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Cronache

Scontro in moto tra fratelli, uno cade in dirupo e muore

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Una tragedia dopo l’altra sulle strade italiane. E’ stata una domenica segnata dagli incidenti che hanno visto tante persone perdere la vita in varie regioni italiane, dalla Lombardia alla Sardegna, dall’Emilia Romagna al Friuli, con numerosi centauri coinvolti. Erano entrambi in moto i due fratelli che si sono scontrati nel Bresciano, lungo la strada che costeggia il lago di Valvestino. Originari del Comasco, si sono scontrati fra loro: e uno dei due, un ragazzo di 28 anni, dopo l’incidente è caduto in un dirupo che divide la strada dal lago sottostante ed è morto. Le operazioni di soccorso si sono rilevate molto difficili dall’inizio e il personale sanitario, una volta ritrovato il corpo che è sbalzato per decine di metri, ha soltanto potuto constatare il decesso.

Sempre in Lombardia, ha perso la vita un altro motociclista a Costa Volpino, in provincia di Bergamo, che è andato a sbattere contro un’auto all’altezza di un incrocio. Con lui viaggiava anche la moglie, soccorsa in gravi condizioni, mentre ferito lievemente l’autista 82enne dell’auto. Dinamica simile in Friuli, dove un imprenditore agricolo di 58 anni è morto dopo che la moto che stava guidando si è scontrata con un’auto, sulla quale viaggiavano due persone, in un incrocio a Fagagna (Udine). Il motociclista, in seguito all’impatto, ha perso il controllo del mezzo che è finito contro un palo ed è stato sbalzato a terra a una distanza di una quindicina di metri. E’ morto all’istante. Incidente mortale anche a Roma, in via del Foro Italico, in direzione dello stadio Olimpico. E anche in questo caso a rimetterci sono stati i conducenti di due moto, entrambi deceduti.

Sempre a Roma si è verificato anche un incidente tra un’auto e un’ambulanza all’altezza di via Palmiro Togliatti. L’autista del mezzo sanitario è stato estratto dai vigili del fuoco e, ferito, è stato portato all’ospedale così come il conducente della macchina, illeso ma in stato di shock. La giornata ‘nera’ per le vittime della strada era cominciata da Cagliari dove un uomo in sella a uno scooter è morto in uno scontro con un’auto nella strada provinciale 93 nella zona di Macchiareddu. Secondo una prima ricostruzione, una macchina avrebbe invaso il senso di marcia opposto impattando con la moto del 64enne deceduto sul colpo. Nella notte c’era stato anche un incidente stradale ad Agrigento che ha coinvolto due scooter.

Un ventenne è morto poco dopo essere arrivato all’ospedale mentre altri tre ragazzi, di 23, 28 e 32 anni, sono stati soccorsi e portati in ospedale, due in codice rosso e uno in codice giallo. Nel Parmense, invece, è stato investito da una moto un 83enne disabile mentre era sulla sua carrozzina, mentre la sera prima, nel Ferrarese, un 19enne in bici, poi deceduto, era stato travolto da una macchina, con il conducente rimasto ferito in fin di vita. Sempre in bici, è stato investito un 14enne a Sassuolo, ricoverato in terapia intensiva all’ospedale modenese di Baggiovara. Tragedia anche a Malta, dove una donna di Marsala di 31 anni è precipitata in mare da una scogliera mentre era su un quad guidato da un altro concittadino. Quest’ultimo, che pare abbia perso il controllo del mezzo per un problema allo sterzo, è riuscito a salvarsi riportando soltanto lievi ferite.

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Cronache

Falso carabiniere tenta una truffa ad una donna, arrestato dai veri carabinieri

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Non riesce la truffa ai danni di una donna da parte di un ventenne campano arrestato dai carabinieri di Osimo. Il giovane ha telefonato alla signora di Osimo fingendosi un maresciallo dei carabinieri per spiegare che il marito era rimasto coinvolto in un incidente e che sarebbe stata contattata da un avvocato. Per evitare la querela, avrebbe dovuto pagare alla controparte 8mila euro. La donna non si è lasciata ingannare, ha mantenuto il contatto telefonico, e attraverso la madre, ha contattato i Carabinieri della Compagnia di Osimo che, in brevissimo tempo, hanno organizzato un servizio di osservazione e, dopo aver atteso l’uomo nell’abitazione della donna per riscuotere quanto chiesto, lo hanno arrestato. Sono ancora in corso le indagini per dare un nome ai complici dell’arrestato in flagranza di reato per tentata truffa aggravata. Le indagini proseguono per individuare i suoi complici. Non dovendosi applicare misure cautelari, ad arresto convalidato, l’uomo, incensurato, è stato posto in libertà. Il provvedimento eseguito costituisce misura precautelare e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

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Investe e uccide donna a Camposano, l’arrestato è un vigile urbano: tasso alcolemico alto

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Diminuzione della capacità di eseguire compiti semplici, stato di rilassamento.  Poi gradualmente l’alterazione della percezione degli spazi, mutamenti nella personalità, perdita di prontezza nella reazione agli stimoli, abbassamento della soglia di attenzione.
Sono i primi segnali del corpo quando la concentrazione di alcol nel sangue oscilla tra i 0,5 e 1 g per litro.
Con l’aumentare dei bicchieri, sale la soglia da 1 g/l fino a 2.
Qui la coordinazione è pregiudicata, inizia il biascicamento, subentrano vertigini, nausea. Le capacità motorie e cognitive sono già compromesse. Mettersi alla guida in questo stato è terribilmente pericoloso. Ed è vietato dalla legge già dalle prime avvisaglie elencate. Il tasso alcolemico del 26enne incensurato che questa notte avrebbe investito e ucciso una sua coetanea era di 1,7 g/l .

E’ successo nella tarda serata di ieri nel comune di Camposano.  Una donna passeggia in via Croce San Nicola insieme alle due nipotine di 10 e 7 anni.  Lungo lo stesso senso di marcia è arrivata la suzuki splash guidata dal 26enne che avrebbe preso in pieno la 27enne di Camposano, sbalzandola in un terreno, oltre un muro alto 1 metro e mezzo.  La donna è morta sul colpo, le due bimbe sono miracolosamente illese ma in stato di shock.  L’uomo alla guida si è fermato e poco dopo sono arrivati i carabinieri della compagnia di Nola.  Accompagnato in ospedale, gli è stato rilevato un tasso alcolemico pari a 1,7 g/l.  E’ stato arrestato per omicidio stradale e sottoposto ai domiciliari in attesa di giudizio.

Secondo quanto si è appreso, è un vigile urbano l’investitore con tasso alcolemico superiore alla norma ritenuto responsabile dell’omicidio stradale avvenuto a Camposano, nel Napoletano, dove ha perso la vita una donna di 27 anni che era con i suoi nipotini di 10 e 7 anni. L’uomo, ora agli arresti domiciliari, è titolare di un contratto di formazione e presta servizio da 6-7 mesi, nel comune di Portici (Napoli).

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Cantante scomparsa, giardiniere di nuovo indagato per omicidio

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Per la morte di Greta Spreafico, la donna di 53 anni di Erba (Como), scomparsa nel delta del Po rodigino il 4 giugno 2022, dopo l’archiviazione del caso sarebbe di nuovo indagato Andrea Tosi, 58 anni, giardiniere di Porto Tolle (Rovigo), questa volta non soltanto per distruzione e occultamento di cadavere, ma anche per omicidio preterintenzionale. L’emittente Telelombardia – riferiscono i quotidiani veneti – nei giorni scorsi ha diffuso il contenuto di un’intercettazione in cui Tosi risponde “ma sì, sono stato io” alla domanda di una terza donna che gli chiedeva, riferendosi a Sperafico: “Tu non l’hai uccisa vero?”

Sono intercettazioni risalenti all’ottobre 2022, successive alla scomparsa ma già presenti nel fascicolo della procura della Repubblica di Rovigo prima dell’archiviazione. All’epoca non erano state ritenute attendibili. La donna, conosciuta come cantante rock, si trovava in Polesine per vendere la casa del nonno a un cugino, ma si sono perse le sue tracce due giorni prima della data in cui era stato fissato il rogito. Il suo corpo non è mai stato ritrovato e neanche l’auto che utilizzava, una Kia Picanto. L’avvocato della famiglia Spreafico nei mesi scorsi però ha fornito alla Procura nuovo materiale, tra cui comunicazioni tra Tosi e l’ex compagno della donna scomparsa, Gabriele Lietti. Il caso è stato riaperto, c’è stato un nuovo sopralluogo nell’abitazione di Greta Spreafico, all’interno sono state ritrovate le chiavi dell’auto e un capello impigliato in una maglia di colore verde gettata nel bidone dell’umido. Il tutto è ora al vaglio del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri di Parma.

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