella sua vita) più di dieci secondi nei 400 e circa 2,5 secondi nei 200. “Meglio una donna lenta e felice, piuttosto che un uomo veloce e infelice”, è diventato il suo motto. Nel settembre 2020 la sua prima gara tra le donne, che hanno subito sollevato la protesta delle avversarie, che di volta in volta le hanno negato l’accesso agli spogliatoi, l’hanno lasciata sola sul podio, hanno chiesto la sua esclusione dalle gare.

Prima dei mondiali di atletica indoor, lo scorso anno, viene avvertita che c’era “un atmosfera aggressiva” contro di lei. “Tutti questi aspetti negativi erano presenti nel mondo olimpico, mentre nel mondo paralimpico non ho mai avuto problemi”. Fino a Parigi, dove raggiunge le semifinali nei 200m e 400m, ma viene definita un “imbroglione dichiarato e orgoglioso” da JK Rowling. Ma per Petrillo l’essere donna e correre sono caratteristiche distintive della sua identità, e ritiene che l’una non dovrebbe precludere l’altra. “Spero che questo possa essere l’inizio di una trasformazione per le persone transgender”. Anche se – conclude il Times – per evitare che il risentimento cresca, spetta solo agli organi di governo assumere una posizione più chiara sull’argomento.

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Apple lancia gli iPhone progettati per l’IA, ‘nuova era’

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Apple toglie il velo alla nuova serie di iPhone 16 “progettati da zero” per la sua intelligenza artificiale. La società di Cupertino entra così nel vivo del discorso iniziato alla conferenza degli sviluppatori di giugno in cui ha lanciato Apple Intelligence e mostra come cambierà il suo prodotto di punta che ora vede, capisce e spiega tutto all’utente con informazioni dettagliate. Una svolta necessaria per far fronte alla concorrenza, soprattutto in Cina dove le vendite dei melafonini sono calate, ma che per il momento non è chiaro quando arriverà in Europa dove ci sono regole stringenti del Digital MArket Acts. “Gli iPhone 16 sono progettati da zero per l’intelligenza artificiale di Apple che alza l’asticella, è l’inizio di una nuova era”, spiega il Ceo di Apple Tim Cook aprendo l’evento a Cupertino.

La nuova gamma di iPhone 16 è costituita da quattro modelli (base, Plus, Pro e Pro Max) con un comparto fotografico potenziato, due nuovi comandi (Action button per operazioni veloci e Camera button per funzioni di video e foto), design migliorato e nuovi colori. Ma la vera novità sono le funzioni di intelligenza artificiale, la Apple Intelligence, che vede protagonista l’assistente virtuale Siri che potenziato dall’IA è in grado di comprendere le richieste degli utenti, anche quando non sono formulate correttamente. Mentre il nuovo pulsante per il controllo di foto e video attiva una funzione di comprensione visiva (Visual intelligence) simile a quelle messe in campo da Google con Lens.

A gestire le funzioni di intelligenza artificiale di questa nuova generazioni di melafonini c’è il chip A18, creatro appositamente, che velocizza tutte le operazioni. Le funzioni di Apple Intelligence arriveranno come versione sperimentale in Usa, Australia, Canada, Nuova Zelanda, Africa e Regno Unito dal prossimo mese. Resta da capire quando arriveranno in Europa e anche in Italia, a seguito del Digital Markets Act (Dma) che prevede norme più stringenti per i big della tecnologia. Anche X di Elon Musk e Meta di Mark Zuckerberg hanno frenato sul fronte dell’IA in Europa. I nuovi iPhone sono disponibili per il preordine da questo venerdì con consegna il 20 settembre, a partire dai 979 euro per i modelli base, quelli top di gamma dai 1.239 euro.

Nel corso dell’evento ‘It’s Glowtime’, Cupertino ha anche presentato i nuovi Apple Watch Series 10 “carbon neutral” e nuovi auricolari Air Pods con una particolare attenzione alla cancellazione del rumore e alla salvaguardia dell’udito. La presentazione dell’iPhone è l’evento dell’anno per Apple non solo perché è dedicato a rinnovare il suo prodotto di punta ma anche perché arriva a ridosso del trimestre più importante, quello delle festività natalizie. L’iPhone 16 avrà quindi una bella responsabilità: fronteggiare l’avanzata della concorrenza come Google e Microsoft e dare uno sprint alle vendite del prodotto con i ricavi calati per il secondo trimestre consecutivo, soprattutto in Cina, dove ha ripreso piede Huawei ed è in atto una guerra tecnologica con gli Stati Uniti.

E traghettare la società verso il prossimo futuro. Secondo recenti indiscrezioni del Wall Street Journal, il colosso fondato da Steve Jobs è in trattative per investire in OpenAI nell’ambito del nuovo round di raccolta fondi della start up guidata da Sam Altman. Sullo sfondo il cambio di dirigenza in Apple: il Chief financial Officer Luca Maestri è in uscita a fine anno.

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