Collegati con noi

Spettacoli

Stella McCartney sfila a Parigi tra sostenibilità e arte

Pubblicato

del

La collezione piu’ sostenibile mai presentata da Stella McCartney, quella per la Primavera/Estate 2023, green fino all’87% del totale dei capi, sfila nella piazza del Centre Pompidou durante la Paris Fashion Week. La sfilata vuole essere anche un evento democratico all’aperto, dove le modelle camminano su percorsi colorati, in omaggio ai poli culturali francesi. La collezione nasce partendo da uno spunto artistico, quello di uno slogan del leggendario artista giapponese Yoshitomo Nara: “Cambia la storia”, posto anche sul maglione crema a caratteri rossi che sfila. Una frase che, applicata alla moda di Stella, e’ immediatamente riconducibile all’idea fissa della designer di cambiare la mentalita’ delle persone, orientandole ad acquisti sostenibili, per salvare il pianeta e i suoi abitanti. La collezione riafferma il dna e i codici della stilista britannica. Il tipico minimalismo sensuale del marchio sottolinea le silhouette e pervade tutto il guardaroba. I capi sono leggeri, quasi eterei. Il taglio morbido si alterna a quello sbieco, nel genere casual come nel formale. Il taglio sartoriale perfetto di Savile Row si nota nella gonna con taglio sbieco, ma anche nei blazer con spalle importanti. Calze a rete a trama larga mostrano una sola gamba che spunta dall’orlo asimmetrico della gonna. Il pizzo della lingerie seduce come i gioielli per il corpo, catene e cristalli diamantati che spuntano da sotto le giacche. Cristalli argentati metallici punteggiano i classici abiti T-shirt, con manica a mantella scultorea. Le tute fasciano il corpo. Il denim e’ decostruito. Alcuni abiti hanno il corsetto morbido. Alternative vegane alla pelle vengono proposte su chaps e pantaloncini larghi, e rappresentano una dichiarazione audace della stilista, figlia di sir Paul McCartney, per i diritti degli animali. I capi iconici di Stella diventano una tela per l’arte di Yoshitomo Nara, di cui vengono riportate illustrazioni di ragazze dagli occhi grandi, bambini, animali e slogan attivisti. Una capsule unisex aggiuntive di Yoshitomo Nara x Stella McCartney uscira’ anche a dicembre 2022. La sartoria e’ anche nei pantaloni cargo, nei gilet color limoncello e nei pantaloni da surf girl. Un outfit glamour, da sera, include ricami all-over di cristalli senza piombo, abiti cut-out e top fluidi portati su gonne asimmetriche. Accessori. I cristalli impreziosiscono anche la nuova versione dell’iconica Falabella, pochette e borse da festa S-Wave. La borsa a tracolla S-Wave e’ realizzata utilizzando un’alternativa alla pelle animale, a base di uva, voila’. Mentre il Frayme Mylo️ e’ composto da micelio, la radice struttura dei funghi. Ci sono anche le borse Pillowy Frayme, mentre il sex appeal della bella stagione e’ intensificato dai vegan strappy Tacco Opanca con suola imbottita. La collezione include una speciale T-shirt, primo capo realizzato in cotone rigenerato. Per la sfilata le emissioni di carbonio sono state ridotte al minimo. Lo scorso mese Stella ha dato il via all’Sos Fund, fondo di sostenibilita’ lanciato assieme alla venture capital Collaborative Fund per supportare gli imprenditori nello sviluppo di politiche green. Con la sua moda Stella McCartney vuole cambiare il corso della storia, e i suoi nuovi vestiti dall’orlo obliquo sono una metafora di questo cambio di direzione.

Advertisement

Spettacoli

Il san Carlo applaude Rusalka, trionfo per Asmik Grigorian

Pubblicato

del

Applausi lunghi e convinti e un vero trionfo per Asmik Grigorian, Rusalka che incanta il San Carlo, in tuta sportiva come con la coda da Sirena, icona di casa. Grande successo per l’opera inaugurale della Stagione d’Opera 2024/25, l’ultima firmata dal sovrintendente francese Stéphane Lissner che porta a Napoli l’ennesimo spettacolo con supercast internazionale, la Rusalka di Antonín Dvořák nella nuova produzione con la regia Dmitri Tcherniakov, per la prima volta al lirico napoletano.

Il celebre regista russo aveva promesso una ‘scossa elettrica’ e sposando l’ opera con una moderna grafic novel e suggestioni cinematografiche stupisce e convince il pubblico della prima. Applausi anche per Dan Ettinger e l’esecuzione della splendida partitura da parte dell’orchestra e del Coro del Teatro San Carlo preparato quest’ultimo da Fabrizio Cassi. Per il soprano lituano Asmik Grigorian, che oltre ad entusiasmare per la voce purissima recita anche straordinariamente con la mimica e con il corpo, è stato un felicissimo debutto al San Carlo. Consensi anche per Adam Smith, il Principe, Ekaterina Gubanova- Principessa Straniera, Anita Rachvelishvili- Ježibaba, Peter Hoare e Maria Riccarda Wesseling che nella inedita visione del regista, e scenografo, sono il Padre e la Madre di Rusalka.

Nella visione di Tcherniakov, la fiaba slava diventa un dramma contemporaneo, la ninfa-sirenetta frequenta una piscina dove si pratica nuoto sincronizzato e a sedurla e’ un allenatore. Comparirà poi il principe che dopo averla investita con la sua auto rossa la porterà ad alla coloratissima festa mascherata a Palazzo. Nel libretto di sala il saluto di Lissner: “Dopo anni di collaborazione, dedizione e passione è arrivato il momento di lasciare il mio incarico – scrive – guardando al futuro del San Carlo sono pieno di gratitudine per il percorso che abbiamo fatto insieme e per ogni istante passato al servizio di questo straordinario teatro. Il San Carlo resterà sempre nel mio cuore – aggiunge – e sarò sempre uno dei suoi sostenitori più affezionati. Il mio augurio è che continui a crescere e a donare al pubblico la magia del teatro”. Per Rusalka repliche il 26 novembre, il 3, 5 e 7dicembre.

Continua a leggere

Spettacoli

Weekend a teatro con Giordana, Gleijeses e Gallo

Pubblicato

del

Da Pirandello riletto da Marco Tullio Giordana e Geppy Gleijeses al ritorno di Massimiliano Gallo (nella foto Imagoeconomica in evidenza), fino agli Amori rubati da Dacia Maraini alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Sono alcuni degli appuntamenti teatrali del prossimo weekend.

TORINO – Un uomo creduto e poi fintosi morto, quando “risuscita” s’accorge che non può essere riammesso nella società né nella famiglia. Marco Tullio Giordana e Geppy Gleijeses firmano a quattro mani l’adattamento da uno dei più celebri scritti di Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, del quale il primo è regista e il secondo interprete assoluto all’Alfieri. Dal 21 al 24 novembre.

MILANO – Sono passati quindici anni da quando, nel 2011, Lucia Calamaro realizzava per la prima volta L’origine del mondo. Ritratto di un interno, raccontando l’attraversamento e la riemersione da uno stato di depressione acuta. Nel 2024 lo spettacolo è tornato in scena, in questi giorni al Teatro Grassi del Piccolo, riadattato alla contemporaneità con Concita De Gregorio, Carolina Rosi e Mariangeles Torres, rispettivamente nei panni di mamma, nonna e figlia. Fino al 24 novembre.

ROMA – E’ Una relazione per un’accademia di Franz Kafka diretto e interpretato da Tommaso Ragno, ad aprire il cartellone di Agot 40, la stagione per quarantennale dello storico Argot Studio di Trastevere. In scena la vicenda di Pietro il Rosso, la scimmia a cui Kafka dà voce nel 1917 con un racconto breve su una rivista. Pietro viene catturato mentre è con il suo branco, lo feriscono due pallottole, una al volto e l’altra all’anca, che lo rende zoppo. Dopo la prigionia, mentre raggiunge l’Europa su una nave, capisce: può imitare bene gli uomini e in questo modo garantirsi una forma di libertà, che lo porterà nei teatri a esibirsi. Fino a quell’invito a tenere una lezione all’Accademia. Dal 21 al 23 novembre; e dal 26 novembre all’1 dicembre.

ROMA – Dalle pagine de L’amore rubato di Dacia Maraini e alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, arriva in scena all’India l’orrore della violenza di genere per svelare la complessità di alcune relazioni tra uomo e donna, in cui l’apparenza affettiva può nascondere una radice di sinistra messinscena. In cartellone, due monologhi per Amori rubati, il progetto composito a cura di Federica Di Martino: Anna con Viola Graziosi e Angela con Federica Restani. Fino al 24 novembre.

NAPOLI – In attesa del ritorno in tv del suo avvocato Malinconico, Massimiliano Gallo è in teatro, mattatore al Cilea di Anni 90’…Noi che volevamo la favola!, ideale sequel del suo Stasera, Punto e a Capo!, dedicato invece al decennio precedente. Ora tocca agli anni di Certe Notti di Ligabue, del Karaoke di Fiorello, di Bim, bum, bam e Non è la Rai, di film come La vita è bella e Forrest Gump. Anni in cui si giocava a Super Mario e si parlava di un mondo da connettere. Gli anni del Viagra, ma anche di Mani Pulite, dell’entrata in politica di Silvio Berlusconi e delle guerre, dal massacro di Srebrenica al genocidio in Ruanda. Dal 21 al 24 novembre e dal 28 novembre all’1 dicembre.

PALERMO – Un americano sbarcato nella Berlino anni ’30. Una ragazza inglese dai liberi costumi. E poi il mitico Kit Kat Club. A 50 anni dalla pioggia di Oscar per il film di Bob Fosse con Liza Minnelli, Arturo Brachetti torna nei panni di Emcee in Cabaret, il musical tratto dal romanzo di Christopher Isherwood con le musiche di John Kander, in cartellone al Teatro al Massimo. Regia dello stesso Brachetti e Luciano Cannito. Dal 22 al 30 novembre.

Continua a leggere

Spettacoli

La cucina lungo l’Appia Antica, nuova stagione per Dinner Club

Pubblicato

del

La Regina Viarum, fresca del riconoscimento di patrimonio dell’umanità Unesco, non è stata solo strada di collegamento di valenza politica e commerciale. Nel corso dei secoli, lungo i suoi oltre mille chilometri si sono sviluppate culture, idee e persino tradizioni culinarie. Per esplorarle da Roma a Brindisi è partito il Dinner Club di Carlo Cracco, il cui viaggio può essere seguito nella terza stagione in arrivo su Prime Video dal 21 novembre. Quattro episodi che vedranno Christian De Sica, Emanuela Fanelli e Rocco Papaleo avventurarsi su un camper vintage guidato da Cracco.

Tra un Papaleo improbabile seduttore di vedove (e non solo), De Sica alle prese con il piatto dell’ultimo ‘monsù’ d’Italia e la Fanelli che tenta di pescare un grongo (un pesce che somiglia un po’ a un serpente) a mani nude, l’obiettivo non è solo quello di divertirsi e appassionare lo spettatore, ma di imparare a cucinare dei piatti particolarissimi. Anche perché andranno poi proposti a cena, dove ad attendere i cuochi improvvisati ci saranno Antonio Albanese e Sabrina Ferilli, ormai veterani, e Corrado Guzzanti, ospite d’eccezione.

Alla fine dei giochi, un premio… inaspettato. Tutto ha inizio lungo i primi chilometri dell’Appia, ancora nella capitale, con un percorso in bicicletta che Fanelli ricorda ancora bene. “A Christian e Rocco hanno dato la bici con la pedalata assistita, a me una Graziella”, rimprovera tra le risate, “i sampietrini si accusano i due giorni dopo…” Poi, via alle danze. “Quando sono arrivato pensavo che con Cracco avrei mangiato cose molto raffinate – rivela De Sica – e invece la prima cosa che mi ha fatto cucinare sono stati” i testicoli del toro, per non ripetere il termine usato dall’attore. Oltre alla cucina, dal viaggio esce fuori il dipinto di un’Italia sincera che ha delle tradizioni sorprendenti.

“Un’esperienza sorprendente, tant’è che ho restituito anche la paga – scherza Papaleo – ma poi hanno insistito…” Quanto a un possibile ritorno nel programma, l’aria che si respira è positiva. “Io mi sono divertito molto, ero un imbucato”, afferma Guzzanti. “A me piacerebbe fare come un inviato dall’estero”, commenta Albanese, al che Ferilli dice: “all’inizio doveva essere così. Siamo partiti sotto Covid e abbiamo dovuto ‘ripiegare’ sull’Italia”, scelta comunque vincente.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto