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Cronache

Strage in discoteca, salgono a tre le persone fermate. Migliorano tutti i feriti gravi

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Ci sono altre 2 persone in stato di fermo. Salgono dunque a tre le persone fermate nell’ambito dell’inchiesta sulla strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Il terzo fermato  è u.n ragazzo che – secondo testimoni – sarebbe colui che ha spruzzato lo spray urticante nella discoteca. Siamo però nel campo delle ipotesi ancora. Ipotesi di reato. Non c’è ancora nessuna contestazione del reato di strage. Anche nei confronti della coppia fermata, che ha fatto salire a tre gli indagati, l’accusa ipotizzata al momento è quella di possesso di droga ma non è escluso che possa cambiare nelle prossime ore il titolo di reato. L’ipotesi che sta prendendo piede tra chi indaga è che alla Lanterna Azzurra fosse presente una banda di giovani dedita alle rapine nei confronti di coetanei e che potrebbe aver utilizzato lo stratagemma dello spray urticante per coprirsi la fuga dopo aver fatto razzie.

Sarebbero un 27enne, originario di Fano, e la fidanzata che lavora come cameriera, i due fermati per possesso di droga dai carabinieri in un residence di Senigallia, dove avevano prenotato per un mese. In quel momento non erano in compagnia del minorenne, anche lui fermato per possesso di droga, che secondo vari testimoni sarebbe colui che ha spruzzato spray urticante nella Discoteca  di Corinaldo. L’ipotesi che si fa strada – come dicevamo – è quella di una ‘banda’ di persone dedite alle rapine ai danni di coetanei che potrebbero aver utilizzato lo spray per creare disordine o coprirsi la fuga dopo furti nella Discoteca dove sono morte sei persone a causa della calca. Ma gli inquirenti su questo versante dell’inchiesta sono abbottonatissimi. Presto però si saprà di più sulle contestazioni ai primi tre fermati. Sul fronte invece delle condizioni cliniche dei ragazzi in condizioni più gravi in ospedale, possiamo finalmente fornire qualche buona notizia.

Sono stati estubati e respirano autonomamente quattro dei 7 pazienti in codice rosso ricoverati nelle rianimazioni dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona per i traumi riportati nella . Per tre di loro le condizioni seppur stabili restano  critiche. La prognosi per tutti rimane riservata. Si tratta di pazienti che oltre al trauma hanno subito un periodo più o meno prolungato di asfissia le cui conseguenze andranno valutate nel tempo.

Ciascun paziente dei sette segue un protocollo terapeutico diversificato a seconda delle condizioni cliniche e dei suoi specifici bisogni assistenziali. Un ottavo paziente che era stato accettato con codice rosso e trattenuto in osservazione intensiva nella mattinata dell’8 dicembre è stato dimesso dall’ospedale nel pomeriggio di ieri perchè ha avuto un recupero prodigioso. Avrà bisogno di assistenza psicologica. Quello che è accaduto l’ha segnato. I due codici verdi accolti nella giornata di ieri sono stati dimessi.

 

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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