Collegati con noi

Politica

Tav sì, Tav no! Lo scontro tra M5S e Lega è anche nella forma: Salvini va a Chiomonte a provocare, Di Maio usa toni soft per dire che è un’opera che non esiste

Pubblicato

del

Lo scontro tra Lega e Cinque Stelle sul futuro della Tav cova sotto la cenere. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini nel cantiere Tav di Chiomonte con l’immediata reazione dei pentastellati. In mezzo ai due contendenti, la Francia e Palazzo Chigi. L’Eliseo, per voce del ministro dei Trasporti, Elisabeth Borne, ammonisce che la Torino-Lione deve “arrivare fino in fondo”. E il premier Giuseppe Conte invece prende tempo. Agli Stati Generali della Cooperazione annuncia un “patto per i cantieri” per velocizzare la realizzazioni delle infrastrutture. “I cantieri – ricorda Conte – non si sono interrotti, il dibattito pubblico e’ preso dalla Tav che e’ un progetto complesso ma non possiamo fermarci a quest’opera”. Un invito tuttavia ancora inascoltato dai due partner di governo che alzano i toni, scelta comprensibile anche in chiave preelettorale, in vista delle amministrative dei prossimi giorni e settimane. Appena arrivato in Val di Susa, il segretario federale leghista ribadisce la sua posizione: “Se tornare indietro costa come andare avanti, io sono per andare avanti. Si stanno facendo tanti tunnel nelle Alpi. Tutti stanno andando avanti, noi – sottolinea Salvini – saremmo gli unici che si fermano”. Consapevole del clima di contrapposizione frontale, Salvini ribadisce che e’ possibile apportare alcune modifiche rispetto al progetto iniziale.

“I 5 stelle hanno ragione, probabilmente il piano e’ sovrastimato, ma ci sono 25 chilometri gia’ scavati nella montagna: ritengo piu’ utile completarli anziche’ riempire i buchi. L’opera – concede Salvini – si puo’ ridimensionare, il contratto di governo e’ chiaro. Si puo’ risparmiare almeno un miliardo di euro, da reinvestire sulla metro di Torino o per il sostegno ai comuni interessati dall’opera”. Ma questa mano tesa, prevede comunque ovviamente la finalizzazione dell’opera, soluzione che, com’e’ noto, viene assolutamente e compattamente negata dai pentastellati, Luigi Di Maio in testa. Proprio il capo politico 5S e ministro dello sviluppo, ancor prima che Salvini arrivi in Piemonte, chiarisce che a suo giudizio a Chiomonte “si sia scavato un solo centimetro”. “Per me – sottolinea il capo politico 5S – il cantiere di Chiomonte non e’ un’incompiuta ma una mai iniziata”. Sulla disputa ‘opera si’, opera no’, interviene, con toni molto duri, anche il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano che arriva ad accusare Salvini addirittura di mentire: “Salvini non e’ andato a vedere il cantiere del Tav ma un buco di 5 metri. Di quale opera parla? Non esiste nessuna opera in corso”.

La disputa nasce dal fatto che in effetti a Chiamonte si sta scavando il tunnel geognostico, non quello dove passera’ il treno, ma indispensabile per la realizzazione della Tav stessa. Ma al di la’ della polemica ‘tecnica’, sempre Di Stefano fa capire su twitter che sulla Tav non si molla di un centimetro: “Basta chiacchiere inutili su un’opera inutile, che non si fara’. Punto. Pensiamo ai ponti, alle strade, agli argini dei fiumi di cui ha urgenza il nostro Paese. #NoTav #M5S”. I Cinque Stelle di Torino ci vanno ancora piu’ duri contro la visita del leader leghista definita “l’ennesima passerella” di chi “usa il suo ruolo e le divise delle forze dell’ordine per inutili provocazioni”. Durissima anche la pentastellata Paola Lombardi che su twitter accusa Salvini di aver dato il via “alla stagione degli sgomberi (risparmiando CasaPound)”, poi di sottrarsi “al giudizio della magistratura e oggi di “promuovere la #Tav”. E, infine, citando Cicerone, lo paragona a Catilina, chiedendogli: “sino a quando abuserai della nostra pazienza?”. Compatto anche oggi il fronte delle opposizioni a favore dell’opera. “Siamo al grottesco – lamenta il dem Salvatore Margiotta – con la maggioranza divisa sulla definizione della parola tunnel. Siamo in pieno teatro dell’assurdo”. “E’ inaccettabile – rilancia Mara Carfagna (Fi) – che una minoranza tenga sotto scacco un governo e lo sviluppo di un’intero Paese”.

Advertisement

In Evidenza

Psi, per Regionali in Campania lista aperta al riformismo e al futuro del Sud

Pubblicato

del

Il segretario regionale del Psi, Michele Tarantino ha convocato una riunione insieme ai membri della direzione nazionale di Napoli(Antonio Demitry, Roberto De Masi, Pasquale Sannino e Antonella Marciano, Felice Laudadio), al consigliere regionale socialista, Andrea Volpe, Marco La Monica, Felice Iossa e Giulio Di Donato, per discutere il nuovo percorso politico del Partito Socialista Italiano in vista delle Regionali 2025. Il PSI lancia un appello a tutte le forze riformiste, ai movimenti civici e a quei cittadini “che non si sentono rappresentati dagli attuali partiti ma vogliono contribuire a costruire una proposta politica innovativa, inclusiva e concreta.

La lista socialista è pronta ad accogliere le istanze di chi desidera un Mezzogiorno più forte, coeso e protagonista di un’Italia moderna e solidale. Invitiamo tutte le realtà riformiste, associative e civiche, e i cittadini che non si riconoscono nei partiti tradizionali a unirsi alla nostra lista e al nostro progetto. Insieme possiamo costruire una Campania e un Mezzogiorno più giusti, moderni e capaci di rispondere alle sfide del futuro”. “La recente bocciatura da parte della Corte Costituzionale delle proposte di autonomia differenziata rende evidente la necessità di ripensare il regionalismo in Italia”.

Il PSI “intende aprire un dibattito serio e costruttivo su questo tema cruciale per il futuro del Mezzogiorno. A gennaio, avvieremo una grande Conferenza sul Regionalismo, coinvolgendo esperti, rappresentanti istituzionali e cittadini. Sarà un’occasione per elaborare proposte innovative che coniughino equità territoriale, efficienza amministrativa e solidarietà tra i territori, garantendo risorse e opportunità uguali per tutti”. “Guardando alle elezioni regionali del 2025, il PSI invita tutto il centro-sinistra ad avviare un dialogo aperto e costruttivo per definire un programma condiviso e ambizioso, così come indicato dal Segretario Nazionale, Enzo Maraio. È necessario rispondere insieme alle sfide della Campania, con particolare attenzione a temi come la giustizia sociale, la sanità, il lavoro, l’ambiente e il rilancio del Mezzogiorno. L’obiettivo è costruire una coalizione forte e coesa, in grado di offrire ai cittadini una visione chiara e condivisa per il futuro della Regione”, conclude la nota.

Continua a leggere

In Evidenza

Università e ospedali plurisecolari su francobolli Italia

Pubblicato

del

Tre universita’ e cinque ospedali ”storici” italiani compariranno sui francobolli italiani. L’emissione dedicata alle università e’ stata emessa oggi e riguarda le universita’ di Napoli, Trieste e Firenze. La serie dedicata agli ospedali comparira’ invece il 24 novembre prossimo e riguardera’ ospedali di Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze. Le vignette dei francobolli (tutti validi per la posta ordinaria) mostrano per le universita’:

  • -una prospettiva della facciata principale dell’Università degli Studi di Napoli” Federico II” istituita il 5 giugno 1224 dall’Imperatore del Sacro romano Impero;
  • -su uno sfondo che riprende i colori istituzionali del centenario dell’Università degli Studi di Trieste, una rivisitazione del logo dell’anniversario che raffigura, un’illustrazione al tratto, l’edificio centrale dell’Ateneo;
  • -l’ingresso del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze che, nel 2024, celebra i 100 anni dalla sua fondazione; Per gli ospedali le vignette mostrano;
  • -ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze: il Loggiato di ingresso, progettato da Bernardo Buontalenti nel 1574, in cui è visibile l’affresco “Annunciazione” del XVII secolo attribuito al Pomarancio; -ospedale civile Santi Giovanni e Paolo di Venezia;
  • – il Portego delle Colonne della Scuola Grande di San Marco a Venezia (1485-1495);
  • -Ca’ granda ospedale maggiore policlinico di Milano: la Sala del Capitolo d’estate, edificata nel 1637 su progetto di Francesco Richini, che ospita l’archivio storico;
  • -ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma: le Corsie Sistine risalenti al XV secolo; -ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili di Napoli: la Farmacia storica degli Incurabili con i vasi in maiolica del 1747-1751.

Continua a leggere

In Evidenza

Giustizia, stretta sulle toghe politicizzate e sui reati informatici: il decreto del governo in arrivo

Pubblicato

del

La riforma della giustizia torna al centro del dibattito con il nuovo decreto che il governo si appresta a varare lunedì prossimo in Consiglio dei Ministri. Tra le novità principali, spiccano due misure destinate a far discutere: l’introduzione di sanzioni per i magistrati che non rispettano il dovere di astensione in casi di conflitto di interesse e una stretta sui reati informatici e sul dossieraggio illegale.

Sanzioni per le toghe politicizzate

Il decreto introduce una nuova norma che obbliga i magistrati a astenersi dal giudicare su questioni rispetto alle quali si sono già espressi pubblicamente attraverso editoriali, convegni o social network. In caso di violazione, il Consiglio Superiore della Magistratura potrà adottare sanzioni che vanno dall’ammonimento alla censura, fino alla sospensione.

Secondo il ministro della Giustizia Carlo Nordio, questa norma intende tutelare il principio di imparzialità della magistratura, un obiettivo che la maggioranza considera fondamentale per garantire l’equilibrio tra i poteri dello Stato.

La misura ha già suscitato polemiche tra le toghe e riacceso il dibattito sulla presunta politicizzazione della magistratura. L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha espresso preoccupazione per quella che definisce un’“invasione di campo” da parte del governo.

La questione delle migrazioni e il caso Silvia Albano

La norma sulle toghe politicizzate sembra trarre origine da recenti tensioni tra il governo e alcune sezioni della magistratura, in particolare sui temi legati all’immigrazione. Emblematico il caso della giudice Silvia Albano, che aveva criticato l’accordo tra Italia e Albania sui migranti, trovandosi poi a giudicare direttamente su questa materia.

Albano, presidente di Magistratura Democratica, è stata bersaglio di critiche da parte della maggioranza per la sua posizione pubblica contro il “decreto Paesi sicuri”. La sua decisione di non convalidare il trattenimento di 12 migranti nel centro italiano in Albania ha sollevato ulteriori tensioni.

Stretta sui reati informatici e dossieraggi

Il decreto affronta anche il problema dei reati informatici, introducendo nuove misure per contrastare l’accesso abusivo ai database pubblici. Tra le novità principali:

  • Arresto in flagranza per chi viola sistemi informatici di interesse pubblico, militare o legati alla sicurezza nazionale.
  • Trasferimento delle indagini sui reati di estorsione tramite mezzi informatici alla procura Antimafia, guidata da Giovanni Melillo.

Queste misure arrivano in risposta a recenti scandali legati al dossieraggio illegale, come l’indagine della DDA di Milano sulla “centrale degli spioni” che trafugava dati sensibili da banche dati governative, coinvolgendo figure politiche di primo piano come la premier Giorgia Meloni.

Un antipasto per la riforma delle carriere

Questo decreto rappresenta solo l’inizio di un più ampio progetto di riforma delle carriere di giudici e pm che il governo sta portando avanti in Parlamento. La maggioranza intende ridefinire i rapporti tra i poteri dello Stato, nonostante le inevitabili polemiche con la magistratura.

Secondo il ministro Nordio, l’obiettivo è garantire un sistema giudiziario più equo e trasparente, ma l’ANM e altre voci critiche temono che queste misure possano indebolire l’autonomia delle toghe.

Un Natale caldissimo per la giustizia italiana

Le nuove norme, che toccano temi delicati come la gestione dell’immigrazione, i reati informatici e l’imparzialità dei magistrati, promettono di accendere il dibattito politico e giudiziario. Il governo va avanti, ma il confronto con le toghe e le associazioni di categoria si preannuncia acceso.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto