Luciano Spalletti e’ soddisfatto per la vittoria, ma a fine partita riesce a trovare anche qualche spunto critico, nonostante il primo posto in classifica del Napoli a punteggio pieno. ”Abbiamo qualita’ per andare a chiudere le partite – dice ai microfoni di Dazn – nel secondo tempo si arrivava fino al limite dell’area e c’era la possibilita’ di crearsi lo spazio per andare a segnare”. ”Noi – aggiunge il tecnico del Napoli – dobbiamo ancora crescere c’e’ potenzialita’. Stasera si e’ fatta una buona partita, l’abbiamo sempre gestita senza essere quasi mai andati in affanno, alla ricerca di qualcosa di forzato. Se l’avessimo chiusa prima sarebbe stato meglio perche’ si sa che le partite rimangono sempre aperte quando prendi un tiro in porta o un gol. Insomma c’e’ da crescere sotto l’aspetto della personalita’ e della mentalita’ e quindi bisogna stare sul pezzo, essere coscienti di quello che siamo, sapere dove si vuole andare, perche’ ci sono squadre che devono andare ancora a regime e che potrebbero fare tanti punti come li abbiamo fatti noi finora”.
Poi il tecnico elogia un singolo: ”Anguissa ha una grande capacita’ nella lotta, ha fisicita’, forza e resistenza, che ha molto allenato in Inghilterra. In Italia si preferiscono altre caratteristiche. Lui va a completare una squadra come quella del Napoli che sotto quell’aspetto era un po’ carente. E’ uno che alla fine del primo tempo viene negli spogliatoi e parla di quello che si stava verificando in campo, va ad analizzare i comportamenti della squadra avversaria. Insomma e’ una persona intelligente, un calciatore forte e un ragazzo tenerissimo per come e’ entrato e ha fatto amicizia con tutto il gruppo”. ”Chi non si sente titolare perche’ entra a partita iniziata – aggiunge Spalletti – non puo’ fare il titolare neppure dall’inizio perche’ ha una personalita’ rivolta a se stesso e non puo’ giocare in un contesto di squadra. Per poter ambire a entrare in Champions League deve esserci una qualita’ dentro lo spogliatoio. Ci sono cinque sostituzioni . Uno e’ titolare anche se gioca nel secondo tempo o anche per soli cinque o dieci minuti. D’altro canto, si giocano talmente tante partite ravvicinate e fino ad ora c’era da far tirare la carretta a qualcuno. Non c’era fino a questo momento bisogno di fare turnover. Ci sono delle squadre che devono entrare in forma. Ci vogliono giocatori che si sono allenati bene”.
”Sono stato un calciatore scarso – conclude l’allenatore del Napoli – un allenatore scarso, ma ho lavorato sempre e ho vinto anche con allenatori piu’ forti. Quando ci sono calciatori che hanno qualita’ e non ci mettono impegno divento una belva”. ”Non ci scordiamo – osserva dal canto suo Walter Mazzarri – che affrontavamo la migliore squadra del campionato che e’ in uno stato di forma pazzesco e che ha dato 4-5 gol a tutti. Il Cagliari ha fatto una grande partita soprattutto difensiva ma nel primo tempo c’e’ mancato un po’ di concretezza”. ”Non abbiamo concesso molto – aggiunge il tecnico del Cagliari – a una squadra che di solito e’ una macchina da guerra. Il primo tempo poteva finire 0-0, nella ripresa sull’ 1-0 volevamo fare l’assalto finale ma abbiamo fatto l’ingenuita’ di concedere il rigore che ci ha tagliato le gambe. Il Cagliari ha fatto una bella partita e’ stata una squadra solida. Ci e’ mancato qualcosa nelle ripartenze e nel gioco. Ma di fronte avevamo dei campioni che non ti concedono quasi nulla”. ”Ho visto – dice ancora il tecnico – la mia squadra molto solida rispetto a mercoledi’ quando abbiamo giocato molto male e poi c’e’ da considerare il valore delle squadre. ‘Siamo stati compatti, piazzandoci 10-15 metri perche’ con un fenomeno come Osimhen, appena ti scopri ti punisce. Un po’ lo abbiamo contenuto. Ma bisogna guardare le occasioni e il Napoli non ne ha fatte tante. La prima occasione vera della partita conclude Mazzarri – l’abbiamo avuta noi”.
Matteo Berrettini e Jannik Sinner hanno battuto in due set, 6-4 7-5, Maximo Gonzalez e Andres Molteni, nel doppio decisivo tra Italia e Argentina del quarto di finale di Coppa Davis in corso sul veloce del “Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena” di Malaga. L’Italia batte, così, l’Argentina 2-1 e approda in semifinale dove affronterà l’Australia.
Pep Guardiola ha rinnovato per altri due anni, quindi fino al 20 giugno del 2027, il contratto che lo lega al Manchester City, e che era in scadenza al termine di questa stagione calcistica. L’annuncio è stato dato dal club campione d’Inghilterra. Secondo la stampa locale, nel nuovo accordo non ci sarebbe una clausola che permetterebbe al tecnico di liberarsi nel caso il City fosse retrocesso a tavolino per i casi di infrazioni al fair play finanziario della Premier per i quali è sotto inchiesta.
La Juventus ha lanciato una nuova iniziativa per i tifosi. “Da giovedì 21 novembre dalle ore 10:00 sarà disponibile il mini Abbonamento ‘8 games pass’ a partire da 285 euro” si legge sul sito ufficiale del club. Sarà possibile, dunque, assicurarsi un posto per le ultime gare casalinghe di campionato nella stagione 2024/2025: le partite comprese sono contro Empoli, Inter, Hellas Verona, Atalanta, Genoa, Lecce, Monza e Udinese. L’iniziativa “consentirà sia il cambio nominativo sia la rimessa in vendita del posto, darà inoltre la prelazione sul posto per le partite di Coppa che eventualmente la Juventus disputerà in casa nelle fasi successive e con il raggiungimento del 75% delle presenze (6 partite su 8) darà anche la possibilità della prelazione sul rinnovo dell’abbonamento della prossima stagione”.