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Ambiente

Sul mare di Baia Domizia sventola la bandiera blu

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“Una gioia immensa! Da oggi sul mare di Baia Domizia sventola la bandiera blu. È un risultato che viene da lontano, frutto di un lavoro sinergico tra la Provincia di Caserta ed il Comune di Cellole, al quale vanno le mie congratulazioni, a partire dal sindaco Guido Di Leone e dal vicesindaco e consigliere provinciale Giovanni Iovino”. Commenta così il presidente della Provincia, Giorgio Magliocca, il riconoscimento ottenuto dal Comune di Cellole con le spiagge di Baia Felice e Baia Domizia, assegnato dalla Foundation for Environmental Education (Fee) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici più meritevoli in Italia. Le Bandiere Blu 2024 sono state annunciate nel corso di una cerimonia di premiazione svoltasi a Roma presso la sede del Cnr, per la trentottesima edizione della speciale classifica. “La scorsa estate avevamo ribadito più volte che il traguardo non era così lontano.

Lo avevamo intuito dalla soddisfazione di bagnanti ed operatori del settore – prosegue Magliocca – che ci avevano riconosciuto il gran lavoro fatto dall’inizio della stagione balneare: dai controlli ai depuratori comunali e delle aziende private all’incessante attività dei due battelli spazzamare. E i risultati si vedevano già ad occhio nudo. E poi un litorale vivo ed ottimi servizi, una stagione turistica da incorniciare con tanti eventi che hanno richiamato migliaia di turisti. Ma non ci fermeremo proprio adesso, anzi. Le attività di pulizia e salvaguardia dei nostri mari – conclude il presidente della Provincia -saranno addirittura incrementate. Dopo il successo della sperimentazione dello scorso anno, a breve ripartiranno le attività di pulizia e monitoraggio delle acque litoranee attraverso i cosiddetti “battelli spazzamare”, specializzati in operazioni di antinquinamento e disinquinamento in mare e quest’anno installeremo anche moderne barriere blocca-plastica alle foci dei fiumi Garigliano e Volturno. Un grande impegno per la tutela del nostro mare”.

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In 10 anni 146 disastri meteo, agricoltura in ginocchio

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In Italia negli ultimi dieci anni, in particolare dal 2015 al 20 settembre 2024, sono stati registrati 146 eventi meteo estremi che hanno causato danni all’agricoltura, pari al 7,4% del totale degli eventi avvenuti nello stesso periodo in Italia. Lo evidenzia il report Città Clima – speciale Agricoltura di Legambiente realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol – indicando che “preoccupa in particolare l’accelerata degli ultimi due anni 2023-2024, con 79 eventi meteo estremi con danni al settore, che è oltre la metà del totale registrato negli ultimi 10 anni. Sei le regioni più colpite: Piemonte con 20 eventi, seguito da Emilia-Romagna (19), Puglia (17), Sicilia e Veneto (ciascuna con 14), Sardegna (11) con danni alle produzioni di frutta, ortaggi, mais, barbabietole, frutteti e vigneti che sono stati sradicati.

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Ambiente

Trovato un ecosistema preistorico fossile in Valtellina

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Orme di anfibi e rettili, ma anche piante, semi, impronte di pelle e persino gocce di pioggia: è un vero e proprio ecosistema fossilizzato su lastre di arenaria, quello scoperto nel Parco delle Orobie Valtellinesi in provincia di Sondrio. Riportato alla luce dallo scioglimento di neve e ghiaccio causato dal cambiamento climatico, conserva tracce di vita risalenti a 280 milioni di anni fa. I primi reperti, recuperati pochi giorni fa a 3.000 metri di quota con una spettacolare operazione supportata da un elicottero, sono stati mostrati per la prima volta al Museo di Storia Naturale di Milano.

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Copernicus: 2024 l’anno più caldo, sforerà limite 1,5 gradi

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Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, e la temperatura media globale sarà più di 1,5 gradi sopra i livelli pre-industriali, probabilmente più di 1,55 gradi. Lo scrive in un comunicato il servizio meteo della Ue, Copernicus.

“L’anomalia media della temperatura globale per i primi 10 mesi del 2024, da gennaio ad ottobre – scrive Copernicus -, è stata di 0,71 gradi superiore rispetto alla media 1991-2020: è la più alta mai registrata per questo periodo, e di 0,16 gradi più alta dello stesso periodo del 2023”.

Secondo il servizio meteo della Ue, “è ora virtualmente certo che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato. L’anomalia della temperatura media per il resto del 2024 dovrebbe crollare quasi a zero perché il 2024 non risulti l’anno più caldo”. Inoltre, prosegue Copernicus, “dato che il 2023 è stato 1,48 gradi sopra il livello pre-industriale, è virtualmente certo che la temperatura globale annuale per il 2024 sarà di più di 1,5 gradi sopra il livello pre-industriale, ed è probabile che sarà superiore di più di 1,55 gradi”.

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