“Faccio subito un applauso per il filotto di vittorie a tutta la squadra. Ogni volta li vedo ricominciare con voglia e metterci qualcosa di nuovo, perché sanno che gli avversari sono molto attenti contro di noi, il doppio di quanto fanno di solito. Dico grazie ai ragazzi”. Luciano Spalletti si gode la tredicesima vittoria consecutiva tra campionato e Champions League con il suo Napoli, un 4-0 al Sassuolo che mette in cassaforte la fuga da soli in testa alla serie A, in attesa della finalina per il primo posto nel girone europeo a Liverpool. Il tecnico azzurro sa di avere una rosa che funziona, che mette in campo davvero quel gioco stretto a cercare spazi che sta funzionando: “Ho un gruppo – dice – di veri professionisti, di ragazzi che si divertono ma pensano anche all’obiettivo. La chiave di tutto nel gioco è voler trovare sempre quelle linee di passaggio che sorprendono gli altri. Lo prepariamo e lo facciamo in partita, il cercare spazi, l’andarci veloce. Quello che dimostrano è avere l’intuizione di andare a trovare quello spazio e aggredirlo velocemente”. Idee che spiegano anche la grande rotazione di ruoli, di posti in campo da parte degli azzurri nella metà campo avversaria, ma anche il recupero degli attaccanti che tengono sempre stretta la squadra. Un Napoli che funziona ma che sa di dover funzionare ancora meglio nei prossimi due match, la trasferta di Liverpool, già definita “finalina” dal tecnico e la sfida in casa dell’Atalanta: “A Bergamo – dice Spalletti – ci aspetta una partita molto difficile. Sappiamo che se riusciamo a fare una buona prestazione e un risultato lì avrebbe importanza. Da Bergamo in pochi escono con risultati positivi, ma per riuscirci bisogna essere più bravi del solito”. Il tecnico punta a Bergamo, prepara in testa già il turn over a Liverpool, fa i complimenti a Kvaratskhelia e Osimhen e poi commenta anche gli elogi che il Napoli ormai prende: “I complimenti – dice – fanno piacere, ma questo ti crea difficoltà nella gestione di certi momenti. Chi ti dice che a ‘Roma puoi solo vincere’ è chi ti vuole male, perchè la Roma è una squadra forte come il Napoli. Ho visto troppi titoli come quello lì, che servono a fregarti”. E lui e il gruppo non vogliono cadere mai nella deconcentrazione.