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Cronache

Storia di Giacomo, bimbo di due anni detenuto assieme alla mamma che deve scontare una pena

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La storia di Giacomo è toccante e mette in luce una situazione complessa e delicata, in cui un bambino di appena due anni e mezzo si trova recluso in carcere insieme alla madre. Questo accade nonostante esistano alternative che potrebbero offrire un ambiente più adatto e stimolante per il suo sviluppo.

La sezione nido di Rebibbia, dove Giacomo vive da dieci mesi, non è un luogo adeguato per un bambino. La mancanza di compagnia di altri bambini, di attività stimolanti e di un ambiente sereno ha già avuto effetti negativi sul suo sviluppo psico-motorio. Il bambino non parla, non corre, è sovrappeso e porta ancora il pannolino, sintomi di un ritardo nello sviluppo dovuto alle condizioni in cui è costretto a vivere.

Le volontarie dell’associazione “A Roma insieme-Leda Colombini” cercano di offrire un po’ di normalità portando Giacomo in un nido esterno la mattina e riportandolo in carcere il pomeriggio. Tuttavia, queste poche ore di libertà non sono sufficienti a compensare il tempo trascorso dietro le sbarre.

Questa situazione è aggravata dalla burocrazia e dalla lentezza delle valutazioni necessarie per trasferire la madre di Giacomo in una casa famiglia, un ambiente che sarebbe decisamente più adeguato per un bambino piccolo. La legge sicurezza, in discussione, potrebbe ulteriormente complicare le cose, eliminando l’obbligo delle misure alternative per donne con figli minori di un anno.

La storia di Giacomo non è solo un caso isolato, ma un esempio delle difficoltà e delle ingiustizie che possono colpire i bambini coinvolti, indirettamente, nei problemi legali dei genitori. Riflette la necessità di riforme che tengano conto del benessere dei minori, offrendo soluzioni che permettano loro di crescere in ambienti sani e stimolanti, anche quando i genitori devono scontare una pena.

Questo racconto invita a riflettere sull’importanza di bilanciare la giustizia con l’umanità, assicurando che anche nei casi di detenzione dei genitori, i diritti e il benessere dei bambini siano sempre al primo posto.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Cronache

Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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