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Spalletti, continuare con il gioco è la nostra strada

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“Andare avanti con il gioco è la nostra strada: se facciamo in maniera diversa ci troviamo in difficoltà. L’abbiamo visto in questa partita: dopo un buon primo tempo, poi nel secondo era più complicato e poteva decidere un episodio. Ma siamo stati bravi a guidare il gioco nella prima parte della gara. Poi siamo stati bravi lo stesso: bello vedere Di Lorenzo non far passare nessuno, Bastoni lo stesso”. Lo ha detto il Ct azzurro, Luciano Spalletti, al termine della partita vinta dall’Italia. “Stasera abbiamo confermato le cose belle viste di recente – ha aggiunto Spalletti -, ma siamo stati bravi tenuto conto della partita difficile in un campo difficile: la squadra ha dimostrato uno spirito eccezionale, anche nella seconda parte siamo stati bravi quando ha lottato su ogni pallone. L’abbiamo gestita come dovevamo nel primo tempo, nel secondo ci siamo dovuti difendere ma allo stesso tempo abbiamo tentato di fare gol ogni volta che avevamo la palla, sempre vogliosi di lottare su ogni pallone “.

“Sono contento della prestazione, ma la cosa più importante è il risultato della squadra – ha detto invece Giovanni Di Lorenzo, uno dei migliori in campo a Bruxelles -. Siamo partiti con questo nuovo ciclo con i ragazzi scelti dal mister e siamo veramente contenti di questo nuovo inizio”. Ma ora è l’identità è la cosa che colpisce di più di questa Italia? “Sì, è giusto. Conta di più quello che vogliamo fare noi rispetto agli avversari – la risposta di Di Lorenzo -. Il mister ci chiede di giocare, divertirci e di non avere una posizione fissa in campo. L’interscambio non dà punti di riferimento agli avversari e in questo siamo molto bravi”. E’ visibilmente soddisfatto Sandro Tonali, match winner della serata.

“E’ bello segnare e trovare il primo gol in Nazionale, ma è ancora più bello vincere così – le sue parole -: abbiamo sofferto, giocato e dimostrato che vogliamo giocarci ogni partita, non le subiamo. In questo gruppo c’è grande serenità, ognuno di noi non vede l’ora che arrivi il successivo raduno. Stiamo bene insieme, questa è la cosa bella. Questa sera giocavamo contro una squadra molto forte, però abbiamo sempre mantenuto un gioco semplice, nessuno s’è inventato nulla. Facciamo bene ciò che sappiamo fare”

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11 club A contrari, ricorso su statuto Figc in stand by

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La Lega Serie A mette in standby l’ipotesi di ricorso contro lo statuto Figc. Le undici lettere inviate da altrettanti club per schierarsi contrari all’ipotesi di impugnare il testo del nuovo statuto, approvato dall’assemblea federale lo scorso 4 novembre, hanno portato l’assemblea della Lega andata in scena in serata in videoconferenza a lanciare la palla in tribuna: prima infatti si attenderà la decisione del Coni, che è chiamato a breve ad esprimersi e approvare o meno il nuovo statuto federale proposto dal presidente Figc Gabriele Gravina e approvato appunto in assemblea due settimane fa. Motivo per cui in Lega non si è arrivati al voto, anche se le posizioni tra le società sono chiare.

Gli undici club che hanno inviato la lettera contro il ricorso (Atalanta, Bologna, Como, Fiorentina, Inter, Juventus, Monza, Parma, Roma, Udinese e Venezia) sono sostanzialmente le stesse che il 4 novembre si sono astenute in assemblea federale, creando una prima spaccatura nella massima serie visto le otto che invece avevano votato contro. Ma soprattutto oggi hanno deciso di inviare un messaggio chiaro: l’eventuale ricorso non sarà a nome dell’intera Lega Serie A, visto che serve la maggioranza per deliberare l’impugnazione. Resta l’ipotesi che un singolo club si muova da solo contro la Figc, ma per ora non se ne è parlato in Lega.

In assemblea invece si è discusso, anche tra club, sulle rispettive posizioni, con esposizioni da parte dei singoli dirigenti in una riunione in cui non sono mancati toni anche accesi verso le undici società che hanno inviato la lettera (“come fa ad andarvi bene il nuovo statuto se non hanno accolto le nostre proposte?”, il senso delle discussioni). Ora si attenderà l’approvazione da parte del Coni, come ente ultimo previsto dalle norme, del nuovo statuto federale, per poi capire se ci sarà ancora la volontà di proseguire sull’ipotesi del ricorso.

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Atp Finals, Medvedev: Sinner vincerà ancora per tanti anni

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“Penso che Jannik (Sinner ndr) si meriti il successo. È un bel numero 1 al mondo, vince molti tornei ed è molto giovane. Ha 23 anni, ha forse 13, 14 anni davanti a sé in cui può giocare e vincere”. Così, nella conferenza stampa post match, Daniil Medvedev, dopo la sconfitta che lo ha estromesso dalle Atp Finals.

“Jannik gioca bene – aggiunge – ed è in un momento di piena fiducia. A malapena manca un tiro e colpisce forte. È difficile interpretarlo. Ti mette sotto pressione e in un certo senso non l’ho affrontato abbastanza bene. Ho sbagliato alcuni colpi in alcuni momenti importanti. Non è facile batterlo, molte persone ci provano, molte persone falliscono”, osserva Medvedev sottolinendo che “c’è uno che lo fa un po’ più volte degli altri, ed è Carlos (Alcaraz ndr). Sì – conclude- è un avversario molto, molto forte”.

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Atp Finals: Sinner non fa sconti, travolto anche Medvedev

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L’obiettivo “minimo” è raggiunto. Jannik Sinner è in semifinale alle Atp Finals di Torino. La corsa al titolo più prestigioso del circuito ora entra nella fase calda. Si parte dal percorso netto dell’azzurro – tre successi su tre incontri, sei set vinti e nessuno perso – nel girone di qualificazione. Un buon viatico. Seppur con il passaggio del turno in tasca (il set vinto da De Minaur contro Fritz, che si è qualificato anche lui per le semifinali, gli ha spianato la strada matematicamente già nel pomeriggio), l’altoatesino non ha tradito la sua “etica professionale”, giocando senza risparmiarsi contro Daniil Medvedev.

Il dinoccolato russo aveva bisogno di una vittoria per proseguire l’avventura alle Finals, ma è stato schiacciato dall’irruenza di Sinner. Il punteggio finale è severo: 6-3 6-4. Con questo successo, inoltre, il talento di San Candido si porta avanti nel bilancio delle sfide con il moscovita, che solo fino ad un anno fa era considerato la sua “bestia nera”: su 15 partite nel circuito professionistico, otto sono state vinte dall’azzurro. Il match si è sviluppato secondo copione: violenti colpi da fondo campo per tentare di spostare l’avversario e creare i varchi dove chiudere il punto. Poche le discese a rete, rare le palle corte. Non sempre spettacolare, ma non è una novità nella sfide tra i due. Fondamentale, come spesso avviene su questa superficie, è stata la velocità. Fondamentale anche il supporto del pubblico. Ma soprattutto fondamentali sono stati i numerosi errori del russo.

Il primo set è partito sul filo dell’equilibrio: servizi spesso vincenti o quantomeno determinanti per la conquista del punto, da una parte e dall’altra. Al sesto game Sinner ha avuto due palle break ma Medvedev ha recuperato e portato a casa il gioco. All’ottavo game però il miracolo non gli è riuscito e, sotto 0-40 (dopo tre errori non provocati), ha dovuto cedere il passo. Per Sinner è stato un gioco da ragazzi aggiudicarsi il set, punteggio 6-3 in 32 minuti. Nel secondo set la musica è stata la stessa, almeno all’inizio. Sinner ha alzato il ritmo, le sue palle si sono infilate nella difesa del russo come un coltello nel burro. Al terzo game è arrivato il break e l’azzurro ha messo la testa avanti.

Quando la partita sembrava essersi incanalata in un binario favorevole a Sinner, è arrivato il controbreak, favorito da un doppio errore di diritto del numero 1 del mondo. Dal possibile 4-2 si è passati così al 3-3. Medvedev ha ripreso fiducia, le sue palle hanno spesso spolverato le righe. Ma al nono game il russo ha ricominciato a collezionare errori ed è stato di nuovo break. Senza storia l’ultimo gioco, chiuso con l’ennesimo errore del tennista di Mosca. Il match è durato un’ora e 12 minuti. Al termine Jannik ha omaggiato il pubblico della Inalpi Arena scrivendo “Grazie Torino” sulla telecamera a bordo campo.

“Stasera un sorriso ci sta – ha detto a caldo – perché è stata una bella partita, l’atmosfera è stata bellissima. Per me vuol dire tanto. E’ stata una gara difficile. Ho cercato di giocare tatticamente nella maniera giusta. Il primo obiettivo era di arrivare in semifinale, siamo contenti, poi sabato vedremo come va. Spero di alzare il livello, ma onestamente sono contento”.

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