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Cronache

Sequestra madre e figlio: zitta o fai la fine di Giulia

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Un’ossessione maniacale, malata e pericolosa, ha portato un 33enne albanese a sequestrare una madre di 26 anni e suo figlio di 5 fuggendo in auto per 100 chilometri da un paese padovano fino a Grigno, in provincia di Trento, dove è stato accerchiato e arrestato dai carabinieri. Un’intervento difficile che ha visto impegnati i militari dei Comandi Provinciali di Padova, Treviso, Vicenza, Trento Bassano del Grappa e di Borgo Valsugana perchè il rischio era che l’uomo potesse uccidere i due ostaggi. “Questa volta torno dentro in carcere, ma ci torno bene” avrebbe detto l’uomo alla 26enne aggravando la minaccia con un “sta’ zitta o fai la fine di Giulia Cecchettin'”.

La donna viveva nel terrore, presa di mira dal 33enne in maniera angosciante tanto che, dopo varie denunce di stalking, con l’ultima fatta nel settembre del 2022 l’albanese era finito in carcere, uscendo lo scorso maggio. E aveva ripreso con i suoi comportamenti, arrivando a mettere sotto l’auto della donna e del marito un gps che gli consentiva di monitorare gli spostamenti della coppia. Ieri l’epilogo.

L’uomo, 33 anni, residente nel trevigiano, ha intercettato a Borgoricco (Padova), la donna che stava accompagnando in auto il figlio alla scuola dell’infanzia, e con la minaccia di un coltello li ha costretti a fermarsi. Poi si è messo alla guida dell’auto portando con sé il bambino e la madre, immobilizzati con fascette in plastica alle caviglie. Dopo circa mezz’ora, il marito, allarmato dal mancato rientro a casa della moglie, ha chiamato il 112: i carabinieri sono riusciti a mettersi in contatto con la 26enne la quale, minacciata dall’uomo, ha risposto in maniera evasiva facendo così scattare l’allarme alle varie centrali operative che si sono attivate nelle ricerche. L’alert è stato esteso a tutto il Veneto e alle regioni limitrofe.

I carabinieri attraverso l’attivazione di una capillare localizzazione tecnica, con il supporto dei sistemi di rilevazione targhe dislocati lungo le arterie stradali, sono riusciti a localizzare il veicolo, sempre condotto dallo stalker che, brandendo il coltello, teneva in ostaggio la donna e il bambino. C’è stato un inseguimento per quasi un centinaio di chilometri fino a Grigno (Trento) dove l’auto condotta dal sequestratore è stata accerchiata e bloccata con l’intervento simultaneo dei carabinieri che hanno tirato fuori a forza il sequestratore dall’auto per paura anche che uccidesse gli ostaggi. In auto aveva, oltre il coltello, una mazza da baseball e un piede di porco.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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