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Sinner: molto sorpreso e deluso da mossa della Wada

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Jannik Sinner si è detto “molto sorpreso e deluso” in merito al ricorso alla mossa dell’agenzia mondiale antidoping (Wada) che ha fatto appello al Tas (Tribunale di arbitrato dello sport) contro l’assoluzione del tennista azzurro n.1 al mondo in relazione al caso Clostebol. “Non è molto semplice, ma non posso controllare tutto”, ha aggiunto in conferenza stampa.

“Non è semplice, perché pensavo che fosse finito. Però ancora non lo è e non posso controllare tutto”, ha aggiunto Sinner, in merito all’impatto dell’azione della Wada sulle sue attività e sul torneo di Pechino di cui è il campione in carica. “Cerco almeno di concentrarmi il più possibile sul tennis, più che posso. Non è molto semplice in questo momento”, ha ammesso il numero uno del tennis mondiale.

“Vediamo cosa viene fuori, abbiamo fatto tre audizioni e sono uscito che ero innocente. E questo è molto positivo. Certe cose non le puoi cambiare mai”. Per questo motivo, “sono abbastanza fiducioso che sarà così anche questa volta, che risulterà che sono innocente. Credo che sia ovvio” dato che “nella mia testa so che non ho fatto niente di male nulla di sbagliato. Però adesso vediamo quello che dirà il Tas che è l’ultima audizione”. Sulla tempistica del ricorso della Wada, Sinner ha affermato di averlo saputo “privatamente da qualche giorno, un paio di giorni. Sono sorpreso sì – ha ribadito – però sapevo anche che poteva succedere. Insomma, si sapeva, tutti lo sappiamo. Però, ripeto, c’è l’ultima udienza. Vediamo anche quando sarà perché ancora non si sa”. In altri termini, ha concluso il tennista azzurro, “sono sorpreso, ma sono abbastanza convinto che ci sarà la stessa conclusione di tutte le altre audizioni” finora tenute sulla vicenda Clostebol.

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Il Napoli cerca conferme, Conte punta su McTominay

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Messo alle spalle un mercato movimentato, il Napoli si gode le nuove stelle a cominciare da Scott McTominay che, con Lukaku, Neres e Buongiorno, costituisce l’ossatura della squadra di Conte tornata a risvegliare l’entusiasmo in città. Alla vigilia della sfida di domani contro il Monza, l’atmosfera è di nuovo di grande emozione a Napoli dopo il difficilissimo anno del post-scudetto, già cancellato dalla mente dei tifosi che si godono una squadra in cui il tecnico ha saputo fondere bene le stelle reduci della squadra tricolore con i nuovi arrivati che stanno dimostrando grande talento. Le operazioni del ds Manna funzionano, a cominciare dal pezzo di Premier League su cui Conte ha avuto ragione, con in prima fila Scott McTominay, nuovo faro del centrocampo azzurro, che ha dimostrato tecnica e personalità, velocità nell’aprire improvvisamente spazi in contropiede ma anche la capacità di vedere corridoi nelle difese avversarie chiuse, oltre a un buon tiro dalla distanza.

Tutti ingredienti di grande livello per un giocatore che questa estate ha deciso di salutare il Manchester United in cui è cresciuto da ragazzino e in cui ha svolto tutta la sua carriera, per cambiare completamente città, sbarcando a Napoli per 30 milioni. Una scelta radicale, quella del 28enne scozzese, che sente di aver fatto la mossa giusta: è già un idolo del Maradona e giovedì dopo il suo gol al Palermo ha esultato con entusiasmo sotto gli spalti, baciando anche lo stemma azzurro. Un amore nato velocemente e di grande spessore, con McTominay che ha capito in fretta ritmi e schemi della serie A nel centrocampo di Conte e che ha anche convinto la sua famiglia a venire a scoprire Napoli: sua madre e suo padre, infatti, sono arrivati nella città partenopea prima del match di Coppa Italia, cenando in pizzeria a Chiaia con il calciatore e la sua compagna Cam Reading, che già da settimane posta sui social i panorami marini di Napoli e della Costiera Amalfitana.

McTominay domani sarà in campo nel centrocampo a tre con Lobotka e Anguissa, in un Napoli che Conte vuole funzioni perfettamente, contro un Monza che cercherà di rendersi pericoloso in contropiede nel match in cui cerca la prima vittoria stagionale. Su questo Conte è molto attento e sta pensando a una difesa a quattro, con Rahmani e Buongiorno centrali e Di Lorenzo e Olivera sulle fasce, pronti a contenere a turno i contropiedi del Monza, ma anche a partecipare alle manovre offensive con Politano, che davanti resta favorito su Neres, e Kvaratskhelia. Per il Napoli di Conte anche uno spettatore di eccezione in tribuna, il ct azzurro ed ex allenatore del Napoli, Luciano Spalletti che sarà al Maradona. Uno stimolo in più per riprendere la striscia delle vittorie in campionato.

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Prima vittoria in trasferta per l’Inter arriva a Udine

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Prima vittoria stagionale in trasferta (3-2) e primato provvisorio assieme a Milan e Torino. L’Inter scavalca in classifica una volitiva Udinese ma nella prima mezz’ora spreca troppo e permette ai bianconeri di tornare in partita. Poi sale in cattedra capitan Lautaro Martinez e decide la sfida con una doppietta delle sue. Runjaic per cercare di aumentare il possesso palla inserisce a centrocampo Zarraga assieme a Lovric e Karlstrom e davanti punta su Davis appoggiato da Thauvin. Inzaghi non fa rivoluzioni rispetto al derby perso, ma propone solo Bisseck e Darmian sulla corsia di destra, oltre a Frattesi per l’infortunato Barella.

Passano 43 secondi e l’Inter è già in vantaggio: perfetta imbucata di Darmian proprio per Frattesi, che gira di prima e sorprende Okoye. I campioni d’Italia continuano a premere sull’acceleratore e all’8′ hanno un’occasione clamorosa per il raddoppio: perfetto traversone di Mkhitaryan per Lautaro che, solissimo, colpisce incredibilmente di testa a lato. In campo c’è solo l’Inter: al 21′ altro lancio al bacio di Darmian, Thuram vince il duello fisico con Kabasele e spara a colpo sicuro, ma Okoye respinge con il corpo. Primo lampo dell’Udinese al 25′: serpentina di Thauvin che serve Lovric, altri dribbling dello sloveno ma la sfera finisce in angolo.

Nerazzurri ancora pericolosissimi al 28′: lancio di Dimarco, Lautaro vede l’inserimento del solito Frattesi, ma il suo tiro si spegne di poco a lato. Al 34′ i padroni di casa hanno una chance enorme per il pareggio, ma Dimarco anticipa Davis che stava per colpire a due passi dalla porta e a colpo sicuro. Sul calcio d’angolo conseguente, la rete arriva ugualmente, con Kabasele abile ad anticipare una difesa immobile e a insaccare con una spizzata di testa lasciando Sommer di sasso. Prima dell’intervallo la palla del nuovo vantaggio ospite arriva sui piedi di Darmian, ma il destro da ottima posizione finisce ancora sul fondo. A 10′ secondi dalla fine dei 2 minuti di recupero, Lautaro – che aveva segnato una sola rete nelle ultime 15 gare – si sblocca, rimpallando a rete una corta respinta di Bijol sull’ennesimo cross di Dimarco.

La ripresa inizia come il primo tempo, l’Inter attacca a testa bassa e trova la rete grazie a un’invenzione di Thuram che stoppa alla perfezione e pesca Lautaro: il bomber argentino, rinfrancato dalla rete dopo il lungo digiuno, lascia partire una staffilata dal limite che brucia l’incolpevole Okoye. I friulani accusano il colpo e Runjaic manda in campo Lucca per uno stanco Davis ed Ekkelankamp per Lovric per alzare il baricentro. Al 25′ Lautaro avrebbe il pallone per la tripletta ma lo scavetto dal limite non supera i quasi due metri dell’estremo difensore bianconero.

Alla mezz’ora, Taremi, appena entrato per Thuram, con una finta libera Lautaro, ma sul traversone, Mkhitaryan non ci arriva per centimetri. Partita completamente riaperta al 38′: Lucca sul filo del fuorigioco, sfrutta una voragine difensiva sulla destra e supera Sommer nonostante il disperato tentativo in scivolata di Calhanoglu. I bianconeri ci credono ma non hanno più le forze per impensierire la retroguardia nerazzurra. Al secondo minuto di recupero, Correa fa un tiro a giro in contropiede, ma Okoye gli nega la gioia dell’eurogol.

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Wada fa appello su assoluzione Sinner, chiede stop 1-2 anni

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L’agenzia mondiale antidoping (Wada) ha fatto appello al Tas (Tribunale di arbitrato dello sport) contro l’assoluzione di Jannik Sinner in relazione al caso Clostebol. Lo fa sapere la stessa Wada con un comunicato in cui sottolinea che “la constatazione di ‘assenza di colpa o negligenza’ non è corretta ai sensi delle norme vigenti”, e chiede per il n. 1 del mondo uno stop da uno a due anni.

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