Collegati con noi

Sport

Tamberi successo dolceamaro nel meeting dei record

Pubblicato

del

“Riparto da qui. Questo era un passaggio fondamentale per presentarmi a Roma con più fiducia. Sarò all’Olimpico (Venerdì 30 c’è il Golden Gala ndr), si prenderanno cura di me tante persone e non vedo l’ora di presentarmi su quella pedana. Tornato da Parigi, non mi riconoscevo. Ho saltato anche un paio di allenamenti e non mi era mai successo se non il giorno del rinvio dei Giochi dal 2020 al 2021″. Gianmarco Tamberi non sa bene se e quanto gioire per la vittoria nella gara dell’alto della 12/a tappa della Diamond League, il ‘ Kamila Skolimowska Memorial” svoltosi nello stadio Slaski di Chorzow, sulla cui pista sempre oggi il norvegese Jakob Ingebrigtsen ha stabilito il nuovo record del mondo dei 3.00’ metri correndo in 7’17″55, mentre Armand Duplantis, ormai non fa quasi più notizia, ha migliorato quello dell’asta con 6,26.

Troppo forte è ancora, in Tamberi, il ricordo della sfortunata avventura ai Giochi di Parigi, dove avrebbe voluto fare il bis dell’oro di Tokyo e invece la malasorte lo ha fortemente condizionato. Così in Francia ha vinto il neozelandese Kerr, oggi comprimario (è uscito a 2,18) di una gara vinta proprio da Tamberi con 2,31, misura che a Parigi non gli sarebbe bastata per andare sul podio. “Qui in Polonia – dice ancora Tamberi – mi sentivo un ragazzino fuori posto, si è visto all’inizio della gara. Invece esco da qui con una buona misura e buoni tentativi a misure molto molto alte. Sento ancora dentro una fame e una voglia di fare che probabilmente non avrei se fosse andata bene a Parigi: magari quella brutta esperienza mi darà la forza per andare avanti”. In attesa di vederlo in azione a Roma, a Chorzow, nello stadio in cui l’anno scorso, da capitano azzurro, ha alzato la Coppa Europa, ‘Gimbo’ all’inizio ha stentato, sbagliando i primi due tentativi a 2,18.

Ce l’ha fatta al terzo, poi ha oltrepassato il 2,22 alla prima prova. Una smorfia al primo assalto a 2,26 (asticella giù con le caviglie) e poi si è lasciato andare al suo caratteristico entusiasmo quando ha superato la misura alla seconda prova. Ha poi sbagliato i 2,29 e ha deciso di passare direttamente a 2,31 con due tentativi a disposizione. Nel primo, l’asticella è caduta nettamente, nell’ultimo è invece rimasta su con il pubblico polacco tutto in piedi ad applaudire. Poi i due tentativi (non riusciti) al 2,38 della possibile migliore prestazione mondiale dell’anno e l’ultimo nullo al 2,40 del possibile record italiano. In gara c’era anche Stefano Sottile, l’uomo del quarto posto di Parigi, oggi settimo. A Chorzow c’erano anche altri due ‘big’ azzurri del calibro di Leonardo Fabbri, terzo nel peso dietro ai due ‘mostro sacri’ americani Joe Kovacs e Ryan Crouser, Marcell Jacobs, quarto in 9″93 in una gara dei 100 metri di alto livello vinta da Fred Kerley e disertata dal fresco vicecampione olimpico Kishane Thompson.

Per tutti loro nuovo appuntamento venerdì prossimo all’Olimpico di Roma. Eloquenti al riguardo le parole di Fabbri: “Ho bisogno del calore che l’Olimpico sa dare – le sue parole – Voglio dimostrare che Parigi è stato solo un episodio negativo, la vita va avanti. Sarà una gara decisiva per la mia carriera”. Ci crede anche Jacobs: “a Roma voglio correre ancora più forte. Dopo le Olimpiadi la mentalità è scesa ma volevo gareggiare anche se ero un po’ in down: la sensazione è stata abbastanza buona, ho chiuso di nuovo a sei centesimi dal primo, come a Parigi. Siamo lì, non a due decimi”.

Advertisement

Sport

Tennis: Jasmine Paolini quinta nel ranking Wta

Pubblicato

del

Jasmine Paolini si conferma al quinto posto del ranking Wta. Pressoché invariate la prime 10 posizioni della classifica mondiale che vede in testa Iga Swiatek. Alle spalle della polacca la bielorussa Aryna Sabalenka, la statunitense Jessica Pegula e la kazaka Elena Rybakina. Dietro l’italiana la statunitense Coco Gauff, la cinese Qinwen Zheng e la statunitense Emma Navarro. Esce dalla top 10 la ceca Barbora Krejcikova (undicesima) a vantaggio della greca Maria Sakkari (nona) e della statunitense Danielle Collins (decima).

1. Iga Swiatek (POL) 10885 pts

2. Aryna Sabalenka (BLR) 8716

3. Jessica Pegula (USA) 6220

4. Elena Rybakina (KAZ) 5871

5. Jasmine Paolini (ITA) 5398

6. Coco Gauff (USA) 4983

7. Zheng Qinwen (CHI) 3980

8. Emma Navarro (USA) 3705 9. Maria Sakkari (GRE) 3416 (+1)

10. Danielle Collins (USA) 3178 (+1)

 

Continua a leggere

Sport

Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

Pubblicato

del

Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

Continua a leggere

Sport

Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

Pubblicato

del

Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto