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Cronache

Strage Viareggio, l’ex Ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti rinuncia a prescrizione

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Ha aspettato la fine della requisitoria, dopo quattro udienze. Poi, annunciato dal difensore Armando D’Aponte, ha detto alla corte di rinunciare alla prescrizione. Cosi’, al processo di appello a Firenze, il gesto dell’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti, tra gli imputati del disastro ferroviario di Viareggio che il 29 giugno 2009 causo’ 32 morti per l’esplosione di un vagone cisterna deragliato con gpl. Moretti ha chiesto di intervenire subito dopo che il pm Salvatore Giannino aveva elencato le richieste di condanna: per lui e’ di 15 anni e 6 mesi, contro i 7 inflittigli in primo grado e in linea coi 16 che furono chiesti al tribunale dallo stesso Giannino, che e’ sostituto alla procura di Lucca. “Ho preso atto di quello che ha detto il procuratore – ha affermato Moretti, sempre presente alle udienze di appello – Sono parecchi anni che si discute in merito alla prescrizione e sono stato spesso portato a bersaglio, per la prescrizione, per i fatti di Viareggio. Rinuncio alla prescrizione, lo faccio per rispetto delle vittime, dei familiari delle vittime e del loro dolore. Lo faccio perche’ ritengo di essere innocente”. Il presidente della corte Paola Masi gli ha chiesto se fosse consapevole che la rinuncia, una volta dichiarata, vale anche per i successivi gradi di giudizio (Cassazione). Moretti ha detto “si'”. Poi, mentre il processo proseguiva con le parti civili, ha lasciato l’aula senza commentare coi cronisti e mentre andava verso l’uscita e’ stato seguito fuori da una familiare delle vittime, Daniela Rombi, che da dietro gli ha detto: “Pulisciti la bocca prima di parlare delle vittime”. Marco Piagentini, portavoce dell’associazione Il Mondo che Vorrei, dice che “la rinuncia di Moretti era prevedibile di fronte allo sconto esiguo di pena che gli deriva da questo atto, che tuttavia deve essere compreso se di rinuncia alla prescrizione di tutti i reati o solo dei due prescritti”, “la nostra richiesta di rinuncia era rivolta a tutti i manager pagati con soldi pubblici”. Il ‘taglio’ per la prescrizione nel processo di Viareggio pesa 6 mesi e riguarda i reati di incendio e lesioni colpose. Il sostituto pg Luciana Piras lo aveva gia’ evidenziato quando ha anticipato nella prima fase della requisitoria le richieste per i manager stranieri delle societa’ ferroviarie dove Fs aveva noleggiato i carri merci. Giannino, pur giudicando non decoroso per lo Stato non poter piu’ esercitare l’azione penale causa decorso del tempo, ha comunque tolto 6 mesi dai conteggi. Tra le sue richieste ci sono anche i 14 anni e 6 mesi per Michele Mario Elia (ex ad Rfi), e poi 7 anni e 6 mesi per Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia), 9 anni e un mese per Mario Castaldo (Trenitalia Cargo), 12 anni e 6 mesi per Giulio Margarita (ex responsabile sicurezza Rfi). Le altre richieste vanno da 5 a 8 anni e mezzo. La requisitoria ha ripercorso tutte le carenze in controlli e manutenzione dei materiali, anche sulla loro vetusta’ (anni ’70 in certi casi). Attenzione particolare sull’assile del carro deragliato il cui cedimento, anche per una corrosione non individuata nelle officine tedesche, avvio’ il disastro, e anche sul picchetto dei binari che squarcio’ la cisterna rovesciatasi come un ‘apriscatole’. L’accusa ha chiesto di condannare le societa’ Fs, Fs Logistica, Rfi, Trenitalia, Gatx Rail Germania, Gatx Rail Australia, Jugenthal Waggon.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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