Stellantis conferma gli obiettivi finanziari per il 2024 e sceglie di remunerare il capitale degli azionisti con almeno 7,7 miliardi in dividendi e riacquisti di azioni proprie quest”anno. La reazione a Piazza Affari, però, è negativa e il titolo chiude una giornata difficile in calo del 2,77% a 19,66 euro. “Siamo una casa automobilistica con performance solide, ben attrezzata per superare i momenti difficili e vincere nel lungo termine. La nostra presenza globale, la tecnologia avanzata e il forte portafoglio di brand, i prodotti diversificati che vanno dai quadricicli alle automobili di lusso, ci permettono di raggiungere ogni tipologia di clientela”, rassicura l’amministratore delegato Carlos Tavares nel primo Investor Day di Stellantis con analisti, investitori e rappresentanti dei media nel quartiere generale di Auburn Hills, a cinquanta chilometri da Detroit.
“Il 2024 è un anno di transizione, andiamo avanti con determinazione con il piano strategico al 2030”, afferma il manager che indica “nove elementi chiave sui quali l’azienda sta facendo leva” e l’impegno “per continuare a conseguire una redditività tra le migliori del settore”.
Tavares mette in evidenza la centralità della partnership con Leapmotor, “l’innovativo produttore cinese di veicoli a nuova energia” e ricorda che la Cina sta diventando una parte importante del business di Stellantis. “Si sta parlando di dazi, ma una cosa è chiara: non vogliamo stare sulla difensiva, dobbiamo andare all’attacco e cavalcare l’onda dell’offensiva cinese”, osserva. Ai politici di tutto il mondo Tavares chiede per l’elettrico “stabilità, chiarezza della normativa, perché se si continuano a cambiare le regole, soprattutto sulle nuove tecnologie, si allungano i tempi degli investimenti”.
Quanto al rinvio della gigafactory di Termoli spiega chi “la decisione non è di Stellantis, ma di Acc”, la joint venture con Mercedes e TotalEnergy e che “il progetto non è stato cancellato. Sull’auto elettrica ci sono tensioni. Nessuno vuole perdere soldi e quindi è normale prendersi una pausa anche per vedere che direzione prenderà il Parlamento europeo appena eletto”. La cfo Natalie Knight indica le aspettative per il primo e il secondo semestre del 2024: margine Aoi atteso del 10-11% per il primo semestre, con free cash flow industriale significativamente inferiore rispetto allo stesso periodo del 2023, ma in miglioramento nella seconda parte dell’anno grazie anche al lancio dei nuovi modelli e alle azioni sui costi per i quali è prevista una riduzione di 500 milioni.
Nel 2025 l’azienda punterà alla fascia alta del range del 25-30% della sua politica di distribuzione dei dividendi rispetto al 25% degli ultimi anni. Anche in Europa Stellantis “è pronta a rispondere alle sfide del mercato” ed è “sulla via giusta per raggiungere l’obiettivo di una riduzione del 40% dei costi dell’auto elettrica e del 50% dei costi di distribuzione”, spiega il responsabile Uwe Hochgeschurtz. In Italia continuano i tavoli sugli impianti Stellantis al ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“La Maserati sarà uno dei punti di forza della produzione Stellantis nei mercati internazionali. L’azienda ha confermato la volontà di voler investire in ricerca di sviluppo e in nuovi modelli”, assicura il ministro Adolfo Urso dopo l’incontro sul sito di Modena. Resta preoccupante, invece, la situazione secondo la Fiom che chiede “stop ai dividendi e l’investimento di utili in occupazione e salario”.