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Cronache

Strage in discoteca, 5 minorenni e una mamma schiacciati dalla folla che scappava dai locali

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All’alba, dopo la tragedia, all’esterno della Lanterna azzurra, è ancora un via vai di carabinieri, vigili del fuoco, esperti dei reparti investigazioni scientifiche perchè occorre fare indagini serie e rapide per capire se ci sono responsabili di questa strage in discoteca. In questo trambusto, proprio mentre sorge il sole, dopo una notte da tregenda, si sentono urla e pianti di amici, parenti delle  sei persone  morte nella calca provocata da un’ondata di panico. Ci sono ragazzi che sono pietrificati dal dolore che ancora non si capacitano di quanto accaduto. I giornalisti sono tenuti a distanza. C’è molto dolore ma anche grande rabbia. I ragazzi si  allontanano in lacrime. “Che cosa volete che vi dica? – urla uno di loro – stasera qui è morto il mio migliore amico”. Sui social, invece, molti giovani che c’erano o che sono stati nella discoteca puntano il dito anche sulle misure di sicurezza. Mai controllati, porte con i maniglioni antipatico sbarrate. È sempre all’alba, dopo una notte di soccorsi e di lavoro, che a fare il bilancio di quanto accaduto, e a precisare i numeri iniziali di morti e feriti, è il questore di Ancona, Oreste Capodicasa. “I morti sono cinque ragazzi minorenni e una madre venuta ad accompagnare la figlia” spiega il questore che ha trascorso l’intera notte in strada a coordinare i soccorsi. I minorenni sono tre ragazze e due ragazzi. Dei 35 feriti, 12 sono gravi, alcuni in pericolo di vita. Ciò significa che il bilancio di sangue potrebbe non essere definitivo. I feriti sono distribuiti tra gli ospedali di Torrette ad Ancona (i piu’ gravi), Senigallia e Jesi. Le indagini stanno vagliando vari elementi, tra cui la testimonianza sul mancato funzionamento di un’uscita di emergenza.

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Cronache

A Napoli si lancia da auto in corsa per sfuggire ad abusi

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E’ salita su un’auto pensando fosse il taxi che stava aspettando per tornare a casa ma una volta a bordo il conducente ha iniziato a molestarla e quando lei ha reagito l’ha schiaffeggiata e le ha sottratto il cellulare. Così la ragazza, nel tentativo di fuggire alle violenze, ha aperto la portiera e si è lanciata dall’auto in movimento. E’ accaduto la notte scorsa, in via Fratelli Grimm alla periferia di Napoli, nel quartiere di Ponticelli. La Polizia di Stato ha arrestato un 38enne del Casertano per rapina e violenza sessuale.

E’ stato un cittadino a chiamare la polizia e a raccontare che una donna si era lanciata da un’auto in corsa. I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno accertato che la vittima era salita a bordo in corso Umberto. Grazie alle descrizioni del veicolo e dell’aggressore, gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, hanno rintracciato in via Brin il responsabile che, dopo essere stato identificato e trovato in possesso degli effetti personali della vittima, è stato arrestato; inoltre, nel veicolo, gli operatori hanno rinvenuto diversi documenti di riconoscimento intestati ad altre persone, di cui l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza; il 38enne è stato anche denunciato per ricettazione.

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Cronache

Fa volare drone sul Colosseo, denunciato turista

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Ha tentato di far volare un drone senza autorizzazione sul Colosseo poi ha cercato di nascondersi tra la folla, ma è stato individuato e denunciato. E’ accaduto ieri pomeriggio quando una pattuglia della polizia locale del I Gruppo Centro storico ha sorpreso un turista di 45 anni, proveniente dagli Usa ma di origine guatemalteca, intento a far volare un drone in piazza del Colosseo senza autorizzazione. Gli agenti sono riusciti rapidamente a individuarlo, nonostante i suoi tentativi di confondersi tra la folla. Nei confronti dell’uomo sono scattate le contestazioni previste dalla normativa vigente, per aver fatto volare un APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) in zona vietata. Oltre alla denuncia, è stato eseguito il sequestro del drone insieme a tutti gli accessori in dotazione.

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Cronache

Attacco aereo contro al-Shabaab in Somalia, uccisi 12 terroristi

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Un attacco aereo condotto ieri sera dalle forze alleate a sostegno dell’esercito somalo ha causato la morte di 12 terroristi di al-Shabaab, vicino alla città di Sablale, nella regione del Basso Scebeli. L’operazione, secondo quanto riportato dal sito Shabelle Media, ha preso di mira un gruppo di militanti, tra cui tre comandanti di alto livello. Le notizie provenienti dalla regione indicano che l’attacco aereo era finalizzato a ridurre la capacità operativa del gruppo di estremisti islamici legato ad Al-Qaeda, che da anni lancia attacchi in Somalia. L’impatto completo dell’attacco sulla comunità locale e le potenziali vittime civili sono attualmente in fase di analisi.

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