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Corona Virus

Sono positivi alla variante Omicron anche moglie e figli del paziente zero di Caserta

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Anche la moglie e i due figli del “paziente zero” sono risultati positivi alla variante Omicron; sono ora quattro in totale le persone colpite in Italia, facenti parte dello stesso nucleo familiare e residenti a Caserta. A darne notizia la Regione Campania al termine del sequenziamento del materiale genetico relativo ai parenti del manager Eni di Caserta – il paziente zero appunto – risultato positivo alla variante di ritorno da un viaggio di lavoro in Mozambico. Il sequenziamento in tempi rapidi e’ stato possibile grazie a strumenti con tecnologia NGS, di cui e’ dotato il laboratorio dell’ospedale Cotugno di Napoli, che consentono di processare e valutare il genoma virale in toto nel giro di 24 ore. I tre nuovi positivi alla variante, cosi’ come il paziente zero, non presentano sintomi rilevanti a conferma dell’azione prodotta dal vaccino, almeno negli adulti perche’ i due figli del manager vanno alle elementari e non sono ancora vaccinati. Non sono invece sequenziabili, per via della bassissima carica virale, i test della madre e della suocera del ‘paziente zero’ casertano, positive al Covid e in buone condizioni di salute. “Esprimiamo apprezzamento – ha sottolineato il governatore della Campania Vincenzo De Luca – per il personale altamente qualificato del Cotugno che ha completato il sequenziamento. Seguiremo con la massima attenzione questo caso con grande attenzione al tracciamento”. Sono sempre in isolamento intanto gli alunni e i docenti delle due classi frequentate dai figli del manager casertano. “Al momento, dagli ultimi test effettuati, non emergono positivi tra i compagni di classe dei figli del paziente zero” rassicura il direttore generale dell’Asl Caserta Ferdinando Russo; alunni e prof sono stati sottoposti ieri alla terza serie di tamponi (negative le prime due serie), e per ora i risultati sono dunque buoni; altri esiti arriveranno nelle prossime ore. Stamani il sindaco di Caserta Carlo Marino ha telefonato al manager casertano per sincerarsi delle sue condizioni, che restano buone cosi’ come quelle dei familiari. Il caso del manager dell’Eni positivo alla variante Omicron – primo assoluto in Italia – era venuto alla luce sabato 27 novembre. Ieri lo stesso paziente zero aveva diffuso una dichiarazione scritta per dirsi “soddisfatto di essermi vaccinato”, sottolineando che “il vaccino nel nostro caso ha funzionato in maniera egregia, essendosi manifestata l’infezione solo con lievi sintomi su un campione che, nella mia famiglia, comprende uomini e donne tra gli 8 e gli 81 anni. Siamo in attesa di riscontro negativo del test molecolare per uscire dall’isolamento e chiudere questa fastidiosa vicenda”. Continuano intanto i tracciamenti e i test ai passeggeri del volo Johannesburg-Roma sul quale era imbarcato il dipendente Eni di ritorno dal Mozambico.

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Salgono del 30% i casi di Covid, in 7 giorni 11.164

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Dopo il calo delle ultime settimane, tornano a salire i contagi da Covid-19 in Italia. Dal 19 al 25 settembre sono stati 11.164 i nuovi positivi, rispetto agli 8.490 della settimana precedente, pari a un aumento di circa il 30%. La regione con più casi è la Lombardia (3.102), seguita dal Veneto (1.683) e Lazio (1.302). E a crescere sono anche i decessi settimanali, passati da 93 a 112. Stabile l’impatto sugli ospedali mentre cresce la variante Xec.

Questi i dati dell’ultimo bollettino settimanale pubblicato dal ministero della Salute e del monitoraggio a cura dell’Istituto superiore di Sanità. Ad aumentare sono stati anche i tamponi, passati dai 81.586 del 12-18 settembre a 85.030, mentre il tasso di positività è passato dal 10% al 13%. Stabile invece il numero di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti di area medica (pari a 3% con 1.885 ricoverati), così come quelli occupati in terapia intensiva (0,7% con 62 ricoverati). I tassi di ospedalizzazione e mortalità restano più elevati nelle fasce di età più alte.

L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero, è pari a 0,9, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente. Mentre l’incidenza è di 19 casi per 100mila abitanti, anche questa in aumento rispetto alla settimana precedente (14 casi per 100mila abitanti). L’incidenza più elevata è in Veneto (35 casi per 100mila abitanti) e la più bassa nelle Marche (1 per 100mila). In base ai dati di sequenziamento genetico, nell’ultimo mese circolano insieme differenti sotto-varianti di Jn.1 attenzionate a livello internazionale, con una predominanza di Kp.3.1.1 (68%). In crescita, e pari a circa il 5%, i sequenziamenti del lignaggio ricombinante Xec, appartenente alla famiglia Omicron.

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Casi di Covid ancora in calo, inizia a circolare la variante Xec

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Dopo l’ondata di contagi estiva, anche nell’ultima settimana continua il calo di casi di Covid-19 in Italia. Dal 12 al 18 settembre sono stati 8.490 i nuovi positivi, ovvero circa il 12% in meno rispetto ai 9.670 al periodo dal 5 all’11 settembre. Calano anche i decessi, che sono stati 93 rispetto ai 97 della precedente rilevazione. Stabile il peso sugli ospedali sono stati segnalati anche nel nostro Paese alcuni sequenziamenti della variante Xec, sempre appartenente alla famiglia Omicron. Questi i numeri contenuti nell’ultimo monitoraggio a cura dell’Istituto Superiore di Sanità e nel bollettino settimanale pubblicato dal ministero della Salute. Sono stati 81.586 i tamponi effettuati in 7 giorni, in calo del 6% circa rispetto ai 86.872 della settimana precedente, il tasso di positività passa dall’11% al 10% circa.

La regione con il più elevato numero di casi in assoluto è stata la Lombardia, con 1.951, seguita dal Veneto, con 1.175. Le fasce di età più colpite dall’infezione sono gli over 80 e l’indice di trasmissibilità (Rt) è pari a 0,8 e sostanzialmente stabile. L’incidenza di casi segnalati nel periodo 12-18 settembre è pari a 14 casi per 100.000 abitanti, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata in Veneto (24 casi per 100.000 abitanti). Al 18 settembre l’occupazione dei posti letto in area medica è stabile e pari a 2,9% (1.777 ricoverati). Stabile anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,6% (54 ricoverati).

Quanto alle varianti, i dati preliminari relativi al mese di agosto 2024 evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di Jn.1 attenzionate a livello internazionale. “Sono stati inoltre identificati – si legge – alcuni sequenziamenti riconducibili al sottolignaggio ricombinante denominato Xec già segnalato in alcuni Paesi europei”. Quest’ultima, apparsa per la prima volta in Germania a fine giugno si è diffusa rapidamente in Europa, Nord America e Asia. I sintomi sono considerati lievi e i nuovi vaccini efficaci.

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Covid, ok Ue a vaccino aggiornato di Moderna contro JN.1

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Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato l’autorizzazione all’immissione in commercio per la formulazione aggiornata del vaccino contro Covid-19 di Moderna. Il nuovo vaccino è indirizzato contro la variante JN.1. Lo ha reso noto l’azienda. Si attende ora la decisione definitiva della Commissione europea. “Dato che le malattie respiratorie aumentano durante i mesi invernali, è fondamentale che le persone si proteggano vaccinandosi con un vaccino Covid-19 aggiornato”, ha detto in una nota Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna. La raccomandazione di inserire la variante JN.1 nel vaccino di questa stagione era stata espressa dalla Emergency Task Force (ETF) dell’Ema lo scorso aprile e poi confermata dalla stessa agenzia a luglio. Esiste, però, anche una versione del vaccino aggiornata alla variante KP.2 – ceppo discendente da JN.1 – approvata nelle scorse settimane in Usa. L’azienda non ha anticipato quando inizierà la distribuzione del prodotto, ma ha reso noto che l’Unione Europea sta partecipando a una procedura di gara per i vaccini a mRNA attraverso l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA).

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