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Cronache

Tedesco, 25 anni, esibizionista, si spoglia nudo e si tuffa nella Peschiera della Reggia di Caserta. La polizia lo ferma e denuncia

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Quando l’hanno visto denudarsi un po’ alla volta e avviarsi nudo verso la Peschiera grande della Reggia di Caserta qualcuno ha chiamato la polizia. Questo ragazzone, si scoprirà essere un tedesco 25enne, come se nulla fosse, si è calato nella Fontana e si è rinfrescato con un bel bagno salutare mentre il termometro faceva segnare a Caserta 36 gradi all’ombra. Qualcuno lo riprendeva con il cellulare, alcuni si divertivano a vedere questo matto nudo davanti a tutti, altri turisti indignati se ne andavano perchè avevano bambini con loro. Manco dieci minuti dopo il tuffo, il ragazzo è stato fermato e denunciato dalla Polizia di Stato.

È accusato di atti osceni in luogo pubblico, invasione di un bene pubblico. Si vedrà poi se la Reggia vorrà sporgere querela per danno eventualmente cagionati alla Fontana. Come si è difeso questo tedesco in visita in Italia da qualche giorno? “Avevo caldo e mi sono tuffato, non capisco che cosa c’è di male” sono state  le parole pronunciate in Questura dal giovane. La Peschiera nel mese di aprile fu ripulita dai sub della Protezione civile regionale da ogni sorta di schifezza. Nel corso delle immersioni i sub riportarono a galla reti da letto, una transenna ancora in buono stato, qualche bottiglia, e qualche moneta. Oltre ad altri rifiuti setacciati sul fondo.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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