La chiusura della successione di Leonardo Del Vecchio, fondatore della Luxottica, è stata nuovamente rinviata a data da destinarsi. I sei figli del fondatore, Claudio, Marisa, Paola, Leonardo Maria, Luca e Clemente, insieme ai due legatari, la vedova Nicoletta Zampillo e suo figlio Rocco Basilico, non hanno ancora trovato un accordo.
Al centro delle tensioni c’è la governance della Delfin, la holding lussemburghese che controlla il gruppo EssilorLuxottica e ha partecipazioni significative in Covivio, Mediobanca e Generali. La diversità di vedute si è manifestata chiaramente durante l’assemblea di inizio giugno, quando i soci sono stati chiamati ad approvare il bilancio e la distribuzione dei dividendi. Mentre il bilancio è stato approvato, la distribuzione dei dividendi è stata bloccata dall’opposizione di Luca, Clemente e Paola. La distribuzione richiedeva i due terzi dei voti, ma ha ricevuto solo cinque voti favorevoli su otto, consentendo solo una distribuzione minima pari al 10% degli utili.
I tre soci contrari alla distribuzione vogliono che si raggiunga prima un accordo unanime per modificare lo statuto della Delfin. Solo allora sarebbero disposti a far decadere il beneficio di inventario e procedere con il pagamento dei legati e la chiusura della successione. D’altra parte, Marisa, Leonardo Maria, Zampillo e Basilico ritengono che sia meglio chiudere subito la successione e poi definire il nuovo statuto della Delfin.
Le proposte di modifica dello statuto includono:
- Una scadenza temporale del consiglio di amministrazione della Delfin, attualmente a tempo indeterminato.
- Una soglia più alta rispetto all’attuale 10% per la distribuzione minima dei dividendi.
- Modalità di uscita nel caso uno degli otto soci voglia lasciare la compagine azionaria.
Nonostante i progressi nei negoziati, manca ancora la piena volontà da parte di alcuni membri della famiglia di modificare quanto deciso da Leonardo Del Vecchio, che aveva escluso qualsiasi familiare dal consiglio di amministrazione della Delfin.
In assenza di un accordo familiare, una svolta potrebbe arrivare dal tribunale. Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica e presidente della Delfin, ha intentato una causa contro lo stato di graduazione sull’inventario deciso da alcuni eredi. Questo contenzioso è entrato nella fase decisionale e richiederà ancora diversi mesi per arrivare a un verdetto.
La gestione della successione è passata nelle mani del notaio Cesare Gattoni, a seguito di divergenze tra la famiglia e Mario Notari sull’ammontare della parcella. Notari, scelto come consulente da Leonardo Del Vecchio e indicato nei cda di Delfin ed Essilux, è ora coinvolto in un altro contenzioso legale con la famiglia.
La situazione resta complessa e delicata, con la speranza che le parti possano trovare un accordo che rispetti la volontà di Leonardo Del Vecchio e permetta alla Delfin di operare con una governance stabile e condivisa.