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Cronache

Soldi e gioielli, scoperto a Torino il tesoro del boss della ‘ndrangheta Vittorio Raso

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Denaro, oro e costosissimi orologi per oltre seicentomila euro. Il tesoro del boss della ‘ndrangheta Vittorio Raso, pericoloso narcotrafficante latitante da piu’ di un anno, era nascosto in una cassaforte rudimentale sistemata in un’intercapedine in cemento, all’interno di un garage di Nichelino, nell’hinterland di Torino. Gli investigatori della Squadra Mobile ci sono arrivati dopo l’arresto di due trafficanti, la droga sequestrata recante il marchio dell’Esaurito, il soprannome di Raso. Ed e’ caccia aperta al malvivente uscito di carcere per un cavillo due giorni dopo essere stato arrestato in Spagna, nell’ottobre 2020, e da allora sparito nel nulla. L’arresto dei due trafficanti, S.L. e M.P. le loro iniziali, e’ scattato dopo settimane di pedinamenti e servizi di osservazione finalizzati al contrasto della criminalita’ organizzata. Fermati a Moncalieri, alle porte di Torino, nascondevano in un appartamento dieci chili e mezzo di marijuana e quasi un chilo e mezzo di hashish. Stupefacente sequestrato insieme a materiale per il confezionamento della droga, una bilancia di precisione, una macchina per il sottovuoto e 16.500 euro, anche questi sottovuoto. Le successive perquisizioni hanno portato gli agenti della Questura di Torino al ritrovamento di un revolver calibro 38 illegalmente detenuto, di altri 28.790 euro e di un jammer, di solito utilizzato per inibire le frequenze radio degli antifurti e le apparecchiature per le intercettazioni. Rinvenuto anche il contratto relativo al garage di Nichelino, di cui S.L. ha negato la disponibilita’, insieme a numerosi ritagli di articoli di quotidiani con la notizia dell’arresto di Raso. Una prova, per gli inquirenti, del collegamento con il latitante, considerato un personaggio di spicco della ‘ndrangheta calabrese radicata sotto la Mole. Anche gli adesivi utilizzati sulle confezioni di stupefacente, e le modalita’ di occultamento e conservazione del denaro, sembrano ricondurre all’organizzazione di Raso, inserito nella consorteria della famiglia Crea, che regge il ‘Crimine’ del capoluogo torinese, con la carica di ‘Vangelista’, grado di altissimo livello che si ottiene per la piu’ meritevole condotta criminale giurando fedelta’ sul Vangelo. Il suo arresto l’11 ottobre di due anni fa, nell’ambito del progetto I-CAN, Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta, promosso dall’Italia insieme all’Interpol, era stato salutato come uno dei piu’ importanti colpi alla criminalita’ organizzata calabrese degli ultimi anni. Una soddisfazione durata pero’ appena 48 ore. Tra i reati di cui veniva accusato c’era anche quello di usura, per il quale in Spagna non si va in carcere. Per Raso la cella si e’ cosi’ subito riaperta. Nel box intestato all’uomo del latitante, imprenditore nell’ambito dei trasporti, i soldi erano impacchettati e sottovuoti. Ben 440 mila euro in banconote di diverso taglio all’interno della cassaforte, per aprire la quale e’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Trovati anche dieci Rolex, i preziosi orologi da polso prodotti in Svizzera, ed altri monili in oro per un valore complessivo superiore a 200 mila euro.

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A Napoli si lancia da auto in corsa per sfuggire ad abusi

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E’ salita su un’auto pensando fosse il taxi che stava aspettando per tornare a casa ma una volta a bordo il conducente ha iniziato a molestarla e quando lei ha reagito l’ha schiaffeggiata e le ha sottratto il cellulare. Così la ragazza, nel tentativo di fuggire alle violenze, ha aperto la portiera e si è lanciata dall’auto in movimento. E’ accaduto la notte scorsa, in via Fratelli Grimm alla periferia di Napoli, nel quartiere di Ponticelli. La Polizia di Stato ha arrestato un 38enne del Casertano per rapina e violenza sessuale.

E’ stato un cittadino a chiamare la polizia e a raccontare che una donna si era lanciata da un’auto in corsa. I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno accertato che la vittima era salita a bordo in corso Umberto. Grazie alle descrizioni del veicolo e dell’aggressore, gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, hanno rintracciato in via Brin il responsabile che, dopo essere stato identificato e trovato in possesso degli effetti personali della vittima, è stato arrestato; inoltre, nel veicolo, gli operatori hanno rinvenuto diversi documenti di riconoscimento intestati ad altre persone, di cui l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza; il 38enne è stato anche denunciato per ricettazione.

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Fa volare drone sul Colosseo, denunciato turista

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Ha tentato di far volare un drone senza autorizzazione sul Colosseo poi ha cercato di nascondersi tra la folla, ma è stato individuato e denunciato. E’ accaduto ieri pomeriggio quando una pattuglia della polizia locale del I Gruppo Centro storico ha sorpreso un turista di 45 anni, proveniente dagli Usa ma di origine guatemalteca, intento a far volare un drone in piazza del Colosseo senza autorizzazione. Gli agenti sono riusciti rapidamente a individuarlo, nonostante i suoi tentativi di confondersi tra la folla. Nei confronti dell’uomo sono scattate le contestazioni previste dalla normativa vigente, per aver fatto volare un APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) in zona vietata. Oltre alla denuncia, è stato eseguito il sequestro del drone insieme a tutti gli accessori in dotazione.

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Attacco aereo contro al-Shabaab in Somalia, uccisi 12 terroristi

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Un attacco aereo condotto ieri sera dalle forze alleate a sostegno dell’esercito somalo ha causato la morte di 12 terroristi di al-Shabaab, vicino alla città di Sablale, nella regione del Basso Scebeli. L’operazione, secondo quanto riportato dal sito Shabelle Media, ha preso di mira un gruppo di militanti, tra cui tre comandanti di alto livello. Le notizie provenienti dalla regione indicano che l’attacco aereo era finalizzato a ridurre la capacità operativa del gruppo di estremisti islamici legato ad Al-Qaeda, che da anni lancia attacchi in Somalia. L’impatto completo dell’attacco sulla comunità locale e le potenziali vittime civili sono attualmente in fase di analisi.

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